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Strage all'ospedale di Gaza, le prove che smascherano i palestinesi | Audio e video

Sarebbero centinaia le vittime del bombardamento sull'ospedale battista di Gaza city. Scambio di accuse tra Tel Aviv e Hamas. Le Forze di Difesa Israeliane puntano il dito contro la Jihad islamica

Strage all'ospedale di Gaza, le prove che smascherano i palestinesi | Audio e video
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A Gaza city continua la drammatica conta dei morti: ancora ignoto il numero delle vittime a causa dell'attacco sull'ospedale battista Al-Ahli Arabi nel centro di Gaza City. Gli unici numeri a disposizione giungono dalla parte di Hamas, dal portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra, che ha affermato che oltre 500 persone avrebbero perso la vita. Immediato il rimpallo delle accuse tra Idf e Hamas:seconfo le forze israeliane, l'analisi delle riprese aeree conferma che non c'è stato alcun colpo diretto all'ospedale stesso. L'unico luogo danneggiato è fuori dall'ospedale nel parcheggio dove si vedono segni di bruciato, nessun cratere e nessun danno strutturale si rileva agli edifici vicini. Al contrario dei danni causati da qualsiasi missile che sarebbe stata di diversa natura, secondo gli israeliani.

L'ospedale ospitava al suo interno circa un migliaio di sfollati. Lo ha riferito alla Bbc il canonico Richard Sewell, uno dei maggiori esponenti a Gerusalemme della chiesa anglicana, che finanzia l'ospedale. Secondo Seawell, decano del Saint George college, alla fine della settimana scorsa circa seimila abitanti di Gaza si erano rifugiati nel cortile dell'ospedale. Ma sabato quest'ultimo è stato colpito una prima volta, provocando il ferimento di quattro persone. A questo punto, la maggior parte degli sfollati se ne è andata, ma mille persone sono rimaste. L'ospedale è totalmente indipendente da ogni fazione di Gaza, afferma Seawell, sottolineando che gran parte dei fondi provengono dalla chiesa episcopale americana.

Il video e l'audio che inchiodano Hamas

Nell'immediato, le Forze di Difesa Israeliane avevano dichiarato che un'indagine iniziale mostrava che l'esplosione nell'ospedale di Gaza è stata causata da un fallito lancio di un razzo di Hamas. La notizia era stata riportata immediatamente dalla tv israeliana i24news. Poco dopo, l'esercito israeliano ha poi precisato che si sarebbe trattato di un razzo della sedicente Jihad islamica: sulla base di "informazioni di intelligence, la causa dell'esplosione all'ospedale di Gaza è un fallito lancio di un razzo della Jihad Islamica", riferisce il comunicato dell'Idf. "Secondo un'analisi dei sistemi operativi dell'Idf, uno sbarramento di razzi nemici è stato lanciato verso Israele, passando vicino ad un ospedale, che è stato colpito" - si legge nel comunicato- "secondo le informazioni d'intelligence, provenienti da diverse fonti, la Jihad Islamica palestinese è responsabile del fallito lancio che ha colpito l'ospedale".

Il ministero degli Esteri israeliano ha poi pubblicato un video e un grafico per dimostrare che l'ospedale di Gaza è stato colpito dalla controparte. Mostrando il prima e dopo sull'area dell'ospedale attraverso un drone, si nota infatti l'assenza di alcun tipo di cratere e di danni agli edifici circostanti. Le forze Idf hanno sottolineato che "Se ci fosse stato un raid aereo avremmo visto crateri e danni strutturali agli edifici, entrambi non identificati in questo incidente. L'entità del danno che vediamo qui è dovuta alla testata del razzo della Jihad Islamica, ma la maggior parte del propellente del razzo è ancora evidente a causa del breve volo del razzo (perché il lancio è fallito)".

Nella stessa prova è, inoltre, mostrato il tipico cratere conseguenza di un attacco delle forze aeree israeliane: nel perimetro dell'ospedale non compare nulla di tutto questo. Pertanto, le prime indagini da parte di Tel Aviv confermerebbero l'ipotesi del fallito lancio di un razzo della Jihad Islamica. "Il 17 ottobre, attorno alle 19, la Jihad Islamica palestinese ha lanciato uno sbarramento di razzi versi Israele. Uno dei razzi ha fallito, ed è precipitato sull'ospedale al-Alhi a Gaza, provocando gravi danni, uccidendo diversi palestinesi e ferendone molti altri" - afferma il Ministero della Difesa. L'esercito israeliano "non ha condotto nessuna azione nell'area al momento dell'impatto", viene sottolineato.

Come ulteriore prova della responsabilità da parte palestinese, le forze israeliane hanno pubblicato l'estratto di un audio di una presunta telefonata intercettata fra due esponenti di Hamas che commentano la strage. Nella conversazione, gli scambi tra i due commentano l'ipotesi della Jihad islamica legata alla tipologia di schegge ritrovata sul posto. I due, inoltre commentano la decisione del lancio proprio sull'ospedale e l'ipotesi che il razzo sia partito dal cimitero nei pressi dell'ospedale.

"Ti sto dicendo che è la prima volta che vediamo un razzo come questo cadere ed è per questo che diciamo che appartiene alla Jihad islamica", afferma la voce del primo agente di Hamas. L'altra voce chiede: "Cosa?"- E la prima voce risponde: "Stanno dicendo che appartiene alla Jihad islamica palestinese". L'altra voce chiede: "Ed è nostro?". L'altro risponde: "Sembra di sì". La seconda voce chiede: "Chi lo dice?". La prima voce risponde: "Dicono che pezzi del razzo sono locali, non come quelli israeliani". La seconda voce afferma: "Che Dio sia benedetto, non avrebbe potuto trovare un altro posto dove esplodere?". La voce del membro di Hamas identificato come "uno" afferma: "Lo hanno lanciato dal cimitero dietro all'ospedale Al Màamadani. Non è andato a buon fine ed è caduto (sull'ospedale)".

Il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, aveva spiegato che inizialmente l'esercito non era in possesso di informazioni in proposito e che ulteriori dettagli sarebbero stati forniti appena possibile a pochi minuti dalla strage. Hagari, citato da Times of Israel, aveva dichiarato di non sapere se l'esplosione fosse stata causata da un colpo israeliano. "Ci sono molti raid aerei, molti lanci falliti di missili e tante fake news di Hamas", ha commentato, evocando la possibilità che l'ospedale sia stato colpito dal fallito lancio di un missile di Hamas contro Israele. In tarda serata è stato poi diffuso un estratto di un video del broadcasting di Al Jazeera, che testimonierebbe la matrice palestinese dell'attacco, sebbene l'emittente qatariota seguiti a indicare l'attacco come operato da Israele.

Hamas rispedisce al mittente l'accusa: "Il massacro all'ospedale arabo di al-Ahli non ha precedenti nella nostra storia. Anche se abbiamo assistito a tragedie nelle guerre e nei giorni passati, ciò che è accaduto stasera equivale a un genocidio", ha detto il portavoce Mahmoud Basal. Il presidente dell'autorità palestinese, Abu Mazen, ha intanto indetto tre giorni di lutto:il presidente dell'Autorità Nazionale palestinese ha cancellato il suo incontro con il presidente americano Joe Biden a causa dell'esplosione. L'incontro sarebbe dovuto avvenire in Giordania.

Fa fronte comune il mondo arabo: l'Egitto ha accusato Israele di aver "deliberatamente" colpito l'ospedale Al Ahli, uno dei centri sanitari nel centro di Gaza, provocando almeno 500 morti. In un comunicato, il ministero degli Affari Esteri egiziano ha condannato con la massima fermezza questo "bombardamento deliberato" che "ha causato la morte di centinaia di persone innocenti" e che considera "una grave violazione delle disposizioni del diritto internazionale e umanitario". Nella nota si invita Israele a "porre fine immediatamente alle sue politiche di punizione collettiva contro la popolazione di Gaza" e ha esortato l'intera comunità internazionale, "soprattutto i paesi importanti e influenti, a intervenire per porre fine a queste violazioni". La Lega Araba ha posto le bandiere a mezz'asta nella sua sede al Cairo in segno di lutto

Esplodono le piazze nel resto del mondo islamico

Alla notizia del bombardamento dell'ospedale sono esplose le piazze di Amman: nella capitale giordana i manifestanti hanno tentato di assaltare l'ambasciata di Israele. A Ramallah, la polizia palestinese è intervenuta per disperdere i manifestanti che, radunati nella piazza centrale, hanno compiuto atti vandalici. Una manifestazione di protesta è in corso in queste ore anche a Tunisi: tensioni tra manifestanti pro-Palestina, scesi in strada dopo le notizie del massacro all'ospedale di Gaza, e polizia. I dimostranti hanno tentato di marciare verso la sede dell'ambasciata di Francia ma sono stati bloccati.

Ad Ankara e Istanbul scene fotocopia. Il ministero degli Esteri turco ha dichiarato in un comunicato che la distruzione dell'ospedale a Gaza è un "attacco barbarico". "Siamo profondamente indignati per il fatto che centinaia di palestinesi abbiano perso la vita e molti altri siano rimasti feriti a causa dell'attacco a un ospedale a Gaza, e condanniamo questi barbari attacchi nei termini più forti", si legge nella dichiarazione. L'Iran ha rilasciato una dichiarazione con parole simili in cui condanna la morte e il ferimento di centinaia di "persone disarmate e indifese", hanno riferito i media statali iraniani. Si è trattato, ha affermato il ministero degli Esteri iraniano, di "un feroce crimine di guerra". Una dichiarazione del ministero degli Esteri del Qatar afferma: "L'espansione degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza per includere ospedali, scuole e altri centri abitati è una pericolosa escalation". In Libia, diverse centinaia di persone hanno protestato: a Tripoli, centinaia di manifestanti di tutte le età, issando bandiere palestinesi e alcuni con il volto coperto dalle kefiah, hanno attraversato le strade del centro città prima di convergere in Piazza dei Martiri.

"Diamo il nostro sangue e le nostre anime per Gaza" è stato lo slogan delle piazze anche a Misurata.

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