I centri sociali spiano De Corato: sul web i suoi spostamenti

Indymedia pubblica le abitudini del vicesindaco e lo accusa di essere il mandante dello sgombero di via Conchetta: spostamenti e abitudini segnalati per prenderlo "a torte in faccia", ma anche fra i compagni c'è chi si dissocia

Orari, indirizzi, abitudini: insomma tutto il necessario per pianificare un agguato a Riccardo De Corato, considerato dall’universo «antagonista» il principale responsabile dello sgombero del Cox 18, il vecchio centro sociale di via Conchetta. Dopo gli insulti e le minacce lanciate all’indirizzo del vicesindaco arrivano le istruzioni pubblicate ieri su Indymedia, il sito Internet di riferimento della sinistra più radicale. L’aggressione fisica suggerita ai danni di De Corato è relativamente moderata: gli spostamenti di De Corato vengono resi pubblici in modo da poterlo prendere «a torte in faccia». Ma è chiaro che delle istruzioni può fare tesoro anche chi ha intenzioni più violente, e infatti alcuni utenti di Indymedia prendono le distanze dall’iniziativa. Che però resta tranquillamente in rete almeno fino a ieri sera.

Ecco il testo del post pubblicato da un utente anonimo alle 9.19 di ieri sotto la voce «Antifascismo». «Se vogliamo andare uno di questi giorni a urlare tutta la nostra rabbia in faccia alla m... senza inutili presidi e assemblee - inizia il messaggio - ecco alcune cose da sapere». Seguono le istruzioni: «Per mezzogiorno... a Luini servono ottimi panzerotti di cui il m... e la guardia del corpo sono ghiotti. Le torte in faccia a chi ci tiene alla propria immagine sono appropriate. Per la sera il ristorante Mediterraneo di pesce in fondo a via Settembrini è un ottimo luogo per un corteo di protesta. Il sabato pomeriggio (uno sìi e uno no) corso Vittorio Emanuele si riempie di m... di An, fra cui il nostro amico, per i loro convegni sulla sicurezza. Chi ne sa altre le metta, tanto ogni volta che dice la sua (cioè tutti i giorni) lo fa in qualche occasione pubblica. Presto ci beccheremo per creare il nostro gruppo semiludico "fai dimettere De Corato facendogli venire una crisi di nervi"». L’appello a fornire altri dati per dare la caccia a De Corato viene raccolto alle 14.34 da un altro utente: «Che cambiasse bar ristorante casa macchina e faccia. Ogni tanto mi viene una voglia irrefrenabile di uscire da casa per citofonare a casa De Corato in fondo a viale Monza».

Ma c’è anche chi si dissocia: «Questo tipo di informazioni sono ambigue e non servono a nulla, anzi di questi tempi scrivere cose simili può servire ad aumentare la repressione e magari far chiudere il network, o dare spunti ai pennivendoli del Giornale o Libero per confezionare qualche bel articolo-dossier sugli "estremisti"».

Già due giorni fa, dopo il corteo non autorizzato di sabato pomeriggio, De Corato aveva annunciato la sua intenzione di sporgere denuncia alla Procura della Repubblica per le minacce indirizzate nei suoi confronti nel corso del corteo «portando a supporto foto documentali».

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