Medioriente, l'Idf ordina di evacuare Gaza City e Jabalia

L'esercito israeliano invita la popolazione di gaza City e Jabalia a evacuare immediatamente a sud. Attacco dei coloni israelianicontro un villaggio cristiano

Medioriente, l'Idf ordina di evacuare Gaza City e Jabalia
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Prosegue il conflitto tra Israele e Hamas. L'Idf invita i palestinesi residenti a Gaza City e a Jabalia, nel nord della Striscia, ad evacuare a causa dell'offensiva in corso contro Hamas. "L'Idf sta operando nell'area con maggiore forza per distruggere il nemico e le organizzazioni terroristiche. I combattimenti si stanno estendendo verso ovest, in direzione del centro città".

Intanto si registra un nuovo attacco da parte di alcuni coloni israeliani al villaggio cristiano di Taybeh, in Cisgiordania. "I coloni - ha raccontato all'agenzia Sir il parroco del villaggio, padre Bashar Fawadleh - hanno appiccato il fuoco ai terreni degli abitanti del villaggio".

Axios: "Intesa con Iran entro fine agosto o sanzioni dure"

Gli Stati Uniti - d'accordo con il Regno Unito, la Francia e la Germania - hanno deciso di fissare alla fine di agosto la scadenza per il raggiungimento di un accordo sul nucleare con l'Iran. Se entro quella data non sarà raggiunta un'intesa scatteranno sanzioni severe contro l'Iran. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali l'accordo è stato raggiunto dal segretario di Stato Marco Rubio insieme ai ministri degli esteri britannico, francese e tedesco. Le sanzioni saranno attivate in base al meccanismo di 'snapback' che riattiverà quelle previste dall'Onu e revocate in base all'accordo del 2015

Colloqui indiretti tra Hamas e Israele proseguono a Doha

I colloqui indiretti tra Hamas e Israele proseguono a Doha senza una tempistica definita per la loro conclusione, ha dichiarato oggi il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed bin Mohammed Al Ansari. "Finché si terranno gli incontri, le delegazioni saranno presenti qui a Doha e tutte le parti comunicheranno quotidianamente. Questi negoziati sono in corso", ha dichiarato Al Ansari nella conferenza stampa settimanale, sottolineando il continuo impegno di tutte le parti, sebbene "non sia stato possibile stabilire una tempistica" in questa fase. I mediatori qatarioti, egiziani e statunitensi stanno lavorando "24 ore su 24 per colmare le lacune su molte delle questioni controverse e delicate in discussione", per raggiungere un accordo di principio che potrebbe aprire la strada ai prossimi colloqui in presenza, ha affermato. "Riteniamo che non vi sia alcuna stagnazione", ha aggiunto. Condannando le "politiche israeliane irresponsabili nella regione", il cui pericolo per la sicurezza regionale è risultato evidente durante i recenti scontri tra Israele e Iran, Al Ansari ha esortato la comunità internazionale ad assumere "una posizione molto chiara contro queste provocazioni israeliane". Un nuovo round di colloqui indiretti tra Hamas e Israele è ripreso il 6 luglio a Doha, nel contesto degli sforzi internazionali per porre fine al conflitto che ha devastato Gaza per oltre 21 mesi. La campagna militare israeliana a Gaza, in corso dall'ottobre 2023, ha causato 58.479 morti palestinesi e 139.355 feriti, hanno dichiarato le autorità sanitarie di Gaza

Meloni vede il re del Bahrein: "Sforzi comuni per il cessate il fuoco a Gaza"

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a palazzo Chigi il Re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, in Italia in visita privata. Nel corso dell'incontro, si legge in una nota, "i due leader si sono confrontati sulla situazione in Medio Oriente e in particolare degli sforzi comuni per giungere a un cessate il fuoco a Gaza". Il "confronto ha anche fornito l'occasione" al premier Meloni di "congratularsi per l'elezione del Bahrein quale membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il mandato 2026-28". Il colloquio ha infine "permesso di affrontare il tema delle relazioni bilaterali, a partire dalla collaborazione economica, anche in vista della visita a Roma che il Principe Ereditario e Primo Ministro del Bahrein effettuerà il prossimo mese di settembre e delle intese che verranno concluse in quell'occasione".

Siria, Idf colpisce accessi per impedire a forze armate di arrivare a Suwayda

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno "iniziato ad attaccare i veicoli militari delle forze del regime siriano" a Suwayda, nella Siria meridionale, sotto la direzione dei vertici politici. Lo hanno confermato le stesse Idf in una nota su X. Successivamente agli attacchi di ieri, le Idf hanno colpito "numerosi veicoli blindati, tra cui carri armati, veicoli trasporto truppe e veicoli radiocomandati, nonchè le strade di accesso per ostacolarne l'arrivo nella zona". "Le Idf continuano a seguire gli sviluppi nella prontezza per i vari scenari", conclude la nota. Gli attacchi israeliani sono arrivati dopo gli scontri a Suwayda tra gruppi armati drusi e fazioni beduine che hanno provocato circa un centinaio di morti.

Le Idf attaccano Hezbollah a Beqaa, in Libano

Le Forze di difesa d'Israele (Idf) hanno lanciato "numerosi attacchi" contro obiettivi "terroristici" della Forza Radwan, unità specializzata del movimento sciita di Hezbollah nei pressi della città di Beqaa, nel nord del Libano. Lo riferiscono le stesse Idf in una nota Telegram, secondo cui i caccia dell'Aeronautica militare israeliana, sotto la direzione dell'intelligence e del Comando settentrionale, hanno colpito complessi militari utilizzati da Hezbollah per l'addestramento e la preparazione di miliziani con l'obiettivo di compiere attacchi contro le forze dell'Idf e contro lo Stato di Israele. I comandanti di questa unità sono stati eliminati nel settembre 2024 a Beirut e nel sud del Libano durante l'Operazione "Northern Arrows", quando alti comandanti di Hezbollah sono stati attaccati a Dahiyeh al Janoubia, sobborgo meridionale di Beirut, roccaforte del movimento sciita. Da allora, secondo le Idf, l'unità ha cercato di ricostituire le proprie capacità operative e rappresenta la principale minaccia terrestre per i confini dello Stato ebraico.

Proseguono i negoziati per un cessate il fuoco in Qatar

Proseguono a Doha i negoziati indiretti tra Hamas e Israele per arrivare a un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che porti alla liberazione degli ostaggi israeliani ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Lo ha reso noto un portavoce del ministero degli Esteri del Qatar. Doha resta in contatto con Washington, ma non è previsto che l'inviato speciale della Casa Bianca per il Medioriente Steve Witkoff si unisca ai negoziati in questo momento, ha precisato il portavoce.

Israele: attacchi in sud della Siria per proteggere drusi e demilitarizzazione

In una dichiarazione congiunta, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz confermano di aver ordinato all'esercito israeliano di colpire forze siriane "in seguito all'attacco contro i drusi in Siria", stando a quanto riporta il Times of Israel. Obiettivo degli attacchi aerei Idf sono state "le forze del regime e le armi che sono state portate nell'area di Sweida" in "violazione della politica di demilitarizzazione che è stata decisa, la quale vieta l'ingresso di forze e armi nella Siria meridionale che metterebbero in pericolo Israele", si legge nel comunicato. "Israele è impegnato a prevenire danni ai drusi in Siria a causa del profondo legame fraterno con i nostri cittadini drusi in Israele, e dei loro legami familiari e storici con i drusi in Siria, e stiamo agendo per impedire che il regime siriano li danneggi, e per garantire la smilitarizzazione dell'area adiacente al nostro confine con la Siria", conclude la dichiarazione.

Idf, raid contro obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano

L'Aeronautica militare israeliana ha lanciato questa mattina "numerosi attacchi" contro obiettivi terroristici della 'Forza Radwan' di Hezbollah nella zona di Beqaa, in Libano, riferisce l'Esercito su Telegram. "I complessi militari colpiti venivano utilizzati dall'organizzazione terroristica di Hezbollah per addestrare e pianificare attacchi terroristici contro le truppe delle dell'Idf e lo Stato di Israele - si legge in un comunicato stampa -. Nell'ambito delle esercitazioni e dell'addestramento dei terroristi presso questi siti militari, i terroristi hanno effettuato esercitazioni di combattimento a fuoco e con l'uso di diverse armi.

Spagna: stop accordo per armi e prodotti con Israele

 "Se abbiamo concluso che sussiste una violazione dei diritti umani che viola l'articolo 2 del Consiglio di Associazione, la logica linea d'azione per la Spagna è quella di procedere con la sospensione dell'Accordo di Associazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Jose Manuel Albares Bueno, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles. "Finché questa situazione persiste, se le normative dell'Unione Europea stabiliscono che il solo sospetto di violazione dei diritti umani richiede la sospensione delle vendite di armi alle zone di guerra, l'intera Unione Europea deve sospendere anche le vendite di armi a Israele - sottolinea -. Se il diritto internazionale stabilisce che gli insediamenti israeliani, come ha ripetutamente dichiarato la Corte Internazionale di Giustizia, sono illegali, l'Unione Europea deve adottare misure e chiarire le proprie normative sull'etichettatura dei prodotti provenienti dagli insediamenti. Non si tratta nemmeno di chiedere qualcosa di nuovo, si tratta semplicemente di esigere il rispetto delle normative dell'Unione Europea in materia di violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale". 

Idf, intercettato drone dallo Yemen

Le forze dell'Idf hanno intercettato al largo della città sudoccidentale di Eliat un drone lanciato dallo Yemen prima che potesse raggiungere Israele. Le sirene di allarme non sono state attivate in nessuna città, "secondo il protocollo", aggiunge l'esercito. 

Bombe su campo profughi, 5 morti

Secondo quanto riferisce Al Jazeera le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco contro un'abitazione nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City, uccidendo almeno cinque persone e ferendone diverse altre. 

Corrispondente Cnn attaccato dai coloni israeliani

"Mentre stavamo seguendo questo servizio, io e il mio team siamo stati attaccati da coloni israeliani. Il lunotto posteriore del nostro veicolo è stato rotto, ma siamo riusciti a fuggire illesi". Lo scrive su X il corrispondente da Israele della Cnn, Jeremy Diamond. "Questo è solo un frammento della realtà - scrive - che molti palestinesi affrontano in Cisgiordania a causa della crescente violenza dei coloni".

Idf ordina l'evacuazione da Gaza City e Jabalia

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno invitato i palestinesi residenti a Gaza City e a Jabalia, nel nord della Striscia, a evacuare le proprie abitazioni a causa dell'offensiva in corso contro Hamas. "Le IDF stanno operando nella zona con maggiore forza per annientare il nemico e le organizzazioni terroristiche", ha scritto sul social X il portavoce in lingua araba delle IDF, il colonnello Avichay Adraee, "i combattimenti si stanno estendendo verso ovest, verso il centro città". L'avvertimento ordina ai civili di dirigersi a sud, nella zona costiera di Mawasi.

Kallas (Ue): "Sanzioni a Israele? L'obiettivo sono gli aiuti a Gaza"

"La cosa più importante in questo momento, perché la situazione è così catastrofica, è migliorare la situazione sul campo. Ci siamo concentrati molto su questo, per raggiungere un'intesa concreta con gli israeliani, e vediamo anche segnali positivi del raggiungimento di tale intesa, ma dobbiamo vedere di più, che sia molto chiaro". Lo afferma l'Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles, rispondendo a una domanda sulle possibili misure contro Israele sulla base del rapporto sull'articolo 2 dell'accordo di associazione Ue-Israele, che evidenzia il mancato il rispetto dei diritti umani. "Ho presentato il documento sulle opzioni agli Stati membri, e spetta a loro decidere cosa vogliono fare al riguardo", aggiunge la capa della diplomazia Ue.

Si dimettono 3 membri commissione Onu su violazione diritti umani

I tre membri della Commissione delle Nazioni Unite incaricata di indagare sulle violazioni dei diritti umani in Israele e nei Territori Palestinesi si sono dimessi, affermando che è giunto il momento di rinnovare l'organismo, ha dichiarato lunedì un portavoce delle Nazioni Unite. La commissione, composta da tre membri, è stata creata nel 2021 ed è stata duramente criticata da Israele. Navi Pillay, 83 anni, sudafricana, che in passato ha presieduto il tribunale internazionale per il Ruanda, ha citato la sua età in una lettera in cui annunciava le sue dimissioni. L'australiano Chris Sidoti, 74 anni, ha affermato nella sua lettera che si trattava del "momento opportuno" per rinnovare la commissione, mentre l'indiano Miloon Kothari, sulla sessantina, ha appena affermato che è stato "un onore" farne parte. Jurg Lauber, presidente del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha chiesto agli stati membri di proporre nuovi membri entro il 31 agosto.

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