
Un incontro come quello in corso tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska ha su di sé gli occhi del mondo perché da loro in questo momento dipendono le sorti di milioni di persone. Per tale ragione, è inevitabile che qualunque cosa abbia a che fare con il meeting attira l'attenzione. Per tale ragione non deve stupire che il pasto servito a bordo del volo di Stato russo con a bordo i giornalisti, "pollo alla Kiev", sia diventato un caso quasi politico. A riportare la notizia è stata Russia Today definendo il pasto un "buon segno sull'esito dei colloqui tra Donald Trump e Vladimir Putin".
Ma questa è solo un'interpretazione di tante, perché sono molte le persone che considerano questa una mossa irrispettosa verso l'Ucraina, quasi una trollata di Mosca nei confronti di Kiev. "Questo è apparentemente un suggerimento che l'esercito russo stia facendo cotolette di pollo Kiev con le forze armate ucraine. Putin e Trump dovrebbero fare un pollo Kiev di Zelensky", ha dichiarato il commentatore pro-Putin Sergei Markov. Sicuramente non è un caso che sia stato servito quel tipo di pasto sul volo dei giornalisti, così come non è un caso la maglietta indossata da Lavrov al suo arrivo in Alaska con la scritta "CCCP", acronimo di "Союз Советских Социалистических Республик", che in italiano si traduce come "Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche".
Il pollo alla Kiev ha una storia controversa o, meglio, ci sono molte versioni legate alla sua storia. La più suggestiva mette le sue radici nei primi anni del Ventesimo Secolo, quando nell'hotel Continental di Mosca, realizzato nel 1897, venne inventato questo piatto che inizialmente prendeva il nome di "cotoletta alla kieviana". Si tratta di una ricetta piuttosto calorica ed elaborata per quei tempi, che prevede la frittura di una cotoletta di pollo farcita con burro aromatizzato al suo interno. Divenne la specialità della casa e contribuì alla sua fama, anche perché l'hotel è stato a lungo un punto di riferimento per l'alta società russa ed europea.
Il piatto è sopravvissuto alla distruzione dell'hotel durante la Seconda guerra mondiale, anche perché dopo la Rivoluzione russa alcuni chef emigrati lo portarono con sé e secondo questa versione fu in un ristorante di New York frequentato da immigrati russi che il piatto fu ribattezzato "Chicken Kiev". Ma la fama internazionale arrivò solo negli anni '70, quando il piatto divenne un'icona della cucina sovietica servita nei ristoranti di lusso e nei voli internazionali.