Von der Leyen e Tusk al confine tra Bielorussia e Polonia: "Abbiamo road map chiara per la sicurezza di Kiev"

Al centro dell'incontro, difesa e sicurezza, oltre che la protezione dei confini orientali dell'Ue. "Putin non è cambiato - dice la von der Leyen -. Negli ultimi 25 anni ha iniziato quattro guerre. Può essere tenuto sotto controllo solo attraverso una forte deterrenza"

Von der Leyen e Tusk al confine tra Bielorussia e Polonia: "Abbiamo road map chiara per la sicurezza di Kiev"
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Ursula von der Leyen e Donald Tusk oggi hanno fatto un incontro con la stampa vicino al confine tra la Polonia e la Bielorussia. Incontro che, si è saputo dopo, era stato sconsigliato per motivi di sicurezza dai militari polacchi. Ma la presidente della Commissione europea ha voluto che si tenesse. "Forse non ve ne siete accorti - ha raccontato Tusk - ma mentre venivamo qui con la signora presidente, abbiamo ricevuto informazioni e una raccomandazione dalla sicurezza di annullare la conferenza stampa o di spostarla altrove, perché nelle vicinanze sono comparsi soldati bielorussi con armi lunghe. E ho chiesto alla signora presidente cosa ne pensasse. Se fosse ancora pronta a partecipare a questo incontro in questo luogo. E ho sentito le parole che volevo sentire e che, per noi qui in Polonia, sono ovvie: zero concessioni, nessuno... nessuno ci intimidirà o disturberà qui. Siamo qui anche per dimostrare questa vera determinazione europea. Quindi grazie anche per quel gesto. Non è così comune. Ce l'abbiamo fatta. Grazie mille".

In un'intervista al Financial Times von der Leyen ha detto che l'Europa ha "un piano piuttosto preciso" per l'invio di truppe in Ucraina. aggiungendo poi che per l'Europa sono fondamentali le garanzie di sicurezza per l'Ucraina che, ha assicurato, saranno appoggiate dagli Stati Uniti. C'è una "chiara tabella di marcia" per i possibili schieramenti, ha assicurato la presidente della Commissione europea, aggiungendo che c'è "un accordo alla Casa Bianca, questo lavoro sta procedendo molto bene". Von der Leyen ha spiegato che i leader europei stanno lavorando per mettere in piedi "uno schieramento di truppe multinazionali e il sostegno degli americani".

Secondo quanto riporta il Financial Times, inoltre, giovedì a Parigi si incontreranno il cancelliere tedesco Merz, il primo ministro britannico Starmer e il segretario della Nato Rutte con la presidente della Commissione Ue von der Leyen.

Merz si è detto contrario alla presenza di truppe di terra in Ucraina in questo momento. Parlando alla Zdf, Merz ha spiegato che si stanno attualmente discutendo le garanzie di sicurezza in caso di cessate il fuoco. Solo allora si potranno attuare "molte cose". "Nessuno parla ancora di truppe di terra in Ucraina", ha affermato il cancelliere. Alla domanda se sperasse che un cessate il fuoco possa essere raggiunto, Merz ha risposto: "Non perdo la speranza di poterlo raggiungere. Ma non mi faccio nemmeno illusioni".

Per quanto riguarda la situazione sul campo, intanto, lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina ha smentito Mosca: "In 3 anni e mezzo di aggressione su vasta scala da parte del Cremlino, la sua campagna offensiva 'stagionale' si è conclusa praticamente con un nulla di fatto", ha affermato Kiev dopo che sabato il capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov ha sostenuto che da marzo la Russia ha conquistato oltre 3.500 chilometri quadrati di territorio ucraino.

E a favore dell'Ucraina ha lanciato un appello Papa Leone XIV dall'Angelus: "È tempo che i responsabili rinuncino alla logica delle armi e imbocchino la via dei negoziati e della pace, con il sostegno della comunità internazionale", ha detto. Nel frattempo nuove accuse dalla Russia all'Italia.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un'intervista a Russia Today ha affermato che in Italia è imposto dall'esterno l'odio verso tutto ciò che è russo e che la russofobia causa problemi nella stessa Repubblica.

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