Netanyahu: "Non ci sarà uno stato palestinese". Risoluzione pro Gaza approvata dal Parlamento europeo | Diretta

Approvata a Strasburgo una risoluzione sulla crisi umanitaria nella Striscia. Non c'è la parola "genocidio". Il voto divide sia il centrodestra che il centrosinistra italiani

Netanyahu: "Non ci sarà uno stato palestinese". Risoluzione pro Gaza approvata dal Parlamento europeo | Diretta
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Cinque divisioni dell'Idf, composte da decine di migliaia di soldati, sono pronte a partecipare alla prossima offensiva contro Hamas a Gaza City.

Intanto proseguono gli sforzi internazionali per cercare di porre fine al sanguinoso conflitto arabo-israeliano. Il Parlamento europeo approva una risoluzione su Gaza, e Trump intima a Netanyahu di non colpire più il Qatar, da tempo impegnato nella difficile mediazione.

Netanyahu: "Non ci sarà uno stato palestinese"

"Non ci sarà uno Stato palestinese". Lo ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita all'insediamento di coloni di Maale Adumim nella Cisgiordania occupata, dove, secondo il cosiddetto piano E1, saranno aggiunte migliaia di nuove unità abitative. Lo riporta al Jazeera.

Netanyahu ha firmato il piano per l'espansione edilizia nell'area E1, ovvero sui terreni nella Cisgiordania occupata e nei dintorni di Gerusalemme Est. Il piano mira a isolare Gerusalemme Est occupata dai suoi dintorni, a interrompere la continuità geografica e demografica tra il nord e il sud della Cisgiordania e a compromettere la possibilità di istituire uno Stato palestinese con Gerusalemme Est come capitale. Il piano prevede circa 3.500 appartamenti che sorgerebbero accanto all'insediamento di Maale Adumim. Le associazioni per i diritti umani hanno avvertito che questo sfollerà e sradicherà le comunità palestinesi, comprese quelle beduine, dalle loro terre. "Salvaguarderemo il nostro patrimonio, la nostra terra e la nostra sicurezza... Raddoppieremo la popolazione della città", ha detto Netanyahu all'evento trasmesso in diretta streaming dal suo ufficio. Il mese scorso, il progetto E1 ha ricevuto l'approvazione definitiva dal parlamento israeliano.

Hamas diffonde foto funerale, ci sono Hamdan e al Rishq

Hamas ha diffuso le foto del funerale delle vittime dell'attacco israeliano di martedì a Doha: nelle immagini pubblicate si vedono prendere parte alle esequie solo due alti funzionari dell'organizzazione, Osama Hamdan e Izzat al Rishq. Quest'ultimo era tra gli obiettivi del raid dell'Idf. Non compare nelle immagini invece Khalil al Hayya, indicato ieri dal presidente israeliano Isaac Herzog come l'obiettivo principale dello strike a Doha "perché ostacolava l'accordo di tregua e rilascio degli ostaggi". Su Hamdan non ci sono informazioni che chiariscano se fosse alla riunione di Hamas di martedì nella capitale del Qatar.

Funerale Doha

 

Come hanno votato i partiti italiani sulla risoluzione per Gaza

I partiti italiani di maggioranza e opposizione sono andati in ordine sparso nel voto sul testo finale della risoluzione su Gaza del Parlamento europeo. Gli alleati di governo hanno votato in tre modi diversi: favorevole alla risoluzione Forza Italia (seppur contraria alla sospensione dell'accordo di associazione), astenuta Fratelli d'Italia (per cui il testo non era abbastanza equilibrato), contraria la Lega. Anche il centrosinistra si è diviso. Tutto il Pd, così come quasi tutto il gruppo S&D il cui testo originario era la base della risoluzione, ha votato a favore, contrario invece il Movimento Cinque Stelle, per cui la risoluzione era troppo debole dopo l'eliminazione della parola genocidio. Leoluca Orlando, unico dei Verdi italiani presente al voto, ha votato anche lui no. Per Sinistra Italiana si registra l'astensione di Ilaria Salis. Il gruppo The Left, in sostanza, si è diviso in tre: 14 a favore (tra cui la delegazione francese e i due co-presidenti), 9 contrari (tra cui il M5s), e 5 astenuti (tra cui due della Linke, Ozlem Demirel e Carola Rackete, e Salis).

Esplosioni a 400 metri dalla parrocchia di Gaza

Esplosioni a "circa 400 metri a sud della parrocchia" di Gaza. Lo fa sapere il parroco, padre Gabriel Romanelli, postando su Facebook un video e alcune foto. "Preghiamo per la pace", scrive ancora Padre Gabrielli.

Europarlamento chiede agli stati membri di riconoscere la Palestina

L'Eurocamera chiede agli stati membri di "valutare il riconoscimento dello Stato di Palestina", e afferma il suo "sostegno all'approccio di von der Leyen sul tema dell'accordo di associazione Ue-Israele". È quanto si legge nella risoluzione "Gaza al limite: l'azione dell'Ue per combattere la carestia, l'urgente necessità di liberare gli ostaggi e procedere verso una soluzione a due stati" approvata giovedì mattina dal Parlamento europeo. Il testo, frutto di un compromesso tra i gruppi non contiene invece una menzione diretta alle responsabilità di genocidio da parte di Israele.

Kallas: "Ottenuto più di Borrel con Israele"

"Ho ottenuto di più con Israele di quanto abbia mai fatto il mio predecessore. Con Borrell non è successo nulla. Siamo riusciti a far arrivare aiuti umanitari a Gaza. Avrei voluto andare oltre; so che sono insufficienti e la situazione è catastrofica. E condivido la frustrazione di alcuni europei, soprattutto i più giovani, ma non c'è stato consenso per fare di più". Lo ha dichiarato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, a un gruppo di media spagnoli, tra cui El Pais. "Si può essere più incisivi con il linguaggio", sostiene Kallas, "ma poi Israele smette di parlare con l'UE, proprio come è successo con il mio predecessore [Borrell]. Cosa si ottiene con quel linguaggio più forte? Li convinceremo a smettere di uccidere se usiamo un linguaggio più duro e mettiamo sul tavolo proposte che gli Stati membri non approveranno?", chiede Kallas.

Il Parlamento Ue approva risoluzione comune su Gaza: non c'è la parola "genocidio"

Il Parlamento europeo ha approvato, con 305 voti a favore, 151 contrari e 122 astenuti, una risoluzione comune presentata da Verdi, Socialisti e Liberali sulla crisi umanitaria a Gaza. Si tratta della prima volta che una risoluzione di maggioranza sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia viene approvata con voto in aula da oltre un anno. Il voto sul testo finale (che non contiene la parola genocidio) è arrivato dopo una lunga pausa chiesta dagli eurodeputati per valutare il risultato dello scrutinio sugli emendamenti. Il Ppe ieri si è sfilato dalla risoluzione unitaria e ha provato ad annacquare il testo con alcuni emendamenti. Su 578 votanti, hanno votato a favore 305 eurodeputati, 151 contro e 122 astenuti. Essendo stata approvata questa, non vengono messe ai voti le proposte degli altri gruppi.

Qatar: con l'attacco a Doha uccisa ogni speranza per gli ostaggi

Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha affermato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “ha ucciso ogni speranza” di liberare gli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza dopo l'attacco contro i leader di Hamas a Doha. Al Thani, prima della sua apparizione alle Nazioni Unite di oggi, ha sottolineato la rabbia diffusa tra i paesi arabi del Golfo per l'attacco israeliano che ha ucciso almeno sei persone. “La mattina dell'attacco stavo incontrando una delle famiglie degli ostaggi”, ha detto lo sceicco alla Cnn in un'intervista trasmessa ieri sera, “stanno contando su questa mediazione per il cessate il fuoco. Non hanno altre speranze”. “Penso che ciò che Netanyahu ha fatto ieri abbia semplicemente ucciso ogni speranza per quegli ostaggi”, ha aggiunto.

Accesa telefonata Trump-Netanyahu

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di impegnarsi a non colpire nuovamente il Qatar dopo l'attacco contro i leader di Hamas a Doha. Lo hanno riferito ad Axios due fonti a conoscenza della questione secondo cui il leader Usa avrebbe avuto due telefonate con Netanyahu per discutere dell'attacco. Durante la prima chiamata, Trump avrebbe espresso delusione e perplessità per la decisione israeliana. "È inaccettabile. Esigo che non lo ripetiate", avrebbe detto il presidente Usa a Netanyahu, secondo due fonti informate.

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