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"È un vero business". Ecco i numeri della vergogna sull'utero in affitto

In diverse parti del mondo la pratica è permessa a pagamento. Dall'Ucraina agli Stati Uniti: dove e come è consentita la maternità surrogata

"È un vero business". Ecco i numeri della vergogna sull'utero in affitto

Nelle ultime ore in Italia è tornato centrale il dibattito sulla galassia Lgbt e l'utero in affitto. Da una parte il governo è nettamente schierato contro la maternità surrogata e non si esclude di riconoscerlo come un reato internazionale da perseguitare penalmente; dall'altra la sinistra è pronta a dare battaglia in Parlamento per far sì che venga riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali. In diversi parti del mondo la pratica è permessa a pagamento: ecco dove e come è consentita.

Dove è consentito l'utero in affitto

La legge del 19 febbraio 2004, n. 40, interviene su questo fronte attraverso una serie di norme proprio in materia di procreazione medicalmente assistita. Nello specifico l'articolo 12, comma 6, stabilisce che è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro chiunque in qualsiasi forma "realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità".

Proprio per questo motivo a volte si decide di rivolgersi all'estero, anche se si potrebbero riscontrare problemi per quanto riguarda il riconoscimento della genitorialità. L'edizione odierna di Libero ha scattato una fotografia su quelle realtà dove l'utero in affitto è considerato lecito a pagamento, denunciando la presenza di "vere e proprie aziende che gestiscono" ciò che viene considerato di fatto un "business".

Il sito surrogacyitaly.com riporta i casi specifici di diversi contesti in cui si può ricorrere alla maternità surrogata. Molte sono repubbliche dell'ex Urss. In Ucraina il prezzo parte da 49.900 euro, ma varia a seconda della difficoltà della gestione amministrativa: una buona parte dei programmi prevede un totale che va dai 50mila ai 60mila euro. Il costo della maternità surrogata in Grecia parte da 78mila euro; in Albania la base è di 61mila euro circa; in Georgia si parte da 58mila euro.

In una parte degli Stati Uniti la pratica è permessa. Il costo della maternità surrogata negli Usa è il più alto al mondo: un processo arriva a costare addirittura tra i 100mila e i 180mila euro. BioTexCom, la clinica leader della fecondazione assistita, ha sviluppato pacchetti da far scegliere alle coppie in base alle proprie esigenze. Giusto per citarne un paio: la Premium-Chance all inclusive da un tentativo (con la Fivet omologa e/o l'applicazione del metodo di sostituzione mitocondriale) per 6.500 euro; quella da cinque tentativi (anche con possibile cambio in eterologa e con formula soddisfatti o rimborsati) per 14.900 euro.

Il fronte del "no"

Nella giornata di ieri Eugenia Roccella è intervenuta sulla polemica che sta toccando il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali: il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia ha annotato che nelle manifestazioni di piazza "c'è stato uno spostamento del tema" in quanto non si vuole parlare dell'utero in affitto che invece dal suo punto di vista rappresenta il cuore del problema.

Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha rivendicato la decisione della Commissione politiche comunitarie di Palazzo Madama: "Ha bloccato forme confuse di presunta e inesistente genitorialità e, soprattutto, ha bloccato l'ipotesi dell'utero in affitto. L'utero in affitto e i figli comprati non avranno legittimazione".

Per Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, l'utero in affitto "è qualcosa di obbrobrioso" anche perché "i figli vengono al mondo se ci sono una mamma e un papà".

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