
Stefano Addeo è sparito dai social: il professore che ha pubblicato l'augurio di morte (non la minaccia) contro la figlia di 8 anni di Giorgia Meloni ha preferito chiudere il profilo sul quale ha pubblicato il post finito al centro della polemica. Sostiene di non averlo scritto lui ma solo di averlo pubblicato, avendone demandato l'ideazione all'intelligenza artificiale a cui avrebbe chiesto di "fare un post cattivo contro Meloni". Ma questi sistemi sono programmati per dare risposte eticamente ineccepibili e difficilmente potrebbero realizzare un post come quello pubblicato dal professore: "Auguro alla figlia della Meloni la stessa sorte della ragazza di Afragola".
Addeo si è scusato ma rischia comunque di essere sanzionato a livello disciplinare. È attualmente insegnante di tedesco in un istituto superiore di Cicciano, in provincia di Napoli, dove dice di essere particolarmente amato dai suoi studenti. "Amo gli animali. Faccio volontariato, vado negli ospedali per stare vicino ai bambini malati oncologici. A scuola i ragazzi mi amano. In questi giorni ho avuto soltanto da loro messaggi di solidarietà", ha detto anche al Corriere della sera. È dalle prime interviste che il docente ci tiene a mettere in evidenza questo suo lato, come se potesse alleggerire la posizione su quanto scritto. "Sono preoccupato dell’eco che la vicenda potrebbe avere sul piano professionale. Mi mancano due anni alla pensione, non vorrei concludere la carriera con un licenziamento. Valditara mi è parso molto arrabbiato", ha detto ancora al Corriere.
Effettivamente, il ministro dell'Istruzione e del Merito è stato perentorio e categorico: "A tutela della stragrande maggioranza degli insegnanti che tengono atteggiamenti esemplari, non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il Ministero, attraverso i suoi organi competenti, sanzionerà quanti per i loro atti non sono degni di far parte della nostra scuola". Nel frattempo, il docente ha di contro denunciato di essere stato fatto oggetto di pesanti minacce: "Ho ricevuto messaggi con minacce di morte.
Ho trovato della panna e dei pomodori attaccati al cancello di casa e ho pensato a una stupidata da ragazzi. Poi sono uscito con il cane e, dopo dieci minuti, mi rincorrevano insultandomi con parole che non oso ripetere".