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L'annuncio di Salvini: "A ottobre stanziamenti per il Ponte sullo Stretto"

Il ministro delle Infrastrutture svela il cronoprogramma e mostra ottimismo: "Questa maggioranza ha l'obbligo di fare almeno due legislature. Voglio inaugurare il Ponte e il tunnel del Brennero"

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Dopo anni di "no" pregiudiziali il Ponte sullo Stretto si appresta a diventare realtà. I tempi richiesti per la realizzazione saranno indubbiamente diversi, dall'avvio alla conclusione, ma il governo di centrodestra è riuscito a sbloccare uno stallo che da sempre ha impedito la nascita di un'infrastruttura strategica per l'Italia. In tal senso Matteo Salvini ha svelato il cronoprogramma delle tappe, mostrandosi ottimista sul futuro dell'opera che spera di poter inaugurare ancora come esponente dell'esecutivo di centrodestra.

Salvini accelera per il Ponte sullo Stretto

Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, parlando con Bruno Vespa al Forum in Masseria a Manduria, ha dedicato particolare attenzione al tema legato al Ponte sullo Stretto. A tal proposito ha ricordato che si è arrivati al decreto e alla società Stretto di Messina, annunciando anche una novità di assoluto rilievo: "A ottobre con la Legge di bilancio ci saranno gli stanziamenti con tutti i denari pubblici necessari". L'obiettivo dato agli ingegneri è di aprire i cantieri tra la primavera e l'estate del 2024.

Salvini ha offerto una sua chiave di lettura, invitando a giudicare il Ponte sullo Stretto come uno dei tanti tasselli di un puzzle e non come un'unica componente in grado di risolvere gli annosi problemi: "Adesso saranno in lavorazione cantieri di strade e ferrovie per decine di miliardi di euro in Sicilia e altrettanti in Calabria. Non avrebbe senso velocizzare i treni con l'alta velocità in queste due Regioni per poi mettere i vagoni sul traghetto". E ha indicato il 2032 come data ideale sia per il tunnel del Brennero sia per il Ponte sullo Stretto: "Questa maggioranza ha l'obbligo di fare almeno due legislature perché mi seccherebbe non inaugurare il tunnel e il ponte".

L'affondo sul caso Open Arms

Nell'ambito del processo sul caso Open Arms potrebbe giocare un ruolo importante la carta di Richard Gere. Dalla Lega fanno notare il rischio che tutto ciò si trasformi in uno show mediatico. Su questo punto Salvini, accusato di rifiuto d'atti d'ufficio e sequestro di persona, non ha rinunciato all'ironia sulla possibile presenza dell'attore: "Chiamerò anche mia mamma, che è appassionata di cinema, e poi risponderemo con Lino Banfi".

Il "no" al Mes

Il vicepresidente del Consiglio si è espresso anche sul tema del Meccanismo europeo di stabilità, fronte su cui ieri Giorgia Meloni ha ribadito una posizione contraria. Pure Salvini, dicendosi d'accordo con il capo del governo, ha rimarcato il "no" al Mes: "Dobbiamo fidarci del nostro Paese, non percorrere avventure che non sappiamo dove ci portano. Il Mes non è utile, non è conveniente".

Il ministro delle Infrastrutture ha sottolineato invece l'importanza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dell'emissione del Btp Valore che ha avuto una raccolta record di 18 miliardi con centinaia di miglia di piccoli risparmiatori coinvolti: "I buoni del Tesoro non sono di destra o di sinistra, sono l'indice della fiducia degli italiani.

A differenza del Mes che ci vincolerebbe a scelte prese da soggetti privati in altri Paesi, questi soldi vanno nelle mani degli italiani".

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