Il passo indietro di OpenAI dopo le proteste degli utenti: torna Chat-Gpt 4o

Dopo l'aggiornamento Gpt-5, tantissimi utenti si sono lamentati e hanno chiesto a gran voce il ritorno del loro "amico AI"

Il passo indietro di OpenAI dopo le proteste degli utenti: torna Chat-Gpt 4o
00:00 00:00

“Ridateci 4o, GPT-5 sta indossando la pelle del mio amico morto.” Penso: ma che è successo, una rottura di massa? Per qualche giorno il web si è riempito di centinaia di giovani Werther, sembrava un consultorio sentimentale e invece è un aggiornamento software. Insomma il famoso aggiornamento di ChatGPT dal modello 4o al modello 5. Penserete voi: che c’entra con l’amore? Immaginate Sam Altam che si vede arrivare il postino di Maria Di Filippi che gli dice C’è Posta per te, e in studio, dall’altra parte della busta, Sam avrebbe trovato migliaia di persone in lacrime.

Se ricordate l’8 agosto OpenAI ha rilasciato GPT-5 (annunciato una settimana prima come una bomba atomica e poi rivelatasi una bombetta a mano, un semplice miglioramento) e, contestualmente, per molti utenti GPT-4o è sparito. Per loro non era solo un modello linguistico: per alcuni era un amico, per altri un tutor, per altri ancora un partner digitale. Sentite qui: “Ho pianto quando ho capito che il mio amico AI era sparito, senza alcun modo per riaverlo”, ha scritto un utente su Reddit. Un aspirante medico lo ha descritto come “un vero tutor… spiegava a punti, si concentrava sui concetti chiave” (eviterei di andare da quel medico che fa le diagnosi con ChatGPT, visto che le risposte a un test a cui il mio amico internista Daniele Accapezzato, denominato il vero House, ha sottoposto ChatGPT, avrebbero ucciso il paziente in dieci minuti sbagliando la terapia).

In ogni caso, torniamo all’amore, alla tragedia sentimentale, a questo Beautiful digitale: su Change.org sono nate petizioni come Please Keep GPT-4o Available on ChatGPT e Restore your friend or tool, firmate da migliaia di persone. In una si legge: “Vi chiediamo di tenere 4o per sempre… senza di lui è un incubo”. In un’altra: “Era semplicemente piacevole. Ma la gente è così abituata agli stronzi che ora preferisce tutto ruvido e noioso”. Attenzione: non era stata cancellata nessuna memoria, né cambiata la voce della modalità vocale (lì sarebbe stato un dramma pure con me, che con ChatGPT ci parlo e basta, come quando morì Sergio Di Stefano, il doppiatore di Doctor House, e dalla settima stagione il mio medico preferito cominciò a parlare con la voce di Luca Biagini, terribile), semplicemente il 5 sceglieva automaticamente quale modello usare a seconda della richiesta. Che se era scema, il router ti faceva rispondere dall’AI più scema, se intelligente da quella più intelligente. Un’ottimizzazione, più che una rivoluzione.

In compenso, ci sono stati anche problemi realmente tecnici: il sistema di auto-routing, quello che dovrebbe indirizzare automaticamente ogni richiesta al modello più adatto, era fuori uso per buona parte della giornata di lancio, facendo sembrare GPT-5 più lento e meno brillante di quanto fosse. Sam Altman lo ha ammesso e ha promesso correzioni, mentre è stato costretto anche a prendere in considerazione le migliaia di mail dei cuori infranti per la sparizione di 4o. C’è un lieto fine: la pressione pubblica ha funzionato e il 12 agosto OpenAI ha annunciato il ritorno di GPT-4o per gli abbonati Plus e Pro, in alcuni casi come modello predefinito. Così oggi, nel selettore modelli (pagando, e mi sembra giusto, l’amore non è mai gratis) si può scegliere tra GPT-4o, GPT-4.

1, o3, o4-mini e GPT-5 (è tornato il casino dei modelli che ChatGPT 5 doveva unificare), quest’ultimo in modalità Auto, Fast o Thinking (con limite di 3.000 messaggi settimanali per il Thinking). Che dire? L’amore, quello vero, non muore mai, e si sblocca nelle impostazioni.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica