Continuano a muoversi in avanti i passi che portano a riformare la giustizia, uno degli obiettivi fissati dal governo da portare a termine entro la fine della legislatura. Un traguardo di grande importanza per cui il centrodestra non vuole perdere tempo. Per la giornata di oggi la commissione Affari costituzionale è convocata in sede referente per dare il via all'iter di discussione per le modifiche all'articolo 87 e al titolo IV della parte II della Costituzione: in sostanza si tratta dell'esame delle proposte di legge che riguardano la separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura.
"Ora una giustizia giusta"
L'accelerazione in tal senso è stata accolta con grande entusiasmo da Forza Italia, che da sempre ha individuato questo come un passo imprescindibile per "consegnare al Paese e agli italiani una giustizia veramente giusta". I deputati azzurri Pietro Pittalis, Tommaso Calderone e Annarita Patriarca hanno parlato di "giornata epocale" che sorride alla storica proposta del partito forzista nell'ambito della giustizia.
Infatti Forza Italia sostiene la necessità di far sì che ci sia una condizione di equidistanza tra la parte che accusa e l'altra che invece si difende. Il che viene ritenuto un concetto di base che risulterà essere in grado di "garantire ai cittadini italiani una giustizia equa".
Non a caso proprio su questi principi poggia la proposta di legge presentata dagli azzurri (a prima firma Tommaso Antonino Calderone e sottoscritta da Alessandro Cattaneo, da Pietro Pittalis e da Annarita Patriarca) per l'attuazione della separazione delle carriere. "La terzietà e l'imparzialità del giudice devono rappresentare la stella polare che guida la riforma del potere giudiziario", fanno sapere gli esponenti di Forza Italia.
Allo stesso tempo si tiene a precisare che l'obiettivo non è assolutamente quello di mettere il bastone tra le ruote all'indipendenza della magistratura, "ma ridarle forza e credibilità". I deputati forzisti annotano infine che "dopo anni di oscurantismo" finalmente allo stato attuale "ci sono tutte le condizioni per dare il via all'iter che porterà in Italia una giustizia veramente giusta".
Il piano per separare le carriere
Il piano di Forza Italia prevede ovviamente che la riforma del potere giudiziario viaggi sui binari della terzietà e dell'imparzialità del giudice. Spesso non viene colta l'indipendenza del magistrato giudicante rispetto al magistrato requirente "per il banale ed evidente motivo che entrambi, alla fine dei conti, sono colleghi". Infatti la distinzione che si intende operare attiene al sistema di accesso alle funzioni.
Nello specifico la proposta di legge prevede che il primo comma dell'articolo 106 della Costituzione venga sostituito dal
principio secondo cui le nomine dei magistrati giudicanti e requirenti "hanno luogo per concorsi separati". Seguirà poi una formazione, un tirocinio e una carriera "distinta ed immune da interferenze".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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