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Fini: "Nessuna dittatura, altre insidie"

Il presidente della Camera: "Non c’è una dittatura che minaccia la nostra libertà, ma ci sono altre insidie". Ai giovani: "Ogni generazione deve dare la sua prova. Nella Costituzione ci sono gli antidoti culturali per combattere quelle insidie"

Fini: "Nessuna dittatura, altre insidie"

Roma - "Non c’è una dittatura che minaccia la nostra libertà, ma ci sono altre insidie". Intervenendo alla cerimonia "Lezioni di costituzione" nell’aula di Montecitorio, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha spiegato che la nostra Costituzione è "sotto stress".

La denuncia di Fini "Oggi non c’è una dittatura che minaccia la vostra libertà ma ci sono altre insidie" ma "nella Costituzione ci sono gli antidoti culturali per combattere quelle insidie". Rivolgendosi agli studenti che hanno partecipato al progetto, la terza carica dello Stato ha citato Carlo Jemolo quando "ammoniva che la libertà come tutti i valori non basta averla conquistata una volta ma bisogna conquistarla ogni giorno perché nessun bene è suscettibile di conquista definitiva. Ogni generazione deve dare la sua prova: non c’è oggi una dittatura che minaccia la vostra libertà ma ci sono altre insidie. Nella Costituzione però ci sono gli antidoti culturali per combattere quelle insidie".

Costituzione stella polare Secondo Fini la Costituzione italiana "è sotto stress perché viviamo tempi turbolenti ma se è diventata il centro di gravità permanente della nostra democrazia è perché è la stella polare che guida la nostra società". Della Costituzione, ha aggiunto Fini, "non se ne può più fare a meno ma i suoi valori vanno resi concreti giorno per giorno". La terza carica dello Stato ha difeso il progetto "contro le critiche di chi lo ha definito un catechismo laico o un indottrinamento ideologico". Queste lezioni, ha spiegato Fini, servono per "fornire le capacità critiche, per insegnare ai più giovani i valori in assenza dei quali il vivere civile è più complesso".

Un testo migliorabile Fini ha spiegato che la Costituzione non è un testo sacro o un totem intoccabile ma un codice aperto e migliorabile: "La Costituzione sia davvero come la grammatica per una lingua, una lingua viva, parlata". La terza carica dello Stato ha rilevato come dagli elaborati messi a punto dagli studenti "esca una visione rafforzata della Carta. Anche ai vostri occhi non è un testo sacro o un totem polveroso e intoccabile ma un codice aperto di convivenza civile che tutti dobbiamo conoscere e tutti migliorare e questo era anche l’orientamento di chi la scrisse". La Costituzione, insomma, ha aggiunto Fini, "seppure modificata, è ancora pietra miliare. È stata scritta tanti anni fa ma è attuale". Come i classici secondo Italo Calvino.

"Calvino diceva sui grandi classici che non finiscono mai di dire quello che devono dire e la Costituzione per certi aspetti può essere pienamente assimilata ai classici".

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