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Grillo sarà ospite di Fazio: la "resa dei conti" in tv

L'annuncio a sopresa viene dato dallo stesso conduttore di "Che tempo che fa": dopo quarant'anni di antipatia e odio reciproci, chi avrà la meglio nel primo storico faccia a faccia pubblico?

Grillo sarà ospite di Fazio: la "resa dei conti" in tv

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Entrambi liguri, entrambi appartenenti al mondo dello spettacolo ed entrambi mai stimatori reciproci. Domenica 12 novembre, dopo oltre quarant'anni di antipatie più o meno sotterranee, Fabio Fazio e Beppe Grillo dialogheranno amabilmente in diretta tv in occasione della nuova puntata settimanale di Che tempo che fa sul Nove. Ad annunciare questa ospitata "boom" è stato lo stesso conduttore della trasmissione sul propri social e - comunque la si pensi - l'evento fa sicuramente notizia sotto molteplici punti di vista.

Innanzitutto per il personaggio intervistato: Beppe Grillo ormai non concedeva un'intervista in televisione dal lontano 2014 quando, in occasione delle elezioni europee, sfilò negli studi di Bruno Vespa, Enrico Mentana e di SkyTg24 per tirare la volata al suo Movimento Cinque Stelle (inutilmente, visto che il Pd di Renzi lo doppiò); poi praticamente più niente, se non i soliti comizietti sempre più tristi e offensivi e qualche post naturalmente delirante sul suo blog. Inoltre c'è da considerare anche un altro fatto: negli ultimi due-tre anni il fondatore dei pentastellati era stato messo in qualche modo nel "dimenticatoio" mediatico: complici il ruolo da (pseudo) leader del Movimento sempre più incarnato da Conte, con un volto (almeno in apparenza) più moderato rispetto al comico genovese, e alcuni atteggiamenti a dir poco discutibili di Grillo che hanno seriamente messo in imbarazzo Giuseppi: la battutaccia sulle brigate del reddito con il passamontagna, l'indagine giudiziaria per traffico di influenze i rapporti con la Moby, nonché il contratto da 300mila euro appena rinnovato per fantasiosi "progetti comunicativi".

È assai improbabile che di tutto questo si parlerà domenica sera (vedremo se Grillo sarà presente fisicamente in studio a Milano oppure sarà collegato da Genova). Più facile invece pensare che uno dei due (se non tutti e due) si toglierà qualche sassolino dalla scarpa per rivangare qualche aneddoto poco simpatico degli ultimi quattro decenni che ha avuto l'altro come protagonista. Fazio potrebbe ricordare a Grillo quando quest'ultimo gli diede dello "stuoino del PD meno L" o quando lo accusava di "prendere 5,5 milioni per 3 anni" dai cittadini e un "cachet di 600 mila euro per presentare il festival di Sanremo" e che quindi non bisognava più pagare il canone per una trasmissione che faceva "propaganda". Anzi, Fazio era "un militante del Pd: se ne vada dalla Rai".

A parti invertire, all'ex capo del M5s potranno venire in mente le (pessime) imitazioni che il presentatore faceva di lui all'inizio della sua carriere televisiva (correva l'anno 1983), di non avere mai invitato un esponente grillino a Che tempo che fa in occasioni di competizioni elettorali importanti e di avere lasciato dire alla Littizzetto che il Movimento odorava di "cacca". Fazio e Grillo si erano presi di mira più o meno faccia a faccia in un fuorionda di Sanremo del 2014, con il primo conduttore e il secondo seduto in platea. Poi stop. Dopo nove anni, ci sarà la "resa dei conti". E vedremo se l'intervista potrà essere definita con le stesse parole che Beppe Grillo utilizzò nel 2019 dopo la conversazione tra Fabio Fazio e Nicola Zingaretti: "Lunga ed oleosa, in discesa, e senza alcun ostacolo e nessuna traccia di contraddittorio, come è abitudine della casa di 'Chi Striscia non Inciampa'". Galeotto fu Discovery.

E non più la Rai.

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