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"Aumentare stipendi e pensioni". Il piano del governo per la manovra

L'esecutivo utilizzerà i fondi a disposizione per sostenere famiglie, lavoratori e imprese. Salvini assicura: "Totale sintonia". Forza Italia fissa le priorità: "Irpef, più soldi in busta paga e pensioni più alte"

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Prudenza e realismo saranno le due fondamenta della prossima manovra, che comunque verrà messa nera su bianco dando seguito a quanto contenuto nel programma elettorale del centrodestra che il 25 settembre 2022 è stato premiato dalla gran parte degli italiani: sostenere i lavoratori e le fasce più deboli che con grandi difficoltà stanno affrontando un periodo così complesso. Nella giornata di oggi è previsto un vertice tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i capigruppo della maggioranza per fissare le priorità della Legge di Bilancio di fine anno. Le risorse a disposizione verranno concentrate sull'essenziale, famiglie e lavoro. Dal taglio del cuneo fiscale all'aumento delle pensioni: ecco il piano del governo.

Il taglio del cuneo fiscale

Uno degli obiettivi è la conferma del taglio del cuneo fiscale, che sta già portando aumenti in busta paga fino a circa 100 euro. In occasione del Primo maggio l'esecutivo ha approvato il decreto Lavoro che, tra le altre cose, ha previsto lo sgravio contributivo tutto a beneficio dei lavoratori: è passato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25mila euro mentre è stato incrementato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35mila euro. Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia sono al lavoro per cercare di reperire i fondi necessari per estendere la misura in questione anche il prossimo anno, dando così ossigeno alle famiglie che stanno facendo i conti con il caro-vita.

Dal suo canto Matteo Salvini ha assicurato che il governo sarà compatto, mettendo dunque a tacere quelle che ha definito essere "ricostruzioni fantasiose" su presunti rapporti turbolenti all'interno della maggioranza. "Saremo unanimi, concordi, seri e concreti. Abbiamo davanti 4 anni abbondanti e porteremo avanti gli impegni presi", ha affermato ai microfoni di Rtl 102.5. La convergenza di fondo riguarda l'intenzione di destinare i soldi "per l'aumento di stipendi e pensioni": il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture ha garantito che si agirà "in totale sintonia" senza "alcuna sbavatura".

Le priorità di Forza Italia

Indubbiamente tenere conto delle esigenze delle famiglie e delle imprese sarà un atto indispensabile per partorire la prossima manovra, che però andrà pensata con un paletto fisso e sacrosanto: bisogna evitare di far saltare per aria i conti del Paese. "Questa si chiama serietà. La responsabilità di guidare una macchina che si chiama Italia viene prima di ogni cosa, e se la si porta a sbattere ne paghiamo tutti le conseguenze", ha dichiarato Licia Ronzulli. La capogruppo dei senatori di Forza Italia, intervistata da Quotidiano Nazionale, ha rimarcato l'importanza di adoperarsi per rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale: "Il nostro obiettivo è che i lavoratori possano contare stabilmente su più soldi in busta paga".

Altro punto portato avanti con determinazione dagli azzurri è la riduzione degli scaglioni Irpef. La linea sostenuta si poggia sulla convinzione che minori tasse portano maggiore denaro a disposizione degli italiani e di conseguenza minore evasione fiscale. "Pagare meno ma pagare tutti", è il pensiero di Ronzulli. Secondo cui la riforma del governo, che prevede una notevole diminuzione del carico fiscale per i redditi medi, "va nella migliore direzione possibile".

L'aumento delle pensioni

Forza Italia insiste pure sull'aumento delle pensioni minime, un capitolo che - insieme alla riduzione delle tasse - è sempre stata la pietra miliare della galassia azzurra. Nel 2022 il governo aveva già lanciato un primo segnale, portando a 600 euro l'importo degli assegni previdenziali più bassi a vantaggio dei più anziani (di età superiore ai 75 anni). Adesso, contando anche sui meccanismi di rivalutazione, si potrebbe continuare su questa strada per arrivare a un incremento fino a 670 euro al mese. Una variazione positiva tutt'altro che banale per chi è maggiormente in difficoltà.

Ronzulli ha auspicato in qualche "ulteriore ritocco" a partire dal prossimo anno. Ovviamente sullo sfondo resta salda la volontà di portare le pensioni a 1.000 euro, da considerare una misura da portare a termine entro la scadenza naturale delle legislatura prevista per il 2027.

Su questo punto la capogruppo dei senatori forzisti ha registrato una convergenza di rilievo da parte degli alleati di centrodestra.

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