Gli Stati Uniti alzano il livello del sostegno militare all’Ucraina.
Secondo il Wall Street Journal, Trump ha dato via libera a Pentagono e agenzie di intelligence per condividere informazioni utili a colpire infrastrutture energetiche nelle profondità della Russia. Una svolta che segna il rafforzamento della linea pro-Kiev dopo lo stallo nei negoziati di pace. Washington, che valuta anche la fornitura di missili a lungo raggio, spinge ora gli alleati Nato a unirsi all’iniziativa.Kiev fornisce agli Usa la sua tecnologia di droni da guerra
Un team di Kiev è a Washington questa settimana per elaborare un accordo storico con l'amministrazione di Donald Trump, che prevede la condivisione da parte di Kiev della sua tecnologia di droni. collaudata in battaglia, con gli Stati Uniti in cambio di royalties o altre forme di compensazione. Lo rivela il Wall Sreet Journal. Il potenziale accordo, che ha il sostegno di Trump e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, segnerebbe una pietra miliare nelle relazioni di sicurezza tra Washington e Kiev. Per anni, l'esercito ucraino ha ricevuto armi dagli Stati Uniti, ma sarebbe la prima volta che avviene il contrario. L'Ucraina può attingere alla sua vasta esperienza nella produzione e nell'utilizzo di droni per combattere l'esercito russo. E così dopo i colloqui tra il tycoon e Zelensky a New York, un team di ucraini, guidato dal viceministro della Difesa Sergiy Boyev, ha avviato martedì una serie di incontri con funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato. La finalizzazione dell'accordo, che potrebbe valere miliardi di dollari, richiederà probabilmente mesi, secondo un funzionario del governo Usa. Mentre l'America è in grado di produrre droni sofisticati, gli ucraini sono molto più avanti nella produzione in serie di velivoli senza pilota, o UAV, più economici ma che si sono dimostrati efficaci in battaglia.
Putin: "Sequestro francese della petroliera è pirateria"
Il presidente russo Vladimir Putin ha condannato il sequestro nei giorni scorsi di una petroliera legata alla Russia da parte della Francia, definendolo "pirateria". "Si tratta di pirateria. Sono a conoscenza di questo caso: la petroliera è stata sequestrata in acque neutrali senza alcuna giustificazione", ha dichiarato in risposta a una domanda sulla questione, aggiungendo che sulla nave non c'era alcun carico militare.
Putin: "Tutti i Paesi Nato sono in guerra con noi"
"Tutti i paesi della Nato sono in guerra con la Russia". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin durante una riunione al Club Valdai. Lo riporta Ria Novosti.
Putin: "Per l'Occidente il popolo ucraino è sacrificabile"
"Coloro che hanno incoraggiato e armato l’Ucraina, per decenni l’hanno aizzata contro la Russia e i russi, non si sono curati né di Mosca né degli interessi dell’Ucraina e del suo popolo. Gli ucraini, per loro, sono sacrificabili". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin durante un forum al Club Valdai. Lo riporta Ria Novosti.
Putin: "Con Trump conflitto avrebbe potuto essere evitato"
Il conflitto in Ucraina avrebbe potuto essere evitato se l'attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump fosse stato al potere in quel momento. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin durante una riunione al Club Valdai. Lo riporta Ria Novosti. "Avrebbe potuto essere diverso? Vorrei tornare a ciò che ha detto il presidente Trump. Ha detto che se fosse stato al potere, questo si sarebbe potuto evitare. Sono d'accordo", ha spiegato.
Putin: "Risposta convincente alla militarizzazione dell'Europa"
La risposta della Russia alla militarizzazione dell'Europa sarà "convincente". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti. Non ci può essere sicurezza per nessuno se la sicurezza di un Paese è realizzata a spese di un altro, ha aggiunto il capo del Cremlino.
Putin: "Impossibile credere che vogliamo attaccare l'Europa"
"È impossibile credere" che la Russia voglia attaccare l'Europa. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, aggiungendo che i governi dei Paesi europei non ci credono nemmeno loro ma cercano di convincere di questo le loro opinioni pubbliche.
Putin: "Tutto cambia, bisogna essere pronti a tutto"
"Viviamo un tempo in cui tutto sta cambiando molto velocemente" e bisogna essere "pronti a tutto quello che può succedere". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, in un discorso al Club Valdai. Lo sviluppo di un mondo multipolare, ha aggiunto Putin, è "una diretta conseguenza dei tentativi dell'Occidente di mantenere l'egemonia sul mondo".
Zelensky: "Leader Ue vogliono rispondere a Mosca con la forza"
"Quello che conta di più per l'Europa è la volontà politica ma mi sembra che i leader europei vogliano rispondere con forza: i droni russi sono andati fin troppo lontano". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine della Epc. "Tutte le violazioni recenti mostrano la necessità di cooperazione. Si può chiamare drone wall o drone dome, ma noi saremo centrali in questo progetto", ha aggiunto. "La Russia sta commettendo molti errori ecco perché dobbiamo aumentare la pressione farle cambiare politica", ha proseguito Zelensky spiegando di aver detto ai partner che ora l'Ucraina ha le capacità di rispondere alla Russia con i droni a lunga gittata fatti in casa. "Ora possiamo rispondere e Mosca ora lo sente ma abbiamo bisogno di finanziamenti: loro usano 500 droni, noi 100-150. L'ho detto ai partner, se aumentiamo la produzione la Russia avrà più domande a cui rispondere, specie dalla sua popolazione".
Zelensky: "Ho dovuto smascherare le bugie di Putin a Trump"
"Facciamo il possibile per avere gli Usa dalla nostra parte. Quando Vladimir Putin ha mentito a Trump, attraverso vari canali, che avrebbero occupato il nostro territorio, in un mese sarebbero stati a Pokrovsk, in due mesi in tutto l'est, in 3-4 mesi a Kiev... ho visto cose strane e ho dovuto smascherare queste narrazioni ed è importante essere forti sul campo di battaglia". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine della Epc. "È un processo duro e doloroso, ringrazio le nostre forze armate".
Zelensky: "Orban blocca la nosta adesione all'Ue perché ha le elezioni"
"Nessuno può bloccare la nostra strada verso l'UE, perché è una volontà della nostra nazione. E' una decisione dell'Ucraina e del popolo, e naturalmente, la decisione dell'Europa di vedere l'Ucraina come futuro membro dell'UE dipende ancora una volta dall'unità. Sì, abbiamo problemi con l'Ungheria. Possiamo dirlo, Viktor Orban lo fa perché ha le elezioni. E penso che non sia intelligente perché sta bloccando una grande nazione da 40 milioni di persone sulla strada verso l'UE, una nazione grande e forte. Perché, tra l'altro, la Russia ha iniziato questa guerra per la nostra volontà e la nostra scelta di andare direttamente in Europa, perché la pensiamo allo stesso modo e condividiamo gli stessi valori con tutti gli altri paesi europei". Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nella conferenza stampa al termine del vertice della Comunità politica europea a Copenaghen.
Wsj, sostegno intelligence Usa a Kiev per attacchi in territorio russo
Gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina informazioni di intelligence per attacchi missilistici a lungo raggio contro le infrastrutture energetiche russe. Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti statunitensi, mentre l'Amministrazione Trump valuta l'invio a Kiev di armi potenti che potrebbero colpire più obiettivi all'interno del territorio russo. Il presidente Trump, riferisce il Journal, ha recentemente autorizzato le agenzie di intelligence e il Pentagono ad aiutare Kiev negli attacchi. Inoltre,s econdo le fonti del quotidiano, Washington sta chiedendo agli alleati della Nato di fornire un supporto simile. L'ampliamento della condivisione di informazioni di intelligence con Kiev è l'ultimo segnale che Trump sta rafforzando il sostegno all'Ucraina, mentre i suoi sforzi per far avanzare i colloqui di pace si sono arenati.
Zelensky con vertici Ue, focus su adesione, asset russi e sanzioni
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto un incontro con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, e la prima ministra danese Mette Frederiksen."Abbiamo incentrato le discussioni sul sostegno all'integrazione europea dell'Ucraina e sull'apertura del primo cluster insieme alla Moldova, sulla nostra disponibilità a partecipare all'iniziativa Drone Wall e a condividere la nostra esperienza, sull'uso dei beni russi congelati e su nuovi strumenti finanziari per sostenere l'Ucraina, nonché sull'importanza di adottare il 19° pacchetto di sanzioni dell'UE contro la Russia", scrive Zelensky."Ringrazio i nostri partner per il loro sostegno e per la comune comprensione dell'importanza della nostra unità e degli sforzi congiunti per la nostra sicurezza. È importante che il ruolo dell'Europa sia tangibile e contiamo su un lavoro ancora più attivo in tutti i settori", conclude.
Orban, asset russi non sono soldi nostri, non siamo ladri
Gli asset russi immobilizzati "non sono soldi nostri. Non siamo ladri. Quindi l'Ungheria non prenderà mai parte a nessuna decisione che sottrarrebbe denaro a qualcun altro. Questo è certo". Lo afferma il premier ungherese, Vikotr Orban, uscendo dal vertice della Comunità politica europea a Copenaghen. La Commissione "ha spiegato che il Belgio ha bisogno di una mutualizzazione della responsabilità. Noi non facciamo parte dell'accordo, non toccheremo mai dei soldi di qualcun altro. Pertanto, se l'Unione Europea decide di toccare e sottrarre denaro a qualcun altro, noi non ne faremo parte. Quindi non abbiamo, non abbiamo alcuna responsabilità in futuro per questa mossa", ribadisce.
Usa daranno intelligence a Kiev su impianti energia in Russia
Gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina informazioni di intelligence su obiettivi infrastrutturali energetici a lungo raggio nelle profondità della Russia. Lo scrivono il Wall Street Journal e Reuters online, sottolineando che la mossa segnerebbe un cambiamento significativo nel sostegno della Casa Bianca a Kiev. La decisione rappresenterebbe il primo esempio di un cambio di politica da parte di Donald Trump dopo le sue dichiarazioni sui social media di fine settembre, secondo cui l'Ucraina avrebbe potuto riconquistare tutti i territori occupati dalla Russia. Alcuni articoli del Wall Street Journal e di Reuters, citando fonti statunitensi anonime, sottolineano che la politica è cambiata silenziosamente prima di tale dichiarazione e che la Casa Bianca desidera che gli alleati della Nato seguano l'esempio. Non è stata tuttavia presa alcuna decisione sulla fornitura di missili da crociera Tomahawk da parte degli Stati Uniti all'Ucraina. All'inizio di questa settimana, il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, ha dichiarato che Trump stava valutando una richiesta di Kiev per i missili con una gittata di 2.400 chilometri. L'intelligence occidentale, e in particolare statunitense, sotto forma di immagini satellitari e altri dati di monitoraggio, è considerata un aiuto significativo per consentire il puntamento accurato delle strutture russe nelle profondità dei suoi confini. Concentrarsi su obiettivi energetici, come le raffinerie di petrolio, consentirebbe all'Ucraina di estendere una campagna già di successo che ha colpito 21 delle 38 raffinerie con attacchi a lungo raggio con droni. Ciò ha portato a carenze di carburante in alcune parti della Russia e, in alcuni giorni, si stima che la produzione giornaliera sia diminuita di un quinto. La Russia ha affermato che nulla è cambiato: Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che "gli Stati Uniti trasmettono regolarmente informazioni di intelligence all'Ucraina online. La fornitura e l'utilizzo dell'intera infrastruttura della Nato e degli Stati Uniti per raccogliere e trasferire informazioni agli ucraini è evidente".
Merz: "Putin deve capire che guerra gli costerà più di pace negoziata"
"Putin deve ora rendersi conto che la guerra gli costerà più di un accordo di pace negoziato. Continuiamo a stare saldamente al fianco dell’Ucraina nella sua lotta per l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale". Lo ha scritto in un post su X il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, dopo aver incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a margine del vertice Ue a Copenaghen. Merz ha sottolineato di aver ribadito personalmente questo impegno al presidente Zelensky durante l’incontro.
Meloni vede Zelensky, poi rientro a Roma per il Cdm
La presidente del Consiglio Giorgia ha lasciato il vertice della Comunità Politica europea per rientrare a Roma dove, al Consiglio dei ministri, è atteso l'ok al Documento programmatico di finanza. Meloni, prima lasciare la sede del vertice, ha avuto un colloquio con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non potendo partecipare nel pomeriggio alla riunione in formato E5 con Regno Unito, Danimarca, Francia e Germania dedicata alla situazione in Ucraina.
Tusk: "È un nuovo tipo di guerra ma siamo già in guerra"
"Per prima cosa dobbiamo combattere le illusioni e la prima è che non siamo in guerra. Lo siamo. Ma è un nuovo tipo di guerra, molto complessa". Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk alla plenaria della Epc, ricordando i casi dei droni, delle violazioni dello spazio aereo, alla strumentalizzazione dei migranti da parte della Bielorussia. "Ed è la nostra guerra e se l'Ucraina perde sarà anche l nostra sconfitta. "La propaganda di Putin lavorare per farci credere che non possiamo vincere ma è una assurdità: l'unico vantaggio che hanno è la mentalità".
Cremlino: "Risposta appropriata se missili Tomahawk a Kiev"
La Russia risponderà in modo "appropriato" all'eventuale fornitura da parte degli Usa all'Ucraina di missili a lungo raggio Tomahawk. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
Zelensky, parlato con Trump di armi a lungo raggio, ora decide
"Abbiamo parlato con gli Stati Uniti. Siamo molto grati al presidente Trump per questo dialogo. L'ultima volta abbiamo avuto un incontro molto proficuo, un dialogo molto produttivo, e abbiamo parlato di missili a lungo raggio, di armi a lungo raggio. Ne abbiamo parlato, quindi vedremo, tutto dipenderà dalla sua decisione". Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen.
Bilaterale Meloni-Merz, focus su Kiev, Gaza e automotive
A margine del Vertice della Comunità Politica Europea, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha incontrato il Cancelliere federale tedesco, Frederich Merz. Oltre ai più recenti sviluppi in Ucraina e in Medio Oriente, il colloquio ha consentito un confronto approfondito sui temi della competitività europea, ed in particolare del settore automobilistico, in vista della discussione sulle questioni climatiche prevista al Consiglio Europeo del 23 e 24 ottobre prossimi. I due leader hanno inoltre approfondito la preparazione del Vertice bilaterale del prossimo 23 gennaio, soffermandosi sulla comune determinazione a imprimere un ulteriore significativo cambio di passo nella collaborazione politica ed economica tra le due Nazioni.
Premier Danimarca, minaccia russa sottovalutata, su riarmo pronti per 2030
"Non ci stiamo muovendo abbastanza velocemente su nulla, il che significa che credo che tutti abbiano sottovalutato la minaccia che rappresenta la Russia. Non sto dicendo che non abbiamo fatto nulla, perché stiamo facendo molto. E la mia speranza è che tutti riconoscano che dobbiamo considerare l'Ucraina come la prima linea di difesa. Quindi tutto ciò che facciamo in Ucraina serve a difenderci nel resto d'Europa. Stiamo facendo molto, ma dobbiamo accelerare e aumentare le nostre capacità. Direi che il 2035 sarà troppo tardi per riarmare l'Europa. Dobbiamo essere in grado di difenderci completamente" e il punto "è il 2030". Lo dice la premier danese, Mette Frederiksen, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen. "Penso - aggiunge - che il 2035 sia troppo tardi. Penso che il 2030 dovrebbe essere il punto fermo. Ma non significa che possiamo aspettare fino al 2030, significa che dobbiamo fare tutto il possibile ora", "dobbiamo prendere tutte le esperienze, tutte le nuove tecnologie, tutte le innovazioni dall'Ucraina e inserirle nel nostro riarmo".
G7, misure contro chi aumenta acquisti petrolio russo
I ministri delle Finanze del G7, riuniti in videoconferenza, hanno "concordato di intraprendere azioni comuni per aumentare la pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua brutale guerra contro l’Ucraina e per sostenere l’Ucraina nei suoi continui sforzi di difesa". Nel comunicato congiunto si legge che i paesi stanno "adottando misure incisive per aumentare i costi economici degli sforzi bellici della Russia, imponendo restrizioni a settori chiave e ai sostenitori dell’economia russa come energia, finanza, base industriale militare, zone economiche speciali"."Abbiamo convenuto - proseguono - che ora è il momento di massimizzare la pressione sulle esportazioni di petrolio russo, una delle principali fonti di entrata del Paese. Colpiremo coloro che hanno continuato ad aumentare gli acquisti di petrolio russo dopo l’invasione dell’Ucraina e chiunque stia facilitando le operazioni di elusione delle sanzioni". I ministri hanno "concordato sull’importanza di misure commerciali, incluse tariffe e divieti di import/export, nei nostri sforzi per tagliare le entrate russe. Adotteremo misure concrete per ridurre in modo significativo, con l’obiettivo di eliminarle gradualmente, le nostre importazioni residue dalla Russia, comprese quelle di idrocarburi". "Stiamo inoltre prendendo seriamente in considerazione - si legge ancora nel comunicato - misure commerciali e altre restrizioni nei confronti di Paesi ed entità che stanno contribuendo a finanziare gli sforzi bellici russi, inclusi i prodotti raffinati derivati dal petrolio russo".