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"Il governo smantella Rai3". La sinistra perde la testa sull'Annunziata

Dopo le dimissioni annunciate dalla conduttrice di "In mezz'ora" si sono subito levate proteste del Partito Democratico per via di una Rai che starebbe diventando "il megafono della destra"

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Giusto il tempo che la notizia delle dimissioni di Lucia Annunziata venga resa pubblica ed ecco che il Partito Democratico non si fa sfuggire l'occasione per rilasciare delle dichiarazioni di profondo sdegno nei confronti del governo. Come se l'addio della giornalista campana alla televisione di Stato sia stata una decisione assunta da Giorgia Meloni in persona.

Il primo esponente dem a commentare la notizia televisiva della giornata è Stefano Graziano, capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza Rai: "L'arrivo della destra al governo ha prodotto lo smantellamento di Rai 3 - è l'affondo dell’esponente del partito guidato da Elly Schlein -. Questo è il frutto di una modalità di gestione del potere che vive con l'ossessione di occupare ogni spazio disponibile e che non si pone il problema del futuro del servizio pubblico televisivo. La Rai, dopo gli addii di due professionisti del calibro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è un prodotto culturale ancora più debole e politicamente più allineato".

Né Fazio né Annunziata sono stati cacciati dalla Rai

Nel giro di pochi istanti, quindi, il centrosinistra mette immediatamente sullo stesso piano l'uscita di scena dell'Annunziata con quella di Fabio Fazio, che era stata annunciata lo scorso 14 maggio. Come se una fosse la prosecuzione dell'altra. Non solo, ma l'opinione del Partito Democratico su quello è accaduto in questi ultimi giorni è piuttosto chiara: i due volti noti televisivi sono stati cacciati dalla Rai entrambi per ordine dell'esecutivo di Palazzo Chigi. Già nei giorni immediatamente successivi che avevano seguito l'addio del conduttore di Che tempo che fa Loris Mazzetti, storico collaboratore di Enzo Biagi, aveva commentato che era "peggio dell'editto bulgaro". Oggi, invece, Francesco Verducci, componente della Vigilanza Rai sostiene che "in Rai c'è un clima pesante di epurazione" ed è "chiaro l'intento di trasformare la Rai nel megafono della destra", mentre il senatore Dario Parrini parla di una destra "da regime che occupa".

I "democratici", evidentemente, fanno finta di non comprendere come le due fuoriuscite di Fazio e Annunziata non c'entrino assolutamente niente con eventuali imposizioni da Palazzo Chigi. Il primo ha appena annunciato di avere firmato un contratto quadriennale da 10 milioni di euro totali con Discovery che gli consentirà di guadagnare più di quanto avrebbe fatto se fosse stato in Rai (900 mila euro in più ogni dodici mesi rispetto all'accordo con la televisione di Stato). Per quanto riguarda la seconda, il fatto che una giornalista di lunga esperienza come l'Annunziata scopra solo adesso - come praticamente dichiarato nella sua lettera di dimissioni - che in Italia esista lo spoil system è quantomeno da considerarsi ingenuo, a essere gentili.

Che la sinistra poi si stracci le vesti perché, con un governo nuovo, sono cambiati i vertici e i direttori della Rai, è proprio una barzelletta.

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