Il governo guidato da Giorgia Meloni ha impresso una svolta nella gestione dell'immigrazione. Il decreto del ministro Piantedosi è entrato in azione per la prima volta con la nave Geo Barents di Medici senza frontiere, arrivata al porto di Ancona lo scorso 17 febbreaio con 48 migranti a bordo. Poi, lo stesso giorno dello sbarco, ha lasciato il porto marchigiano per dirigersi ad Augusta. Lì, in Sicilia, la nave è stata raggiunta da un fermo amministrativo di 20 giorni e una multa da 10 mila euro per aver violato il decreto. Supportato dalla sinistra, il mondo delle Ong ha attaccato duramente l'esecutivo. Non poteva mancare l'intervento a gamba tesa di Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans.
Luca Casarini contro il governo
"Il fermo della Geo Barents è un atto di rappresaglia da parte di un governo che ha scelto di punire chi salva vite umane. Le vite salvate sono preziose e, invece, questi atti vigliacchi di ritorsione rappresentano una forma tumorale che affligge lo stato di salute delle Istituzioni", il j'accuse di Casarini ai microfoni dell'Adnkronos. L'attivista veneto ha puntato il dito contro il presunto "uso distorto e autoritario del potere, scagliato contro i principi e i valori sui quali si è costruita l'idea di una Repubblica democratica e antifascista": "Succede non solo per il soccorso civile in mare, ma ormai su molti aspetti".
Casarini ha sottolineato come Medici senza frontiere operi in mezzo a guerre e terremoti in tutto il mondo, prestando sostegno a migliaia di persone. Il giudizio su Piantedosi è tranchant:"Una sorta di 'bulletto' da spiaggia che fa il ministro pro tempore si permette di insultare e minacciare medici e soccorritori che rispetto a lui sono dei giganti. Farei passare a questo ministro una mezz'ora dentro un lager libico. Sono convinto che gli farebbe molto bene".
L'affondo di Veronica Alfonsi
Casarini non è l'unico esponente del mondo delle organizzazioni no-profit a spendere parole negative per l'esecutivo. Secondo Veronica Alfonsi, la sanzione comminata alla nave Geo Barents è un"atto incostituzionale" partorito da un governo che ha"come priorità quella di fermare chi salva vite". La presidente di Open Arms Italia ha invocato un sistema di accoglienza adeguato, in grado di rispettare la dignità delle persone e tale da rendere possibile la costruzione di una società aperta, inclusiva e solidale.
Una cosa è certa per la Alfonsi, le navi umanitarie non si fermeranno:"Siamo abituati a dover combattere gli abusi e le violazioni. Finora la legge ci ha sempre dato ragione e siamo fiduciosi che continuerà a farlo, perché la verità è solo una: salvare vite non può essere considerato un reato. Mai".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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