Guerra in Israele

L'attacco di Hamas poi i saccheggi: così gli sciacalli palestinesi hanno depredato i kibbutz

Nei video pubblicati sul canale Telegram "South first responders", si vedono comuni cittadini palestinesi che entrano nel kibbutz Be'eri e si appropriano di motociclette, televisori e trattori, lasciati dagli israeliani massacrati da Hamas

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Dopo il passaggio dei terroristi e la mattanza di civili, arrivano gli sciacalli per reclamare la loro parte del bottino. Alcuni video pubblicati lunedì 16 ottobre sul canale Telegram “South first responders” mostrano dei comuni cittadini di Gaza entrare nel kibbutz Be’eri, a poco più di quattro chilometri dalla Striscia.

Il loro arrivo è preceduto dal passaggio di una colonna di pick-up carichi di terroristi pesantemente armati, segno che l’insediamento non è ancora teatro di combattimenti tra l’Idf e gli uomini di Hamas.

Nelle immagini si vedono i civili palestinesi giungere a bordo di automobili, moto e biciclette. Alcuni sono armati di fucile e, stando a quanto riportato da “South first responders”, avrebbero preso anche alcuni ostaggi. La maggior parte dei saccheggiatori è composta da ragazzi giovani, probabilmente tra i 20 e i 30 anni, ma nel gruppo ci sono anche uomini più avanti con gli anni e addirittura un anziano con le stampelle.

Non appena mettono piede nel kibbutz, si sparpagliano alla ricerca del bottino. Le telecamere di sorveglianza dell’insediamento riprendono alcuni giovani accalcarsi attorno ad una motocicletta. Dopo alcuni secondi, uno di loro si stacca dal gruppo ed entra nell’abitazione vicina, per poi uscire con le chiavi in mano. Due ragazzi salgono sul veicolo, lo accendono e si allontanano, mentre gli altri si disperdono in cerca di altri trofei.

Altre due registrazioni, invece, mostrano una mezza dozzina di palestinesi che prendono d’assalto i mezzi agricoli del kibbutz, appropriandosi di tre trattori e di altro equipaggiamento utilizzato per coltivare.

L’ultimo video condiviso sul canale Telegram è una ripresa del cancello del villaggio, in cui si vede un uomo in sella ad una motocicletta, con un televisore appoggiato alla sua schiena, che si allontana lentamente dalla scena del crimine.

Quando i saccheggiatori sono arrivati nel kibbutz, l’esercito israeliano era ancora lontano e impegnato a respingere le incursioni di Hamas. I filmati delle camere di sorveglianza segnano le 10:47 del mattino di sabato 7 ottobre, poche ore dopo l’inizio del blitz dei terroristi. Questi uomini, quindi, si sono trovati davanti le scene del massacro di civili in tutto il loro orrore, eppure non si sono fatti problemi a razziare le case e i beni delle vittime dei macellai di Hamas.

Non si può negare che nella Striscia di Gaza non tutti sostengano i terroristi, ma pare che alcuni non si facciano problemi a sfruttare i loro terribili crimini come avvoltoi su una carcassa.

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