Se Malpensa non ci fosse bisognerebbe inventarla. Per salvare l'Alitalia. Infatti è sbagliato nel metodo, oltre che in malafede, il ragionamento con cui la lobby di Fiumicino - un anomalo partito trasversale che va da Alemanno a Paolo Cento - pretende di sacrificare l'aeroporto lombardo. E il vicepresidente del Consiglio Rutelli, che con il suo «piano di salvataggio dell'Alitalia» si è fatto punta di lancia di questo schieramento, lo sa benissimo. Sa benissimo anche che il suo cosiddetto «piano», fondato su dati di comodo se non sbagliati, non salverà affatto la compagnia ma, anzi, ne sancirà la fine. Tuttavia - ed è questo che interessa a Rutelli & C. - in un primo tempo procurerà loro il consenso clientelare ed elettorale di migliaia di famiglie romane, quelle dei dipendenti di Alitalia e di Adr, la società che gestisce Fiumicino e i cui manager sono gli ispiratori del famigerato «piano». Il fatto è che se è vero - come è vero - che al Nord viene venduto il 70% dei biglietti e la grande maggioranza dei più costosi, che da qui parte la quasi totalità del traffico merci, che se dovesse chiudere Malpensa la grande maggioranza di questi passeggeri del Nord partirebbe, per le rotte intercontinentali, da Zurigo, Francoforte, Parigi, Londra o Amsterdam e non da Fiumicino, insomma se tutto questo è vero, come più volte è stato ripetuto e dimostrato, arroccandosi nello scalo romano Alitalia si condannerebbe a morte. Oppure, nel migliore dei casi, al ruolo secondario di compagnia regionale, quindi non in grado di sopportare i costi - quelli sì, fuori mercato - che da anni la spingono verso il fallimento.
La questione dunque sta esattamente all'opposto di come viene tendenziosamente presentata dall'ex sindaco di Roma: Alitalia si può salvare solo puntando su Malpensa (ma attenzione: non lasciando il personale a Roma e pagando costosissime trasferte a piloti, hostess e tecnici tutte le volte che vengono a Milano).
Perciò se l'aeroporto varesino non ci fosse già bisognerebbe inventarlo proprio per salvare l'Alitalia e per far partire la maggior parte dei viaggiatori italiani da un aeroporto italiano.
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