Massiccio attacco russo alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina, con l'interruzione dell'energia elettrica in diverse regioni del Paese. Si tratta di 450 droni e 45 missili nella notte. Kiev prova a rispondere con i droni, ma la potenza di fuoco è inferiore. L'ambasciatore russo a Roma provocatoriamente dichiara che "i media e certi politici ottusi fomentano l'odio"
Intanto, come ha riferito un funzionario della casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto al primo ministro ungherese Viktor Orban nel corso del loro incontro di ieri alla Casa Bianca che gli Stati Uniti
concederanno all'Ungheria un'esenzione per l'acquisto di petrolio ed energia russi per un anno, evitando l'impatto delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio dalla Russia che minacciavano di devastare l'economia ungherese.
Cnn: russi pronti alla conquista di Pokrovsk
Le forze russe sarebbero sul punto di conquistare la città di Pokrovsk, nell'Ucraina orientale, in quella che per il leader del Cremlino, Vladimir Putin, sarebbe un'importante vittoria simbolica. Lo scrive la Cnn. La caduta della città - che rappresenterebbe la più grande vittoria per Mosca dal 2023 – per chi si trova sul campo sembrerebbe ormai "quasi inevitabile".
Sale il bilancio delle vittime ucraine
È salito a 3 morti e 12 feriti in Ucraina il bilancio degli attacchi russi della notte. I servizi d'emergenza riferiscono che i soccorritori hanno recuperato i 3 corpi e che tra i feriti ci sono 2 bambini. Le vittime sono state registrate a Dnipro, la quarta città più grande del Paese, dove un drone russo si è schiantato contro un condominio. Il raid rientra in una vasta offensiva con missili e droni che ha colpito diverse zone del Paese prendendo di mira infrastrutture energetiche. Le autorità hanno interrotto l'energia elettrica in diverse regioni a causa degli attacchi, ha riferito la ministra dell'Energia ucraina Svitlana Grynchuk in un post su Facebook.
La premier ucraina, Yulia Svyrydenko, in un post su X ha dichiarato che gli attacchi hanno danneggiato "diverse importanti strutture energetiche" nei dintorni di Kharkiv e Kiev, nonché nella regione centrale di Poltava. "Stiamo lavorando per eliminare le conseguenze degli attacchi in tutto il Paese. L'obiettivo principale è il rapido ripristino del riscaldamento, dell'elettricità e dell'approvvigionamento idrico", ha aggiunto Svyrydenko. La Russia ha lanciato un totale di 458 droni e 45 missili, tra cui 32 missili balistici. Le forze ucraine hanno abbattuto e neutralizzato 406 droni e 9 missili, ha affermato l'aeronautica militare, aggiungendo che sono state colpite 25 località. Le autorità hanno interrotto l'erogazione di energia elettrica in diverse regioni a causa degli attacchi, ha affermato su Facebook la ministra dell'Energia ucraina, Svitlana Grynchuk.
Mosca lancia 450 droni e 45 missili contro l'Ucraina
La Russia ha lanciato 450 droni e 45 missili contro l'Ucraina durante la notte. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. Zelensky ha aggiunto che gli attacchi hanno preso di mira aree residenziali, infrastrutture e impianti energetici. "È in corso un'operazione di soccorso a Dnipro. Durante la notte, la Russia ha colpito la città, centrando un edificio residenziale. Al momento, si sa che 11 persone sono rimaste ferite, tra cui bambini. Purtroppo, una persona è morta", ha comunicato. "Purtroppo, una persona è morta nella regione di Kharkiv e ci sono vittime nelle regioni di Kiev e Poltava. Ci sono stati attacchi anche nelle regioni di Kirovohrad, Mykolaiv, Sumy e Černihiv. Dalla sera, la regione di Odessa è sotto attacco".
Ambasciatore russo: media e politici ottusi fomentano l'odio
"Sarebbe impossibile non provare ammirazione per la fermezza di cui gli italiani danno prova, per la loro immunità di fronte all’odio e all’ostilità fomentati dai media e da certi politici ottusi nei confronti del nostro Paese, del nostro popolo e delle nostre autorità". Così su Telegram l'ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov. "Ebbene - afferma Paramonov -, a fine ottobre presso l’ambasciata della Federazione russa in Italia è giunto in visita il collezionista milanese Paolo Polvani. E non è arrivato a mani vuote: il signor Polvani ha infatti portato in dono alla Russia il dipinto di Lev Feliksovic Lagorio dal titolo 'Luna piena sopra la Crimeà (1879). Secondo il certificato d’inventario apposto sul retro di quest’opera d’arte, risulta che il dipinto facesse parte della collezione d’arte del Museo statale della Reggia di Gatcina, in Russia. Non è noto quando, né come l’opera sia finita nella Penisola.Ma questo, in fondo, non ha importanza. La cosa importante è che, grazie alla visione, alle convinzioni, all’onestà e all’integrità del signor Polvani, che ha ritenuto fosse suo dovere compiere questo gesto improntato all’amicizia e alla riconciliazione, l’opera realizzata dall’illustre artista russo Lev Lagorio, che egli dedicò alla Crimea, potrà presto fare ritorno nella sua patria, proprio come la stessa Crimea fece ritorno, nel 2014, alla Madre patria: la Russia".
Casa Bianca: niente sanzioni a Budapest per il petrolio russo
Come riferito un funzionario della Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto al primo ministro ungherese Viktor Orban nel corso del loro incontro di ieri alla Casa Bianca che gli Stati Uniti concederanno all'Ungheria un'esenzione per l'acquisto di petrolio ed energia russi per un anno, evitando l'impatto delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio dalla Russia che minacciavano di devastare l'economia ungherese.