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"Meloni non parla del carrello della spesa": follia a sinistra sullo spot Esselunga

Da Fratoianni a Bonelli, compagni costretti ad attaccarsi ad uno spot pubblicitario per provare a mettere in cattiva luce premier e governo. Senza successo

"Meloni non parla del carrello della spesa": follia a sinistra sullo spot Esselunga

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Nemmeno l'estate militante e l'emergenza migranti dai toni internazionali hanno permesso alla sinistra di insidiare il governo. Dal Partito Democratico alle formazioni minori, i sondaggi non regalano gioie e l'unità del centrodestra preoccupa. Messo da parte - momentaneamente, si teme - l'allarme fascismo, i compagni sono pronti a tutto pur di denigrare il premier Meloni. La dimostrazione plastica arriva dal caso Esselunga, ossia dallo spot che ha infiammato il dibattito in rete nelle ultime ore. Sì, la sinistra ha provato a strumentalizzare anche un emozionante corto pubblicitario pur di gettare fango sull'esecutivo.

Tra i primi a cavalcare il trend Esselunga troviamo Nicola Fratoianni. Il segretario di Sinistra Italiana ha attaccato il premier Meloni per il semplice fatto di aver elogiato lo spot firmato Esselunga: "Presidente Giorgia Meloni, vedo che commenta lo spot di una nota catena di supermercati ma che non dice nemmeno una parola sul carrello della spesa di milioni italiani, separati e non. Per loro anche una pesca rischia di diventare un lusso. L'Italia attende risposte", le sue parole su X.

Altro esponente di sinistra in prima linea per le polemiche strumentali è Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e alleato del già citato Fratoianni. "Non si è mai visto che un presidente del consiglio intervenisse su uno spot pubblicitario facendo tweet e post sui social e, di fatto, facendo pubblicità a una società privata", le sue parole all'Adnkronos: "Ma quello della Meloni è la misura del fallimento della sua azione di governo che non solo non affronta ma sta peggiorando i problemi del Paese. Una volta che la Meloni smette di occuparsi di spot pubblicitari può occuparsi del caro vita che sta portando alla povertà sociale tante famiglie compresi figli?".

Le difficoltà della sinistra sono visibili a occhio nudo, se le argomentazioni sono queste:"Nei supermercati ci sono anziani che comprano due fette di prosciutto perché tra pensioni basse e aumento dei beni di prima necessità la situazione è drammatica. Meloni, spegni la Tv e occupati delle famiglie italiane del caro bollette, e visto che ci sei spiega perché hai sanato 8,3 miliardi di euro di extraprofitti alle società energetiche della tassa del governo draghi che sono frutto della triplicazione dei costi delle bollette".

Filippiche deboli, scialbe, fiacche. Testimonianza concreta di una sinistra priva di idee e che non ha di meglio da fare che soffermarsi su una pubblicità nel tentativo di rubare qualche voto al centrodestra.

E c'è anche chi la butta sulla filosofia, come Pier Luigi Bersani: "Mi sembra davvero sbagliato, in questo e in altri casi, mettere in mezzo la sofferenza dei bambini su temi delicati per scopi commerciali".

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