Nuovo schiaffo della sindaca di Merano al tricolore: cosa ha fatto

Durante l'esecuzione dell'inno, in occasione della Festa della Repubblica, Katharina Zeller è rimasta impassibile e con un sorriso stampato in volto

Nuovo schiaffo della sindaca di Merano al tricolore: cosa ha fatto
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Se la prima volta che era stata colta in un atteggiamento poco patriottico, rifiutandosi di indossare la fascia tricolore simbolo del ruolo di sindaco subito dopo la sua elezione, aveva giustificato il gesto in modo decisamente originale, anche in questa circostanza bisognerà attendere le sue dichiarazioni per comprendere quale motivazione sarà addotta per spiegare il silenzio durante l'esecuzione dell'inno di Mameli.

Il primo cittadino di Merano Katharina Zeller torna nuovamente a far parlare di sé a causa dell'atteggiamento mostrato nel corso delle celebrazioni della Festa della Repubblica durante la mattinata di oggi, lunedì 2 giugno. La sindaca di certo era a conoscenza del fatto che, dopo quanto accaduto a seguito del rifiuto di indossare la fascia tricolore dinanzi alle telecamere, tutti gli occhi sarebbero stati puntati su di lei, tuttavia non è apparsa particolarmente preoccupata.

Il clamore mediatico suscitato da quel gesto, interpretato come una mancanza di rispetto nei confronti della bandiera italiana, era esploso subito dopo la diffusione via web e social del video. La Zeller non sembrava di certo entusiasta all'idea di indossare la fascia, che in effetti aveva tolto subito dopo, venendo per questo motivo ripresa dal sindaco uscente Dario Dal Medico. Si era parlato fin da subito di un gesto in linea con determinati ideali di non adesione ai principi patriottici tipici di una parte della popolazione altoatesina, ma la Zeller aveva respinto le accuse proponendo una spiegazione di stampo "patriarcale".

"Non mi sono sfilata la fascia per mancare di rispetto al tricolore. Rappresenta l’Italia, la mia patria: in qualità di vicesindaco negli ultimi anni ho sempre indossato il tricolore in ogni occasione ufficiale e così farò anche in futuro. Mi sono opposta a un gesto provocatorio, teso a presentarmi come una bambina infantile obbligata ad ubbidire a un esperto uomo maturo", aveva dichiarato la sindaca a Repubblica. "Se al mio posto ci fosse stato un nuovo sindaco di sesso maschile, il mio predecessore non lo avrebbe affrontato fisicamente in modo tanto invasivo", aveva aggiunto.

Oggi, come promesso, la fascia non mancava, ma il silenzio assordante durante l'esecuzione dell'inno di Mameli non è passato di certo inosservato. Il primo cittadino, in piazza Walther a Merano, era accanto all'europarlamentare Luigi Spagnolli, al vice presidente del consiglio provinciale di Bolzano di Fratelli d'Italia Marco Galateo e al sindaco di Bolzano Claudio Corrarati.

Ebbene, mentre tutti intonavano il canto, Zeller è rimasta impassibile, con lo sguardo fisso e sorridente. In attesa di una dichiarazione ufficiale si può già dire che nessun "uomo maturo" abbia "fisicamente" imposto nulla.

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