Trump: "Hamas rispetti l'accordo o farà una fine rapida, furiosa e brutale"

Il presidente Usa incalza l'organizzazione palestinese. Vance vede Netanyahu: "Consegnino le armi, ci vorrà tempo per la pace". Stasera la riconsegna di altri due corpi

Diretta Trump: "Hamas rispetti l'accordo o farà una fine rapida, furiosa e brutale"
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Nonostante l'accordo, restano le tensioni tra Israele e Hamas sul futuro di Gaza.

In attesa che l'organizzazione palestinese riconsegni tutti i corpi, Trump incalza: "Rispetti i patti o farà una fine rapida, furiosa e brutale". Intanto il vicepresidente Usa Vance ha incontrato il premier israeliano Netanyahu.

Vance: "Se Hamas non si disarma sarà annientato"

"Il nostro avvertimento ad Hamas è molto chiaro: deve disarmarsi, deve comportarsi bene e i miliziani non devono uccidersi a vicenda e uccidere i propri compatrioti palestinesi". Lo ha detto Jd Vance in Israele. "Se Hamas non rispetta queste condizioni sarà annientato", ha aggiunto il vice presidente americano, che però non ha indicato non ha indicato una deadline per il disarmo di Hamas. "Non credo sia opportuno dire che tutto questo debba essere fatto in una settimana", ha detto il vice presidente americano in una conferenza stampa

Vance, Hamas deve consegnare le armi

"Hamas deve consegnare le armi". Lo ha detto Jd Vance in Israele. "Affinché la pace si realizzi dobbiamo essere flessibili", ha aggiunto il vice presidente americano, "Sono molto ottimista che la tregua a Gaza reggerà Posso dire con la certezza al 100% che funzionerà? No. Ma le cose difficili si realizzano solo provandoci. Servirà un costante lavoro di supervisione ma sono ottimista. Per la pace e la ricostruzione di Gaza ci vorrà molto tempo".

Trump, alleati pronti contro Hamas a Gaza ma li ho frenati

Donald Trump avvisa su Truth che molti alleati degli Usa nella regione del Medio Oriente si sono detti pronti, su sua richiesta, ad entrare a Gaza per "raddrizzare" Hamas se continua ad agire male violando l'accordo di pace ma che lui li ha frenati, compreso Israele, perchè "c'è ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto". "Se non lo faranno, la fine di Hamas sarà rapida, furiosa e brutale!", ha pero minacciato. "Numerosi dei nostri ora grandi alleati in Medio Oriente, e nelle aree circostanti il Medio Oriente, mi hanno comunicato in modo esplicito e deciso, con grande entusiasmo, che accoglierebbero volentieri l'opportunità, su mia richiesta, di entrare a Gaza con una forza imponente e 'mettere in riga il nostro Hamas' se Hamas continuasse ad agire male, violando il loro accordo con noi. L'amore e lo spirito per il Medio Oriente non si erano mai visti in mille anni! È una cosa meravigliosa da vedere! Ho detto a questi paesi, e a Israele, 'non ancora!'. C'è ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto". "Se non lo farà - minaccia il presidente americano - la fine di Hamas sarà veloce, furiosa e brutale! Vorrei ringraziare tutti quei paesi che hanno chiamato per offrire aiuto. Inoltre, vorrei ringraziare il grande e potente paese dell'Indonesia, e il suo meraviglioso leader, per tutto l'aiuto che hanno mostrato e dato al Medio Oriente, e agli Usa".

Hamas, stasera consegneremo altri due corpi

Hamas fa sapere che stasera, alle 21 ora locale, consegnerà altri due corpi di ostaggi. Le Brigate Ezzedine al-Qassam, l'ala armata di Hamas, hanno dichiarato che "consegneranno i corpi di due prigionieri israeliani riesumati oggi nella Striscia di Gaza alle 21:00 ora di Gaza (18:00 GMT)". I militanti hanno finora consegnato 13 dei 28 corpi degli ostaggi che Hamas si era impegnata a restituire in base all'accordo.

Vance in Israele: "Colloqui privati con i vertici dell'esercito"

Il vice presidente americano Jd Vance è arrivato al Centro di Coordinamento Civile-Militare in Israele. Lo riferiscono i giornalisti al seguito precisando che il numero due di Donald Trump avrà dei briefing privati con i vertici dell'esercito.

Croce Rossa: "Israele ha restituito i corpi di 15 palestinesi"

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha annunciato di aver trasferito i resti di 15 palestinesi detenuti in Israele nella Striscia di Gaza, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. "Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha completato oggi il trasferimento dei corpi dei palestinesi deceduti alle autorità di Gaza, agendo da intermediario neutrale. Le autorità sanitarie locali di Gaza hanno confermato che il numero di corpi ricevuti oggi è di 15", ha affermato in una nota. In base all'accordo di cessate il fuoco di Gaza, Israele deve consegnare i corpi di 15 palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto restituito.

Tajani, tregua a Gaza difficile ma siamo in campo per sostenerla

"La tregua" a Gaza è "difficile" e "dobbiamo lavorare per sostenerla". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Camera, a margine di una conferenza alla Camera. "Noi stiamo lavorando intensamente con i nostri partner per la ricostruzione" e "continuiamo ad inviare aiuti umanitari", ha detto il ministro. "Giovedì il ministro Bernini andrà a prendere 100-150 studenti palestinesi che verranno a studiare in Italia. Noi continuiamo a fare tutto ciò che è possibile sostenendo il dialogo e lavorando perché la tregua possa trasformarsi in pace". 

Wfp, a Gaza non abbastanza aiuti, aprire tutti i valichi

Il flusso di aiuti verso Gaza sta aumentando, ma è ancora ben lontano dall'obiettivo giornaliero ideale di 2.000 tonnellate: lo ha affermato oggi il Programma alimentare mondiale (Wfp) aggiungendo che "per poter raggiungere questo obiettivo, dobbiamo utilizzare fin da subito ogni valico di frontiera". Il portavoce dell'organizzazione, Abeer Etefa, ha affermato che le forniture importate finora sarebbero sufficienti a sfamare mezzo milione di persone per due settimane potendo utilizzare solo i valichi di Kerem Shalom e Kissufim. 

Emiro Qatar, da Israele continua violazione del cessate il fuoco

Intervenendo alla sessione di apertura del Consiglio della Shura, il consiglio legislativo del Qatar, l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani ha aggiunto che la comunità internazionale deve garantire protezione al popolo palestinese. "È deplorevole che la comunità internazionale non sia ancora in grado di imporre il rispetto quando si tratta della tragedia del popolo palestinese", ha detto riaffermando "la nostra condanna di tutte le violazioni e pratiche israeliane in Palestina, in particolare la trasformazione della Striscia di Gaza in un'area inabitabile, la continua violazione del cessate il fuoco, l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania e i tentativi di giudaizzare il sacro complesso della moschea di Al-Aqsa".

Abu Mazen: "Hamas ostacolo alla pace, deve consegnare le armi"

 "Abbiamo accolto con favore l'annuncio del presidente americano di un cessate il fuoco a Gaza e l'avvio della prima fase, che comprende la liberazione di ostaggi e prigionieri, l'ingresso di aiuti umanitari gestiti dalle Nazioni Unite e il ritiro delle forze occupanti nelle linee concordate". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera, il presidente dell'Anp, Abu Mazen. "Lo Stato di Palestina è l'autorità sovrana su Gaza - aggiunge -. È quindi fondamentale ristabilire il collegamento con la Cisgiordania attraverso le leggi, le istituzioni e il governo, tramite il Comitato Amministrativo Transitorio e le forze di sicurezza legittime. Abbiamo concordato la presenza temporanea di una forza di stabilizzazione arabo-internazionale, con mandato del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. E accogliamo con favore un ruolo dell'Italia". Su cosa state lavorando? "Sulla costruzione di uno Stato moderno - prosegue il presidente dell'Anp -, democratico e non militarizzato, sull'organizzazione di elezioni presidenziali e parlamentari entro un anno dalla fine della guerra, e sulla preparazione di una costituzione provvisoria che sarà annunciata nei prossimi mesi. Lavoriamo anche a due norme sulla legge elettorale e sui partiti". "C'è una richiesta internazionale di disarmo che Hamas ha approvato - afferma ancora -. Inoltre, non dovranno avere alcun ruolo nel governo di Gaza: le armi vanno consegnate. Hamas ha ancora la possibilità di trasformarsi in un partito politico, se adotterà i principi dell'Olp — che riconosce Israele —, rispetterà i suoi impegni internazionali e sosterrà la soluzione dei due Stati". "La soluzione dei due Stati - afferma ancora - resta l'unica opzione per garantire pace, sicurezza e stabilità nell'intera regione. Dopo l'attuazione della prima fase del piano, chiederò anche al governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina". "La Palestina e l'Italia godono di solide relazioni. Il vostro Paese - prosegue - ha svolto un ruolo importante come presidente di uno dei gruppi di lavoro della Conferenza Internazionale, nell'attuazione dell'accordo sui valichi di frontiera e nella formazione delle forze di polizia e di sicurezza palestinesi. È stato anche prezioso il contributo umanitario agli uomini e alle donne di Gaza". C'è una possibilità per la pace? "Ritengo che la via verso la pace sia oggi più aperta che mai, affinché Israele e Palestina possano vivere insieme e in sicurezza" conclude Abu Mazen. 

Israele, sono di Tal Haimi resti ostaggio restituiti ieri

Israele ha annunciato che i resti del tredicesimo ostaggio restituiti a Gaza da Hamas ieri sono stati identificati come quelli di Tal Haimi, un sottufficiale ucciso il 7 ottobre 2023. "A seguito del processo di identificazione condotto dall'Istituto Nazionale di Medicina Legale, i rappresentanti dell'esercito hanno informato la famiglia dell'ostaggio, il Sergente Maggiore Tal Haimi, che il loro caro era stato restituito a Israele e che la sua identificazione era stata completata", ha dichiarato l'ufficio del Primo Ministro in una nota. Tal Haimi, 41 anni, comandante della Milizia di Difesa del Kibbutz Nir Yitzhak, è stato ucciso nell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, che ha innescato la guerra di Gaza. Il suo corpo è stato portato a Gaza quel giorno per essere usato come ostaggio

Usa preoccupati che Netanyahu riprenda la guerra a Gaza

Washington teme che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa porre fine al cessate il fuoco a Gaza e tornare alla guerra contro Hamas, riporta il New York Times. C'è una crescente preoccupazione nell'amministrazione che Netanyahu possa agire attivamente contro l'accordo di pace mediato dal presidente americano Donald Trump, afferma il rapporto del quotidiano Usa citando funzionari americani. Durante la loro visita in Israele, il vicepresidente J.D. Vance e gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner stanno pianificando di fare pressione su Israele - dicono le fonti del Nyt - affinché non indebolisca l'accordo. Il rapporto afferma inoltre che sono in corso trattative con la Turchia per l'invio di una squadra specializzata per aiutare a localizzare i corpi degli ostaggi israeliani scomparsi a Gaza, che Hamas ha affermato di avere difficoltà a localizzare.

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