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Contrabbando tabacco, Italia best practice in Europa

L'Italia è all'avanguardia nel contrasto al tabacco illegale: il 2021 ha visto un consumo di 1,4 miliardi di sigarette illecite, pari al 2,2% contro una media europea dell'8,1%

Contrabbando tabacco, Italia best practice in Europa

L'Italia si conferma best practice a livello europeo nel contrasto al contrabbando e alla contraffazione di sigarette. È quanto emerge nel corso della presentazione del primo rapporto sul commercio illecito nel settore tabacco e E-cig, realizzato da Eurispes in collaborazione con la Fondazione Osservatorio Agromafie e con il contributo di Philip Morris Italia.

Secondo gli ultimi dati, il 2021 ha visto un consumo di 1,4 miliardi di sigarette illecite, pari al 2,2% del totale, rispetto ad una media europea dell'8,1%. Vi è stato inoltre un calo dell’1,2% rispetto al 2020, a fronte di una crescita europea dello 0,3%. A livello nazionale il mancato gettito legato all'illecito è stato di 272 milioni di euro, ossia pari a un - 36% rispetto al 2020. Un risultato che è pari ad un recupero di circa 100 milioni di euro su base annua."Il 2021 ha visto un calo nel consumo dei prodotti di contrabbando nel nostro Paese, ed è un bel segnale, ma dobbiamo andare avanti in questa direzione attraverso tecnologia, innovazione di prodotto, una struttura a livello locale e internazionale che si occupi del contrasto al commercio illecito, come noi in Philip Morris abbiamo”, ha detto Marco Hannappel presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia che ha definito il nostro Paese “all’avanguardia” nella tracciabilità del tabacco. Il contrasto dell'illegalità è stato garantito anche grazie alla collaborazione con il canale delle tabaccherie e delle forze dell'ordine, che negli ultimi anni "hanno fatto la differenza". Hannappel ha, poi, evidenziato come"la gestione della contraffazione proceda di pari passo con le necessità dell'Erario" e come in Italia "il settore sia meglio gestito rispetto ad altri Paesi limitrofi".

Per Ettore Prandini, presidente Nazionale Coldiretti e della Fondazione Osservatorio Agromafie, "combattere l'illegalità è importante per tutelare un settore come quello della produzione di tabacco Made in Italy che ha il primato a livello europeo”. Un primato che, secondo Prandini, è stato raggiunto “grazie anche allo strumento degli accordi di filiera che hanno impresso una svolta decisiva in termini di qualità, trasparenza e innovazione di prodotto”. Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Osservatorio Agromafie, invece, osserva come l'indagine offra un quadro approfondito del fenomeno del commercio illecito nel settore dei tabacchi. “La tematica degli illeciti in esame non è sufficientemente presente nel pubblico dibattito malgrado le forti incidenze negative del fenomeno sul piano nazionale e internazionale”, afferma Caselli, da sempre convinto che “ogni recupero di legalità costituisce un vantaggio per la comunità di cui facciamo parte".

"A comprimere la diffusione dei traffici illegali del tabacco in Italia è stata ed è soprattutto la progressiva capacità di controllo e repressione manifestata dalle Forze dell'ordine come pure l'efficace attenzione prestata al fenomeno dalle Autorità preposte”, ha sottolineato Gian Maria Fara, Presidente dell'Eurispes, riferendosi all’importante lavoro svolto non solo dalla Guardia di Finanza, dai carabinieri e dalla polizia ma anche dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dalla DDA e dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

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