Flotilla, Schlein torna alla carica: "Serve missione Ue di scorta e protezione"

Dopo aver preso le distanze dalla pericolosa iniziativa pro Pal, la segretaria dem è tornata in pressing: "Meloni più dura con loro che con Netanyahu"

Flotilla, Schlein torna alla carica: "Serve missione Ue di scorta e protezione"
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Dopo aver preso le distanze nella giornata di ieri, Elly Schlein è tornata alla carica. Sì, perché per la segretaria del Pd la missione della Global Sumud Flotilla è “per una giusta causa e per questo motivo “sarebbe utile attivare una missione Ue di scorta e protezione. Parole molto diverse, queste a Repubblica, rispetto al dietrofront registrato 24 ore fa, anche a causa del pressing dell’ala riformista e dell’appello del presidente Sergio Mattarella. "Resta il nostro invito a sperimentare tutte le strade per raggiungere l'obiettivo: portare viveri e medicinali nella Striscia. Per questo sono grata ai nostri deputati che fanno da scorta democratica alla missione umanitaria” la sua analisi: “Chi sta violando il diritto internazionale è Netanyahu, non questi ragazzi che provano a spezzare un blocco illegale. Persone che si sono messe insieme per una giusta causa: la stessa composizione delle piazze che si son viste in Italia. Il governo li deve ascoltare. Noi pensiamo che sarebbe utile attivare una missione Ue di scorta e protezione. Nessun governo europeo dovrebbe accettare attacchi in acque internazionali perché sono illegali".

La Schlein ha tenuto a ringraziare il capo dello Stato "per aver riconosciuto l'alto valore umanitario della missione portata avanti dalla Sumud Global Flotilla. Le sue parole restituiscono l'onore all'Italia". Ovviamente la leader dem ha colto la palla al balzo per attaccare il governo nel disperato tentativo di offuscarne l’immagine: "Meloni è andata alle Nazioni Unite per dividere la nostra, di nazione, attaccando oltre alla Flotilla giudici e opposizioni. Nessun premier aveva mai osato tanto. Ha affermato che quanto sta accadendo in Italia, dove si è alzata un'ondata di sdegno per i massacri del governo israeliano, non è per dare sollievo a Gaza ma per creare problemi a lei. Ma davvero pensa che tra le centinaia di migliaia di persone scese in piazza per la Palestina non ci sia uno che l'ha votata? L'ho già ribadito alla Camera: esca dalla sua megalomania".

La Schlein si è poi soffermata sulla disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme rimarcata anche da Mattarella: "Già nei giorni scorsi avevamo ringraziato il patriarcato latino per la disponibilità a mediare per far arrivare gli aiuti a Gaza. Ci auguriamo che il dialogo tra Flotilla e Pizzaballa continui, ci stiamo spendendo per questo, ma non decidiamo noi, non siamo gli organizzatori e a bordo ci sono delegazioni di 44 paesi. Resta il nostro invito a sperimentare tutte le strade per raggiungere l'obiettivo: portare viveri e medicinali nella Striscia".

E ancora, un nuovo attacco al primo ministro per il trattamento riservato al leader israeliano Benjamin Netanyahu: "Qualcuno prima o poi ci dovrà spiegare perché nel momento in cui Crosetto manda una nave in soccorso, la nostra premier prende la clava per attaccare la Flotilla più duramente di quanto abbia mai fatto con i massacri di Netanyahu. È più impegnata a cercare lo scontro che a trovare una soluzione. Purtroppo Meloni dimostra ancora una volta la sua subalternità a Trump e quindi a Netanyahu".

E ancora sul ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Deve usare parole di chiarezza. Le nostre richieste sono ferme: sanzioni, cessate il fuoco immediato, liberazione degli ostaggi, apertura di canali permanenti per aiuti, embargo armi. E riconoscere, subito, lo Stato di Palestina".

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