"Drone Wall" sul confine Nato: cos'è e cosa è in grado di fare

La Nato sviluppa una rete di droni di sorveglianza e sistemi anti-drone per rafforzare le difese europee contro le minacce non convenzionali

"Drone Wall" sul confine Nato: cos'è e cosa è in grado di fare
00:00 00:00

La Nato ha avviato un nuovo progetto noto come "Drone Wall", che prevede la creazione di una rete di droni di sorveglianza e sistemi anti-drone lungo il suo confine orientale, estendendosi dalla Norvegia alla Polonia e coprendo un totale di circa 3.000 km (1.850 miglia). Questo sistema innovativo rappresenta un'iniziativa di monitoraggio e allerta precoce permanente, concepita per rafforzare le difese europee contro le nuove e insidiose tattiche non convenzionali adottate dalla Russia, come le incursioni di droni e gli attacchi mediante jamming GPS. L'iniziativa, guidata dalla Germania e sostenuta da sei paesi dell’Alleanza Atlantica, ovvero Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia, Polonia e Norvegia, riflette un cambiamento significativo nella strategia di difesa europea. Sembra voler esprimere, infatti, un crescente desiderio di autonomia e un'importante riduzione della dipendenza dalle risorse e dagli aiuti militari degli Stati Uniti.

Cosa sappiamo

Il "Drone Wall", secondo le narrazioni, si basa su un sistema stratificato costituito da droni di ricognizione alimentati da intelligenza artificiale, supportato da sensori a terra e piattaforme mobili progettate per contrastare le minacce aeree. Questa rete di sorveglianza è integrata con sistemi di monitoraggio satellitare, rendendo possibile un controllo costante e in tempo reale delle attività lungo il confine. L'obiettivo primario è quello di rilevare e neutralizzare le minacce mentre si manifestano, fornendo così intelligence più efficace e tempestiva alle forze Nato.

Su tale progetto sembrerebbe che il nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, “abbia messo in cima alle sue priorità il potenziamento della difesa, rimuovendo i limiti di spesa per i programmi militari” e promettendo supporto alle aziende nazionali come Quantum Systems, che già produce centinaia di droni ogni mese. Martin Karkour, chief sales officer di Quantum Systems, avrebbe dichiarato, da quanto si apprende, “che la tecnologia necessaria è già pronta, ma è imperativo che ci sia un coordinamento politico a livello dell'Unione Europea o dell’Alleanza Atlantica per portare avanti questo sistema di difesa”.

Verso una maggiore autonomia strategica europea

La sezione balcanica dell'iniziativa "Drone Wall" incoraggia, da parte sua, una notevole collaborazione tra Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia e Polonia. Diverse aziende locali, infatti, tra cui DefSecIntel Solutions, sembrano organizzarsi per sviluppare sistemi di difesa innovativi contro i droni, come il sistema Erishield, che utilizza intelligenza artificiale e tecnologie integrate per affrontare potenziali minacce. Il ministro dell'Interno lituano, secondo alcune indiscrezioni, pare abbia descritto il "Drone Wall" come un approccio rivoluzionario alla difesa dei confini, ritenuto essenziale per garantire la sicurezza dei paesi da provocazioni esterne. Mentre l’Estonia ha stanziato 12 milioni di euro per supportare il progetto nei prossimi tre anni.

Da una prima analisi, infine, emergerebbe che i lavori siano già iniziati anche in Polonia, dove si prevede l'implementazione di 700 chilometri di infrastruttura di sorveglianza sotto il programma Shield-East. La configurazione finale di questo sistema dipenderà dalle decisioni politiche a livello Nato.

Tale progetto, al momento, quindi, non solo sembra voler rappresentare un passo importante verso una maggiore autosufficienza nella difesa per i leader europei, ma potrebbe altresì fungere da risposta alle nuove dinamiche del campo di battaglia, dove la predominanza tecnologica e la capacità di controllo delle informazioni sono diventate fattori chiave per la sicurezza nazionale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica