Luca Damilano
Lultima volta è stato durante la seconda guerra mondiale. Un trasloco di massa di queste dimensioni erano decenni che non veniva messo in cantiere. Ed è proprio la parola giusta dal momento che si parla di ristrutturazioni e della battaglia contro la fame di case. Per venire incontro agli oltre 30mila milanesi di cui quasi 9mila sopra i 65 anni, interessati ai lavori dei contratti di quartiere, Luciano Niero, presidente dellAler e i sindacati del Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Conia hanno firmato un «accordo quadro». Obiettivo: fornire agli inquilini gli strumenti per affrontare la riqualificazione degli alloggi. Lintervento interessa Calvairate, Gratosoglio, Mazzini, Ponte Lambro, San Siro, Stadera e Spaventa a Milano. I comuni di Cernusco sul Naviglio, Cinisello, Limbiate, Pioltello, Rho, Rozzano, Seregno, Sesto. I Contratti di Quartiere prevedono la riqualificazione delle periferie. Nel capoluogo lintervento interessa 15mila alloggi. Il finanziamento è, complessivamente, di circa 550 milioni.
Laccordo con le organizzazioni sindacali prevede, tra laltro, la collaborazione nella gestione dei laboratori di quartiere con la progettazione partecipata. Un piano per gestire la mobilità degli inquilini che dovranno lasciare, temporaneamente, lalloggio da ristrutturare. I costi relativi al trasloco - in forma forfettaria, nonché quelli relativi alla installazione di luce, gas e telefono saranno a carico di Aler. Anche il calcolo del canone delle nuove case, che gli inquilini utilizzeranno durante le ristrutturazioni, saranno definiti con modalità concordate. Gli inquilini che occupano alloggi sino a 55 metri quadrati riceveranno sino a 700 euro (sino a 1000 euro per gli oltre 55metri quadrati). «Laccordo con i sindacati è un momento importante di un processo che trova nella progettazione partecipata la scelta più coraggiosa - commenta Luciano Niero, presidente Aler -.
LAler paga il trasloco a chi deve sistemare casa
Ristrutturazioni per 15mila alloggi: stanziati 550 milioni per i contributi
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