La Lega mette la camicia verde a Podestà: «È dei nostri»

Matteo Salvini non ha dubbi: «Guido Podestà ce la fa, con Guido Podestà si vince». Oggi, il candidato Pdl e Lega è in quel di Pontida e ad accoglierlo troverà un grande striscione tutto per lui: «Noi lo vogliamo presidente della Provincia di Milano. Vogliamo che vinca la coalizione. Guido in camicia verde, farà un bagno di folla e, poi, gli daremo da mangiare un po’ di polenta che, di certo, gli farà molto bene».
Programma della giornata di Guido Podestà che Salvini vuole presidente perché «con lui dimostreremo che la polizia provinciale non serve a raccogliere solo le cacche dei cani dalle strade» e perché «con lui, in tutti i Comuni dell’hinterland, garantiremo finalmente sicurezza ai cittadini». Penati, assicura il leader leghista e neo-parlamentare europeo, «è stato un disastro: cinque anni di inefficienza che non vogliamo siano replicati». Domanda: eppure, Penati vagheggia di essere leghista? «Leghista? Penati è uno zelig, un trasformista da avanspettacolo. Un leghista non spenderebbe mai soldi dei cittadini milanesi per comprare appartamenti ai rom. Lui l’ha fatto e l’ha fatto acquistando alloggi dagli amici degli amici, quelli per intenderci che risiedono a Sesto San Giovanni e che sono in affari con la Provincia di Milano». Messaggio chiaro: «Penati è solo chiacchiere e distintivo. Suoi alleati sono i centri sociali e Rifondazione. Difficile trovarvi un leghista».
Dunque, dopo «aver fatto 30 conquistando quasi tutti i Comuni e le Province lombarde», la Lega vuol fare «31 e vincere anche la Provincia di Milano». Applausi convinti da Mariastella Gelmini, Ignazio La Russa e, naturalmente, Guido Podestà: «Con la Lega abbiamo delle battaglie comuni» dice il candidato Pdl-Lega alla Provincia di Milano. «La presenza di Podestà aggiunge Roberto Calderoli «dimostra la volontà della Lega di sostenere i candidati impegnati nei ballottaggi. Altrettanto faranno i leader del Pdl, in altre occasioni, con i candidati della Lega».
Virgolettato del ministro per la Semplificazione che riassume la parola d’ordine al popolo leghista: votate Podestà. E, oggi, al raduno di Pontida, l’ospite Guido Podestà si presenta con l’invito a difendere il futuro comune: quello di una Provincia che dopo il 22 giugno non sia più «la Provincia dell’immobilismo e dell’inefficienza». E mentre il ministro Calderoli ricorda che è «la prima volta che invitiamo un “non leghista” a Pontida», luogo sacro per la Lega, si fanno i conti dei leghisti al voto il 21 e il 22 giugno: tra Milano e provincia sono qualcosa come 281.671 voti, pari al 15,2 per cento. Una dote che Guido Podestà incassa a scatola chiusa da aggiungersi al patrimonio Pdl. Ma bisogna comunque ritornare alle urne, che è pure l’invito lanciato da Silvio Berlusconi in un nuovo spot pro-Podestà che da oggi è trasmesso sulle tv locali.

Spot che s’aggiunge a quelli del ballottaggio di Podestà dove i contenuti parlano chiaro: no ai campi rom, no ai clandestini, sì alla sicurezza e sì alle case per gli italiani. Fatti di chi chiede il voto con la propria faccia e con la garanzia di una coalizione coesa. Anche con la benedizione di Umberto Bossi e del popolo di Pontida.
gianandrea.zagato@ilgiornale.it

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