Hamas annuncia la liberazione di Edan Alexander, l’ultimo ostaggio americano a Gaza

Alla vigilia di un delicato tour di Trump in Medio Oriente, la mossa si inserisce nei negoziati per una tregua duratura

Hamas annuncia la liberazione di Edan Alexander, l’ultimo ostaggio americano a Gaza
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In un annuncio che scuote lo scenario geopolitico già fragile del Medio Oriente, Hamas ha dichiarato che Edan Alexander, il soldato israelo-americano considerato l’ultimo ostaggio statunitense ancora in vita nella Striscia di Gaza, sarà liberato.

Il gesto, afferma il movimento palestinese, si inserisce in una più ampia iniziativa volta a negoziare un cessate-il-fuoco, riaprire i valichi e permettere il ritorno degli aiuti umanitari. Tuttavia, nessuna data è stata indicata per la sua effettiva liberazione. L'inviato speciale dell'amministrazione Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha informato i genitori di Edan. Alexander potrebbe essere rilasciato all'inizio di questa settimana, potenzialmente già lunedì, ha dichiarato al Times of Israel una fonte coinvolta nel processo. Witkoff arriverà in Israele già domani per facilitare il rilascio: l'inviato speciale si trova attualmente in Oman dopo aver mediato i colloqui sul nucleare tra Stati Uniti e Iran.

Alexander, 21 anni, è un soldato dell'esercito israeliano cresciuto negli Stati Uniti. È stato catturato il 7 ottobre 2023 durante l’attacco coordinato da Hamas che ha dato inizio alla guerra in corso. Khalil al-Hayya, figura di spicco di Hamas a Gaza, ha dichiarato che negli ultimi giorni sono stati stabiliti contatti con l’amministrazione statunitense. “Siamo pronti ad avviare negoziati intensi e immediati — ha detto — per giungere a un accordo definitivo per un cessate il fuoco duraturo, che comprenda la fine delle ostilità, lo scambio di prigionieri e la creazione di un’amministrazione tecnica indipendente per Gaza”. I negoziati diretti fra Stati Uniti e Hamas "sono ancora in corso" a Doha, hanno confermato due fonti dell'organizzazione palestinese all'Afp, precisando che sono iniziati da alcuni giorni. Nei colloqui, ha aggiunto una delle due fonti, sono stati registrati "progressi" verso una tregua a Gaza. In discussione anche uno scambio di prigionieri e l'arrivo di aiuti umanitari.

I genitori di Edan non hanno rilasciato dichiarazioni, mentre l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha ancora commentato. Trump, nei mesi scorsi, ha più volte citato Edan per nome nei suoi discorsi, sottolineandone la centralità nel dibattito internazionale. “Ogni volta che lo nominano, è come se dicessero: non lo abbiamo dimenticato”, aveva dichiarato sua madre, Yael Alexander, all’Associated Press lo scorso febbraio. Secondo l'Hostages and Missing Families Forum, il rilascio di Alexander nei prossimi giorni "deve essere l'inizio di un accordo unificato che consentirà la restituzione di tutti i 59 ostaggi". "Esiste un solo accordo morale, corretto e necessario: l'immediato ritorno di tutti gli ostaggi e la fine della guerra", afferma il forum, che da tempo chiede al governo di accettare un accordo che preveda il ritorno di tutti gli ostaggi rimasti in una sola volta, anziché a fasi. "Ora è il momento di fare una svolta nei negoziati. La responsabilità ricade sul governo israeliano", aggiunge. "Nessuno può essere lasciato indietro".

Singolare concomitanza di annunci per Tel Aviv: in un capitolo separato ma emotivamente potente, Israele ha annunciato il ritrovamento dei resti del sergente Tzvi Feldman, scomparso durante una battaglia del 1982 nel sud del Libano. Rimasto classificato come “disperso in azione” per oltre quattro decenni, il suo corpo sarebbe stato rinvenuto in Siria grazie a operazioni di intelligence rese possibili dalla caduta del regime di Bashar al-Assad.

Netanyahu ha visitato i familiari superstiti e ha definito l’operazione “una chiusura attesa da tempo”. Le notizie sul caso Feldman, come quelle di altri militari scomparsi, mirano a toccare corde profonde in una società dove il servizio militare è obbligatorio e rappresenta un pilastro dell’identità nazionale.

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