Germania: pronti ad autorizzare la Polonia all'invio di carri armati Leopard a Kiev. Missili dall'Italia

Dopo giorni di indecisione la Germania apre all’invio dei carri armati Leopard all’Ucraina, annunciando che Berlino è pronta ad autorizzare la Polonia a fornire i tank tedeschi a Kiev. Mosca minaccia gravi ritorsioni

Germania: pronti ad autorizzare la Polonia all'invio di carri armati Leopard a Kiev. Missili dall'Italia

Potrebbe presto sbloccarsi lo stallo per l'invio di carri armati dall'Ue all'Ucraina. La Germania, come ha fatto sapere il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, è pronta ad autorizzare la Polonia ad inviare carri armati Leopard. L'esponente del governo ha detto che la Germania "non si opporrà" al desiderio della Polonia di inviare carri armati Leopard di fabbricazione tedesca in Ucraina, se Varsavia chiederà l’autorizzazione. "Se ci viene posta la richiesta, allora non ci opporremo", ha detto la Baerbock alla tv francese Lci dopo il vertice tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron svoltosi a Parigi.

Nulla però è stato ancora deciso. "Per il momento la domanda non è stata posta" dalla Polonia, tenuta a fare richiesta ufficiale a Berlino, ha spiegato Baerbock. "Sappiamo quanto siano importanti questi carri armati ed è per questo che ne stiamo discutendo ora con i nostri partner. Dobbiamo assicurarci che le vite delle persone vengano salvate e il territorio dell’Ucraina liberato".

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz continua a non sbilanciarsi. Da un lato promette "tutto il sostegno necessario" a Kiev, dall'altro però difende la cautela tedesca, spiegando che "il modo in cui noi abbiamo agito in passato è stato sempre in stretto coordinamento con i nostri amici ed alleati, e continueremo ad agire in funzione della situazione concreta". Forti pressioni, invece, dal presidente francese Emmanuel Macron, che esce allo scoperto e "non esclude" la fornitura di carri armati Leclerc al'Ucraina: "Ho chiesto al ministro della Difesa di lavorarci su", chiarendo però che "è qualcosa che si valuta tutti insieme". Niente decisioni unilaterali, quindi, sembra voler rassicurare i partner europei.

Intanto la Russia minaccia gravissime conseguenze se i carri armati europei raggiungeranno l'Ucraina. "La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale", ha tuonato lo speaker della Duma russa Viacheslav Volodin, preannunciando durissime ritorsioni. "Se Washington e i Paesi della Nato inviano armi da impiegare per attaccare città pacifiche o per tentare di occupare le nostre terre, una minaccia che è stata fatta, questo provocherebbe una reazione con l’uso di armi ancora più potenti".

Crosetto: "Missili dall'Italia"

Sulla delicata questione dell'invio di armi a Kiev interviene anche il minitro italiano della Difesa, Guido Crosetto. "Sono convinto che la Germania farà quello che deve fare": ha detto nel corso dell’intervista con Fabio Fazio a 'Che tempo che fa'. "Capisco le difficoltà di Scholz e trovo assurdo che altre nazioni facciano pressioni", ha aggiunto, "ogni Paese è autonomo, ogni nazione ha la propria maggioranza".

Crosetto ha poi aggiunto che "il sesto decreto, che è in preparazione, ci sarà e penso che sarà condiviso da quasi tutto il Parlamento, maggioranza e opposizione. Sarà un decreto che dà agli ucraini la possibilità di difendersi dagli attacchi aerei. Le cose vanno fatte a tempo debito quando si possono fare - ha aggiunto il capo della Difesa. In questi mesi - ha spiegato - abbiamo ragionato su un sesto decreto che aveva un solo obiettivo: aiutare gli ucraini a difendersi dagli attacchi missilistici che stavano distruggendo le popolazioni civili, gli ospedali, le centrali termiche ed elettriche".

Usa arrabbiati con la Germania

Secondo il giornale tedesco Süddeutsche Zeitung gli Stati Uniti sarebbero su tutte le furie per l'indecisione tedesca, con uno scontro che ci sarebbe stato tra il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, e Wolfgang Schmidt, uno dei consiglieri più vicini a Scholz. Washington sarebbe adirata per la decisione dei tedeschi di fissare precise condizioni per la fornitura dei Leopard all’Ucraina (sì al trasferimento solo se gli Usa avessero fornito i loro tank Abrams.

Anche il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Usa, Jake Sullivan, avrebbe duramente criticato le azioni della Germania in un colloquio telefonico con il consigliere del cancelliere tedesco Jens Pletner.

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