«Giusto che Sanremo celebri l’Unità»

Con i dati di ascolto che danno un più 310 per cento per Radiouno durante i mondiali di calcio - complice l’assurda scelta della Rai di lasciare alla radio l’esclusiva di molte partite in chiaro - il cavallo di viale Mazzini potrebbe essere tranquillamente sostituito dalle statue equestri del direttore di Radiouno Antonio Preziosi, del capo dei servizi sportivi Riccardo Cucchi, dei cronisti da Città del Capo con in testa Emanuele Dotto e del responsabile della programmazione musicale che ha contrappuntato le partite, Gian Maurizio Foderaro.
Non c’è spazio per quattro cavalli in viale Mazzini? Almeno le statue di quattro pony in va Asiago, se le meritano tutte. E, fra l’altro, Preziosi e i suoi boys, con risultati simili, avrebbero potuto restare fermi come statue, immobili a godersi l’Audiradio.
E invece. Invece, il direttore di Radiouno non è uno di quelli che riesce a stare fermo, ha messo in piedi una collezione estiva notevole e si appresta a fare il bis in autunno. Certo, a mio parere continua a lasciarsi scivolare un po’ troppo il piede della frizione dei palinsesti sulle facce televisive in radio (l’unica eccezione per cui ne valeva la pena è forse Elisa Isoardi su Radiodue, che riesce a far trasparire la sua ruspantezza sexy quanto basta anche dai microfoni, ci torneremo), ma è un peccato veniale di fronte all’ottimo lavoro di Preziosi, sempre più aggettivo dei programmi voluti da lui.
Un po’ come lo sposo della parabola, il direttore di Radiouno ha tenuto il vino migliore per i momenti in cui, di solito, si serve nettare meno pregiato: l’estate. E così proprio Foderaro ha messo in campo (ha sfoderato, direbbe uno di quei brillantoni maestri di giochi di parole in onda quasi a reti radiofoniche unificate) una programmazione musicale di assoluto livello, soprattutto, se confrontata a quella di Radiodue dove un paio di settimane fa, all’ora di pranzo, un conduttore presentava un brano «molto stiloso», usando questa parola quasi per vantarsi e senza rendersi conto delle vette di comicità involontaria raggiunte.
Ma, appunto, oltre alla musica, la collezione estate-autunno della Radiouno di Preziosi offre vette di assoluta eccellenza: posso testimoniare personalmente, anche per essere stato ospite dell’ottimo Francesco Graziani nei giorni scorsi a una puntata sul rischio-reality nel modo di fare informazione, che Baobab è un approfondimento sempre più ricco e interessante. E Tiziana Ribichesu e Barbara Condorelli tengono degnamente testa a Graziani.
E Storie di piazza, il programma ideato dal vicedirettore di Radiouno Vito Cioce che si propone di scrivere dal vivo una trama prendendo spunto da un incipit tratto da riferimenti letterari, ha funzionato molto bene nelle quattro puntate andate in onda fino ad ora.

A ottobre ci sarà la serata finale, ma l’idea di Preziosi è di portarla l’estate prossima «nelle piazze di Comuni dal notevole richiamo artistico».
Quasi un richiamo alla radio eroica degli anni Cinquanta e Sessanta. Uno splendido ritorno al futuro.

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