
Prima attacca sul personale Matteo Salvini, poi critica i suoi elettori. Elsa Fornero non guarda in faccia nessuno. Ecco il volto della sinistra che si proclama pacifista e riformista. Un classico - quello di insultare senza quartiere - esponenti della maggioranza, ma ora si va anche sull'elettorato. La differenza è che nel centrodestra anche quando si perde si dice "i cittadini - quindi gli elettori - hanno sempre ragione", a sinistra evidentemente hanno ragione solo quando votano per loro. Il teatro dello scontro è un salotto televisivo. In particolare, quello di Di Martedì, il programma di approfondimento politico condotto da Giovanni Floris.
Gli argomenti sul tavolo del dibattito sono molteplici: si passa dalla prossima manovra finanziaria, al recente scontro a distanza tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la principale leader dell’opposizione Elly Schlein. Messe da parte queste diatribe prettamente politiche, il conduttore vira sui problemi economici del Paese senza dimenticare, ovviamente, la cosiddetta riforma delle pensioni. Un argomento che scatena, una volta per tutte, la rabbia metaforica e ideologica dell’ex ministro.
Infatti, alla prima domanda di Floris, sbotta. "Non so come facciano gli elettori ancora a credere a una singola cosa di quelle che dice Salvini, è stato smentito nella maniera più clamorosa”, esordisce senza timore di smentite andando ad attaccare personalmente i cittadini che hanno voluto riporre fiducia nella Lega e, in particolare, nel ministro dei Trasporti italiano.
“Non solo non hanno cancellato la riforma, hanno speso di più per introdurre delle eccezioni valide un anno. Ma adesso che le cose vadano avanti secondo la mia legge del 2011. Forse una spiegazione agli italiani andrebbe data", conclude il suo ragionamento.