"È una vittoria della democrazia?". L'amarezza di Vespa per il duello Meloni-Schlein saltato

La delusione del conduttore per lo stop alla sfida da Porta a Porta: "Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli"

"È una vittoria della democrazia?". L'amarezza di Vespa per il duello Meloni-Schlein saltato
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Il dibattito è aperto da tempo e in queste ore è tornato al centro della discussione: le regole sulla par condicio sono davvero necessarie per dare la stessa visibilità a tutti i partiti che corrono per una tornata elettorale o sono ormai superate dal tempo e meritano di essere riviste? È questo uno dei punti su cui si è soffermato Bruno Vespa, che senza giri di parole si è espresso in maniera molto critica per quanto riguarda lo stop al confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein che era stato fissato per il 23 maggio nella trasmissione Porta a Porta.

Il conduttore del programma in una nota ha messo in risalto una realtà che rappresenta un paradosso per la tv pubblica, che avrebbe avuto l'onore di ospitare un prestigioso appuntamento democratico: prima non è stato possibile trasmettere il dibattito tra Enrico Letta e Meloni (allora leader più rappresentativo dell'opposizione) in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, poi è saltato il duello a favore di telecamere tra il presidente del Consiglio e Schlein (attualmente segretario del principale partito al di fuori della maggioranza di centrodestra) in vista delle elezioni europee che si terranno l'8 e il 9 giugno.

"È una vittoria della democrazia?", è la domanda retorica che si è posto Vespa. A cui ha fatto seguire una risposta: "Non ne sono convinto". A rendere il tutto ancora più amaro è un elemento che avrebbe connotato in maniera positiva il confronto televisivo tra Meloni e Schlein, visto che spesso si parla dell'importanza delle donne e se ne invoca una maggiore presenza: "Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli".

Una grande opportunità sprecata per la Rai, che avrebbe potuto ospitare a Porta a Porta un interessante faccia a faccia tra il capo del governo e il leader dell'opposizione. Ora si stanno studiando strade alternative e non è da escludere che comunque la sfida possa tenersi su emittenti private. Il rimpianto rimane, anche perché Vespa ha fatto notare che nel 2024 i quattro partiti favorevoli al confronto (Fratelli d'Italia, Partito democratico, Lega e Stati Uniti d'Europa) rappresentano il 63.32% delle forze parlamentari.

"Tutte le forze politiche hanno sempre avuto e sempre avranno il giusto spazio nelle nostre trasmissioni", ha aggiunto il conduttore. Secondo cui l'esasperazione della par condicio "non giova a nessuno".

Proprio per questo motivo da tempo tecnici e politici sottolineano la necessità di mettere mano a un regolamento vecchio. Da qui la sfida lanciata da Vespa: "Si avrà il coraggio di farlo?". Di certo resta l'amarezza per la tv pubblica per non essere stata il teatro del dibattito tra Meloni e Schlein.

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