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"Ora saranno soddisfatti". Il fango di Casarini contro il governo Meloni

L'attivista italiano getta fango sul presidente del Consiglio e sul ministro Piantedosi: "Li vogliono condannare o a morire in mare o nei lager libici"

"Ora saranno soddisfatti". Il fango di Casarini contro il governo Meloni

Ci siamo, ancora una volta: la sinistra approfitta di una tragedia per propinare all'infinito le sue solite teorie, cogliendo l'occasione di un dramma per tentare di bacchettare il centrodestra. Il modo di agire è ormai noto e non coglie di sorpresa, ma fa riflettere come il fronte rosso si sia attivato subito dopo il naufragio avvenuto davanti alle coste calabresi che ha provocato diverse vittime. Tra coloro che non potevano esentarsi dall'esercizio c'è Luca Casarini, pronto in prima linea a usare parole choc contro il governo.

Casarini va all'attacco

Il noto attivista italiano, interpellato dall'Adnkronos su quanto avvenuto in queste ore, non ha usato giri di parole e ha gettato fango contro Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi: "Loro sono corresponsabili". In sostanza ha accusato il presidente del Consiglio e il ministro dell'Interno di bloccare i soccorsi: "Criminalizzano chi salva vite e non hanno nulla da proporre, né corridoi umanitari né una missione di soccorso europea, a donne, uomini e bambini. Li vogliono condannare o a morire in mare o nei lager libici. Hanno difeso i confini. Ora saranno soddisfatti".

Quale sarebbe la loro colpa? Perché Casarini ha avuto una reazione così prorompente? Il primo ministro ha semplicemente invitato a non strumentalizzare la vicenda dal punto di vista politico, esprimendo "profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini" e garantendo che il governo "è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie".

Anche Piantedosi ha da sempre individuato nello stop alle partenze la soluzione per evitare disgrazie del genere. Infatti il titolare del Viminale ha ribadito l'intenzione di contrastare l'immigrazione irregolare, ponendo un freno agli scafisti che organizzano presunti viaggi della speranza "con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive". Da qui l'impegno a "proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate".

La solita sinistra ne approfitta

Ovviamente non poteva mancare all'appello neanche Nicola Fratoianni, che ha immediatamente affidato al proprio profilo Twitter l'atto di accusa contro il governo. "Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un 'carico residuale' vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati", ha scritto il segretario nazionale di Sinistra italiana.

Uomini, donne e bambini hanno perso la vita ma il fronte rosso è impegnato nell'azionare la classica macchina del fango contro il centrodestra.

C'era davvero bisogno di approfittare della tragedia per gettare discredito politico? Anche perché in realtà questo dramma testimonia per l'ennesima volta che partenze a raffica, accoglienza indiscriminata e attività degli scafisti non fanno rima con la volontà di salvaguardare la vita dei migranti.

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