“Sono molto preoccupata dal clima che si sta creando in questo racconto del 'mostro'”. Così, ieri, il primo ministro Giorgia Meloni ha commentato a Quarta Repubblica l’aggressione subita da un militante bolognese di Fratelli d'Italia mentre rientrava dalla manifestazione che si è tenuta sabato a Roma.
“Questa gente non si rende conto che per raggranellare due voti rischia che qualcuno creda alle cose deliranti che dicono e decisa di passare ai fatti. La dice lunga sulla responsabilità di questa gente”, ha detto Meloni aggiungendo: “Quello che abbiamo scoperto in questo anno e mezzo è che i veri estremisti stanno a sinistra". L’aggressione avvenuta sabato in un auotogrill vicino ad Arezzo ad opera di un esponente di un collettivo di estrema sinistra di Bologna, è solo l’ultima di una lunga serie di violenze subite dai meloniani. Violenze che si aggiungono agli assalti alle sedi del partito del presidente del Consiglio. Il 28 maggio, infatti, a Poggio Nativo, nel reatino, è stato circondato e aggredito un giovane militante di Fratelli d’Italia. A colpirlo ripetutamente, come testimonia anche un video pubblicato sul quotidiano Il Tempo, è stato Pier Luigi Perpetua, presidente del Consiglio comunale di Poggio Nativo, amministrato dal centrosinistra. Verso la metà di gennaio, invece, la vittima è Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 6 di Torino, insultata e aggredita mentre si trovava in un parco pubblico insieme ad altri residenti del quartiere per scattare alcune foto. "A seguito di alcuni scatti all’interno del parco due individui, uno di origine centro africana e una donna probabilmente tossicodipendente, inizialmente si sono avvicinati con fare minaccioso, dopodiché l'uomo si è scagliato contro di me cercando di portarmi via il telefono, ma per fortuna senza riuscirvi, in quanto sono riuscita a reagire tempestivamente con l'aiuto dei due cittadini", aveva raccontato sui social la donna aggredita che è stata insultata con epiteti come “ti ammazzo, sei una p... di m..., italiana di m... ti faccio male”. Probabilmente non si è trattato di un’azione violenta per motivi politici, ma comunque rientra in un clima di intolleranza nei confronti di un politico locale di destra.
Poi, come detto, ci sono gli assalti e le devastazioni delle sedi di FdI. L’ultima in ordine di tempo è stata a Rieti dove in aprile è esploso un piccolo ordigno che, fortunatamente, ha soltanto danneggiato il portone blindato della sede che ospita anche l’ufficio del questore della Camera dei deputati Paolo Trancassini. Nel 2023, invece, era toccato allo storico circolo della Garbatella, sede regionale di FdI nel Lazio che già in passato era stata oggetto di atti vandalici sulle pareti, sulle serrande e sulle insegne.
Sempre nello stesso anno anche le sedi di Perugia, Mestre e Rimini hanno avuto le proprie vetrate imbrattate con scritte del tipo: “Fasci assassini" e simili. Insomma, la richiesta della Meloni di una presa di distanza da parte di Elly Schlein dalle parole di Nicolas Schmit pare più che motivata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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