Il piano di pace per Gaza presentato ieri alla Casa Bianca, che prevede il rilascio di tutti gli ostaggi (e la consegna dei corpi di quelli deceduti), l'amnistia per i vertici dei miliziani che accettano e un organismo di transizione guidato da Trump e da Blair, ha riscosso l'apprezzamento di diversi paesi arabi.
Ora resta da capire quale sarà la risposta di Hamas. Per il momento trapela questo: il movimento palestinese intende studiare il piano prima di dare la propria risposta. C'è grande attesa, dunque, anche se nel giro di pochi giorni si dovrebbe conoscere la decisione.
Attivisti della Flotilla: "Continuiamo la navigazione, rompere il blocco un dovere morale"
"L'Italia lo chiama protezione. Noi lo chiamiamo sabotaggio. La flottiglia continua a navigare. Rompere il blocco è un dovere morale e legale che il mondo non può abbandonare". Così in un post la Global Sumud Flotilla.
Meloni: "No a lezione di morale sulla pace se l'obiettivo è l'escalation"
Leggo con stupore le parole della Flotilla che mi accusa di considerare 'un pericolo' civili disarmati e navi cariche di aiuti. La verità è semplice: quegli aiuti possono essere consegnati senza rischi attraverso i canali sicuri già predisposti. Insistere nel voler forzare un blocco navale significa rendersi - consapevolmente o meno - strumenti di chi vuole far saltare ogni possibilità di un cessate il fuoco". Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni. "Perciò risparmiateci le lezioni di morale sulla pace se il vostro obiettivo è l’escalation. E non strumentalizzate la popolazione civile di Gaza se non vi interessa davvero il loro destino", aggiunge.
Ministro Sa'ar alla Flotilla: "Ascoltate Meloni, non è troppo tardi"
"Ascoltate il primo ministro italiano Giorgia Meloni. Gli Stati Uniti, Israele e i leader del Medioriente e di tutto il mondo stanno cercando di porre fine alla guerra. L'attenzione dovrebbe essere rivolta alla de-escalation, non all'orchestrazione di provocazioni, come la flottiglia Hamas-Sumud. Non è troppo tardi: ribadiamo l'appello del governo israeliano, del governo italiano e del Vaticano a trasferire pacificamente qualsiasi aiuto attraverso il porto di Cipro, il porto turistico di Ashkelon o qualsiasi altro porto della regione verso Gaza". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, rivolgendosi alla Global Sumud Flotilla e rilanciando il post pubblicato dalla premier italiana.
Axios: Qatar, Egitto e Turchia hanno esortato Hamas ad accettare il piano Trump
Qatar, Egitto e Turchia stanno esortando Hamas a dare una risposta positiva al piano di pace di Trump. Lo scrive Axios citando due fonti a conoscenza dei colloqui. Tutti e tre i paesi hanno svolto il ruolo di intermediari per Hamas nei negoziati e hanno una certa influenza sul gruppo militante.
Flotilla: stanotte a rischio il diritto internazionale
"La presidente del Consiglio ha definito la Global Sumud Flotilla un pericolo per il piano di pace americano. Avete letto bene: civili disarmati, attivisti nonviolenti e navi cariche di farina e medicinali sarebbero una minaccia alla stabilità". Così la delegazione italiana del Global Movement to Gaza sottolineando: "La vera minaccia è l'assedio, non la Flotilla". Per gli attivisti, "stanotte non è a rischio solo l'equipaggio della Flotilla, ma il diritto internazionale stesso, calpestato da un Governo che preferisce accodarsi ai diktat di una strategia neocoloniale".
Ufficiale israeliano: "Ci prepariamo a provocazioni della Flotilla"
Secondo le stime, la Flotilla dovrebbe raggiungere Israele nella notte tra mercoledì e giovedì, un alto ufficiale israeliano ha detto a Channel 12: "Ci stiamo preparando in anticipo a provocazioni". "Si tratta di un'operazione sensibile e complessa, alcuni dei partecipanti sono figure delicate come parlamentari e celebrità di fama mondiale. L'intera operazione sarà quindi molto complicata". E ha aggiunto che la polizia dispone di informazioni di intelligence secondo cui alcuni attivisti pro-palestinesi cercheranno di opporsi con la forza e persino di attaccare i militari israeliani.
Ben Gvir: "Piano Trump pericoloso per la sicurezza di Israele"
"L'accordo sul piano di Donald Trump per Gaza è pericoloso per la sicurezza di Israele". Lo ha dichiarato il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir durante la riunione di governo. Lo riporta Ynet. "Fin da ora bisogna dire che danneggia la sicurezza, è pieno di lacune e non raggiunge gli obiettivi di guerra che ci siamo prefissati", ha spiegato. È vero, siamo tutti entusiasti del ritorno degli ostaggi, ma il prezzo da pagare è inconcepibile e avrò altro da dire su questo argomento", ha aggiunto.
Netanyahu: "Fornirò dettagli del piano Trump al governo"
Intervenendo all'inizio della riunione settimanale del gabinetto dopo il ritorno dalla sua visita alla Casa Bianca, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato di aver "raggiunto un'intesa con il presidente Trump su un quadro per il rilascio di tutti i nostri ostaggi e per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di guerra che ci siamo prefissati". Lo riporta Times of Israel. Il premier ha affermato che fornirà un rapporto dettagliato al governo dopo aver accettato di sostenere la proposta del presidente degli Stati Uniti di porre fine alla guerra a Gaza.
Meloni: "Flotilla si fermi, mette a rischio il piano Usa"
"Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione. Questa speranza poggia su un equilibrio fragile, che in molti sarebbero felici di poter far saltare. Temo che un pretesto possa essere dato proprio dal tentativo della Flotilla di forzare il blocco navale israeliano. Anche per questo ritengo che la Flotilla dovrebbe fermarsi ora e accettare una delle diverse proposte avanzate per la consegna, in sicurezza, degli aiuti". Lo dice la premier Giorgia Meloni. "Ogni altra scelta rischia di trasformarsi in un pretesto per impedire la pace, alimentare il conflitto e colpire così soprattutto quella popolazione di Gaza alla quale si dice di voler portare sollievo. È il tempo della serietà e della responsabilità".
Fonte di Hamas alla Bbc: improbabile l'okay al piano Trump
Un rifiuto del piano di Donald Trump per la Striscia di Gaza resta l'opzione più probabile: lo ha dichiarato alla Bbc una fonte anonima indicata dall'emittente britannica come interna alla leadership di Hamas. Secondo la fonte, il piano "è al servizio degli interessi d'Israele e ignora quelli del popolo palestinese", mentre Hamas difficilmente può accettare la condizione di un disarmo immediato. Inoltre, il dispiegamento di una cosiddetta "Forza internazionale di stabilizzazione", a tutela di un'autorità transitoria a guida occidentale, rappresenterebbe "una nuova forma di occupazione".
Marina israeliana pronta ad entrare in azione contro Flotilla
La Marina israeliana si sta preparando per prendere il controllo in alto mare delle oltre 50 imbarcazioni della Flotilla che sono entrate nel raggio di intercettazione dell'esercito. All'azione prende parte anche l'unità speciale Shayetet 13, per la presa delle navi. Lo riferiscono fonti militari alla tv pubblica Kan. La Marina prevede di trasferire gli attivisti su una grande nave militare e di rimorchiare le imbarcazioni verso il porto di Ashdod, con la possibilità che alcune vengano affondate in mare. Israele non intende permettere alla flottiglia di entrare nelle acque della Striscia di Gaza.
Fonti militari israeliane: "Timori delle Idf per incidenti durante la presa della Flotilla"
Mentre la Marina israeliana si prepara a prendere il controllo della flottiglia diretta a Gaza, nell'esercito e nei vertici della Difesa israeliani si temono scontri e un possibile incidente durante l'operazione di presa che potrebbe provocare un'escalation. Lo riferiscono fonti militari.
Premier Qatar: "Hamas ha promesso che studierà il piano"
"Durante il nostro incontro di ieri abbiamo spiegato ad Hamas che il nostro obiettivo primario è fermare la guerra. Hamas ha agito responsabilmente e ha promesso di studiare il piano". Così ad Al Jazeera il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani, ha auspicato che tutte le parti "considerino il piano in modo costruttivo e colgano l'opportunità di porre fine alla guerra". Ma, ha aggiunto, quello presentato ieri era un elenco di "principi", "i cui dettagli devono essere discussi" anche se il piano di Trump "raggiunge l'obiettivo primario di porre fine alla guerra".
Hamas: vicini ad accettare il piano di Trump
Secondo diverse fonti palestinesi, Hamas e altre fazioni armate di Gaza sono propense ad accettare il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra nella Striscia. Una fonte vicina a Hamas ha rivelato a Sky News Arabia che "il movimento è vicino ad accettare il piano di Trump". Hamas "ha richiesto una serie di chiarimenti al mediatore del Qatar sulle garanzie che la guerra non riprenderà dopo che Netanyahu avrà ricevuto gli ostaggi israeliani, sul calendario del ritiro dell'Idf, sulla portata del ritiro e sulle garanzie contro futuri attacchi ai leader del movimento all'estero".
Trump: "Se Hamas rifiuta il piano sperimenterà l'inferno"
Se Hamas rifiuterà il piano di pace per Gaza "sperimenterà l'inferno". Lo ha detto Donald Trump parlando ai vertici militari Usa a Quantico, in Virginia.
Trump: "Non c'è molto margine per negoziare con Hamas"
Donald Trump, parlando con i giornalisti prima di intervenire al Pentagono, ha detto che non c'è molto margine per negoziare. Hamas ha "tre o quattro giorni" di tempo per accettare il piano di pace per Gaza.
Netanyahu: "L'Idf rimarrà nella maggior parte di Gaza"
Il premier israeliano Netanyahu ha affermato che l'esercito "rimarrà nella maggior parte di Gaza". Ha poi aggiunto che nei colloqui con Trump non ha accettato lo Stato palestinese.
Cina: "Bene gli sforzi per allentare le tensioni"
La Cina "accoglie con favore e sostiene tutti gli sforzi per allentare le tensioni tra Palestina e Israele", ha dichiarato martedì un portavoce degli Esteri in merito al piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. "Invitiamo tutte le parti interessate ad attuare rigorosamente le risoluzioni Onu pertinenti, a raggiungere immediatamente un cessate il fuoco completo a Gaza, a rilasciare tutte le persone detenute e ad alleviare la crisi umanitaria il prima possibile", ha dichiarato Guo Jiakun in una conferenza stampa quotidiana. Ha ribadito il sostegno della Cina alla soluzione dei due Stati.
Hamas risponderà al piano Usa tra qualche giorno
Citando fonti diplomatiche, il quotidiano americano Politico afferma che funzionari del Qatar e dell'Egitto hanno presentato la proposta Usa di pace a Gaza ai negoziatori di Hamas. Il movimento islamista della Striscia avrebbe quindi assicurato che esaminerà il documento e darà una risposta tra qualche giorno.
Due fonti palestinesi a conoscenza dei negoziati di Gaza hanno riferito ad Asharq Al-Awsat che ieri sera i mediatori in Egitto e Qatar hanno sottoposto ad Hamas il piano del presidente Trump per porre fine alla guerra a Gaza come parte di un accordo globale. Una fonte vicina ad Hamas ha dichiarato: "La delegazione negoziale di Hamas ha informato i mediatori che il movimento terrà consultazioni approfondite all'interno della sua leadership e con le fazioni palestinesi per studiare il piano in tutte le sue dimensioni e presentare una risposta che rappresenti tutti i palestinesi". La fonte ha sottolineato che "Hamas è desideroso di porre fine all'aggressione, alla guerra e alle sofferenze del popolo palestinese".
Jihad palestinese: "Piano di Trump è una ricetta per una continua aggressione"
La Jihad Islamica, un gruppo militante palestinese che combatte al fianco di Hamas a Gaza, ha criticato duramente il piano di Trump per porre fine alla guerra, affermando che alimenterebbe ulteriori aggressioni contro i palestinesi. "È una ricetta per una continua aggressione contro il popolo palestinese. In questo modo, Israele sta tentando, tramite gli Stati Uniti, di imporre ciò che non è riuscito a ottenere con la guerra", ha affermato il gruppo in una dichiarazione. "Pertanto, consideriamo la dichiarazione americano-israeliana una formula per incendiare la regione".
Qatar ed Egitto hanno illustrato il piano Trump
Il primo ministro qatariota e il capo dell'intelligence egiziana hanno condiviso con i negoziatori di Hamas il piano in 20 punti per Gaza presentato da Donald Trump. I funzionari di Hamas, secondo la fonte citata dall'emittente Cnn, hanno affermato che avrebbero esaminato il piano in buona fede e avrebbero risposto.
Il ministero degli Esteri del Qatar ha confermato che il primo ministro Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani ha ricevuto una telefonata dai leader degli Stati Uniti e di Israele, in cui Benjamin Netanyahu si è scusato per l'attacco nella capitale Doha che all'inizio del mese ha preso di mira una delegazione di Hamas. Al-Thani, spiega il ministero, ha "accolto con favore le garanzie fornite" e ha espresso la disponibilità del Qatar a riprendere gli sforzi di mediazione per porre fine alla violenza nella Striscia di Gaza.