
La Federazione Russa sta rafforzando in maniera sostanziale la propria strategia di deterrenza nucleare attraverso una serie di esercitazioni di alto livello, incentrate sull’impiego di sistemi missilistici balistici intercontinentali mobili (ICBM) di ultima generazione. Recentemente, presso la base missilistica di Yoshkar-Ola, nella Repubblica della Mari El, sono state dispiegate unità autonome del sistema PGRK Yars, impegnate in pattugliamenti su rotte operative conformi a protocolli tattici avanzati. Tale schieramento sembra rappresentare una netta manifestazione della ferma intenzione russa di garantire una costante prontezza operativa e una resilienza elevata del proprio deterrente nucleare terrestre, elemento strategico di primaria importanza in un scenario internazionale segnato da rivalità tra grandi potenze.
Cosa sappiamo del sistema Yars
Dall’analisi emerge che il sistema missilistico Yars si configura come un significativo progresso tecnologico rispetto ai modelli precedenti, quali il Topol-M. La sua innovazione principale risiede nella capacità di trasportare testate multiple autonomamente guidabili (MIRV), che permettono di colpire contemporaneamente diversi obiettivi con elevata precisione e flessibilità operativa. Inoltre, Yars incorpora avanzate tecnologie di manovra durante il volo e sistemi di occultamento sofisticati, che ne rendono complessa l’individuazione e l’intercettazione da parte delle difese antimissile avversarie.
Unità lanciamissili, identificate come Spu-15U175M, invece, sono montate su piattaforme mobili ad alte prestazioni, che consentono una rapida e versatile ricollocazione sul territorio nazionale. Durante le esercitazioni, le forze russe hanno realizzato spostamenti tattici fino a cento chilometri, predisponendo posizioni di lancio temporanee, adottando sistemi di camuffamento altamente evoluti e seguendo rigorose procedure di sicurezza volte a proteggere i vettori da azioni ostili o sabotaggi. Parallelamente, i reparti di supporto hanno simulato l’uso di equipaggiamenti specializzati per operare in ambienti contaminati da agenti chimici, dimostrando una preparazione multidisciplinare e integrata per gestire contesti operativi complessi e ad alta criticità.
Il rafforzamento della Triade nucleare con missili mobili
Le esercitazioni sembrano evidenziare come la Russia consideri i sistemi ICBM mobili un elemento imprescindibile della propria triade nucleare, che abbraccia capacità di attacco terrestri, marittime e aeree. La mobilità dei missili Yars, infatti, potrebbe accrescere significativamente la loro capacità di sopravvivenza in un contesto conflittuale, complicando drasticamente ogni tentativo di neutralizzazione preventiva da parte di un avversario. Ciò garantirebbe inoltre la capacità del “secondo colpo”, ossia la possibilità di rispondere efficacemente anche in seguito a un attacco nemico.
Questa strategia si allinea a una tendenza condivisa da altre potenze nucleari, in particolare dalla Cina, che con il programma DF-41 sviluppa sistemi simili caratterizzati da elevata mobilità e difficoltà di tracciamento. Il continuo ammodernamento del sistema Yars, affidato a istituti di rilievo come l’Istituto di Ingegneria Termica di Mosca, potrebbe assicurare alla Russia una capacità nucleare moderna, affidabile e tecnologicamente avanzata almeno fino alla fine del decennio in corso.
Le mosse di Mosca per un equilibrio strategico asimmetrico nella deterrenza nucleare
Il ripristino e la regolarità delle rotte di pattugliamento dei lanciatori Yars assumono una particolare valenza politica e strategica. Tali manovre sembrano trasmettere infatti un messaggio diretto ad attori internazionali, quali la Nato e gli Stati Uniti, evidenziando la ferma determinazione di Mosca a mantenere un deterrente nucleare riservato, ma al contempo estremamente reattivo e operativo. La segretezza e la prontezza costituiscono elementi essenziali per garantire la stabilità strategica globale, in quanto complicano significativamente la pianificazione di un attacco preventivo e incrementano le probabilità di sopravvivenza delle componenti fondamentali del deterrente.
Parallelamente, la Russia sembra anche concentrarsi sul rafforzamento della propria posizione attraverso dichiarazioni ufficiali e campagne mediatiche dedicate a nuove armi nucleari sottomarine, consolidando così un equilibrio strategico asimmetrico.
In un quadro caratterizzato da crescenti sfide tecnologiche e politiche, Mosca punta a preservare un vantaggio competitivo o almeno una parità strategica non convenzionale, al fine di rafforzare la propria capacità deterrente e la proiezione di potere ed influenza nello scenario internazionale.