Economia

L'economia tedesca affonda le Borse europee La Bce compra ancora titoli italiani e spagnoli

Piazze finanziarie in calo in attesa del vertice all’Eliseo tra la Merkel e Sarkozy sulle eventuali misure aggiuntive che potranno essere adottate per contenere la crisi del debito in Eurolandia. I rossi delle principali Borse europee sono dettati anche dai dati pessimi dell'economia tedesca

L'economia tedesca affonda le Borse europee 
La Bce compra ancora titoli italiani e spagnoli

Milano - Piazze finanziarie in calo in attesa del vertice all’Eliseo tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy sulle eventuali misure aggiuntive che potranno essere adottate per contenere la crisi del debito in Eurolandia. La Banca Centrale Europea ha acquistato questa mattina nuovi titoli di stato italiani e spagnoli. I rossi delle principali Borse europee sono dettati anche dai dati pessimi dell'economia tedesca. I mercati europei chiudono tutti in negativo, salvo Londra, nonostante un recupero parziale delle perdite nella parte finale della seduta. Il Ftse Mib cede lo 0,87% a 15.750 punti; a Parigi il Cac 40 termina a 3.230,90 punti con un calo dello 0,25%; a Londra il Ftse 100 chiude a 5.357,63 punti e guadagna lo 0,13%; il Dax di Francoforte con 5.994,90 punti cede lo 0,45%; l’Ibex a Madrid con 8.674,3 punti perde lo 0,4%. L’indice azionario europeo EuroStoxx 50, che rappresenta i cinquanta titoli più significativi dell’Eurozona ha accusato uno scivolone del 5,7%, andando ai minimi da una settimana.

Piazza Affari in forte calo Piazza Affari riduce le perdite sul finale e chiude con un calo sotto il punto percentuale. Il Ftse Mib perde lo 0,87% a 15.750 punti, mentre l’All Share perde lo 0,79%. A guidare, il recupero le banche, per primo quello di Intesa Sanpaolo, che guadagna il 3,85%. In spolvero anche la Bpm e Mediobanca, mentre resta poco sotto la parità Unicredit. Positivi gli assicurativi. Fra gli energetici crollo del 13,64% per Terna. Scivolone anche per Snam Rete Gas, che chiude in calo del 9,9%, recuperando tuttavia 2 punti percentuali rispetto ai minimi dopo l’annuncio che la politica dei dividendi rimarrà invariata. Male Enel (-4,25%) e la controllata Egp (-5,42%), mentre salgono Eni (+0,46%) e soprattutto Saipem (+1,2%). In difficoltà, nel comparto industriale, Fiat Spa (-4,26%), ma è in rosso tutta la galassia del Lingotto (Industrial -3,6%, Exor -1,35%). Giù anche Pirelli (-2,52%), mentre resiste Finmeccanica. Sale Mediaset (+1,05%), corre Davide Camapri (+3,03%), mentre viene venduto il lusso (Tod’s -1,77%). Fuori dal paniere principale chiude con un balzo del 14,02% Zucchi.

Occhi puntati sul vertice Merkel-Sarkozy Nonostante questi dati macroeconomici, quella di ieri è stata comunque una seduta ferragostana per le piazze del Vecchio Continente, con gli occhi tutti puntati sul vertice di oggi tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Le indicazioni giunte alla vigilia sgombrano il campo dall’ipotesi di una emissione di Eurobond, come invece aveva caldeggiato lo stesso Tremonti non più tardi di sabato, presentando le misure della manovra anticrisi: per il nostro ministro del Tesoro questi strumenti finanziari sono l’unico vero l’antidoto alla crisi e l’appuntamento di domani è determinante per le sorti dell’Eurozona e dei mercati. Ma Berlino alla vigilia ha cercato di smorzare le attese. "Non bisogna aspettarsi nulla di spettacolare", ha fatto sapere, si tratterà di una riunione di lavoro sulla governance dell’Eurozona.

La Ue apre agli Eurobond La possibilità di emettere titoli pubblici congiunti a livello di eurozona, i cosiddetti Eurobond, "è un’idea molto interessante".

Ad affermarlo è stato il portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero.

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