Cronaca locale

La legge sul divorzio ha rottamato i papà

Giovani ai quali non è stato rinnovato il contratto o neolaureati che ancora non si sono affacciati al mondo del lavoro, donne che si rimettono in gioco, per sostenere il budget familiare, reinventandosi imprenditrici e stranieri che tentano la via imprenditoriale.
Questo l’identikit di chi ha aperto ex novo un’impresa nei primi mesi del 2010. Complessivamente, tra gennaio e marzo del 2010, in Italia sono nate più di 53mila ditte individuali, 8.500 nella sola Lombardia, regione più virtuosa dell’intero territorio nazionale in fatto di idee imprenditoriali. Un numero considerevole, qualcosa come 25 aziende al giorno delle quali più del 20 per cento sono figlie della crisi, create da chi ha perso il lavoro. Giovani o ex manager che si sono inventati una nuova vita professionale. Tra loro c’è chi ha aperto bar biologici o un servizio di assistenza infortunistica, ma anche scuole di ballo o asili nido. Le idee non sono mancate, così come le opportunità per rimettersi in gioco.
L’indagine è stata condotta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese-InfoCamere. Ebbene, un’impresa individuale su 3 sorta nel 2010 ha come titolare una donna, circa una su 4 è stata aperta da un giovane under 30 e una su 5 ha un titolare straniero. Merito anche dei sostegni dati dalla Regione Lombardia con il progetto Start, rivolto a disoccupati, inoccupati, cassaintegrati, lavoratori in mobilità, che intendono aprire un’impresa.
«I giovani che vivono nel nostro territorio sono abituati a darsi da fare - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio monzese -. Le aperture di nuove realtà da parte di giovani, nonostante le difficoltà, sono un segnale di fiducia nel futuro. Come istituzione abbiamo il dovere di credere nei loro progetti, sostenerli, consolidarli e renderli una componente strutturale della nostra economia».
Il progetto Start promosso e finanziato da Regione Lombardia, Ministero della Gioventù e Camere di commercio lombarde, si occupa di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese attraverso la messa a punto di un sistema organico di servizi: dal momento del concepimento dell’idea fino alla prima gestione imprenditoriale. Tra le nuove imprese nate in Lombardia sono Mantova, Lecco e Sondrio a presentare una maggiore specificità «femminile», province le donne titolari sono rispettivamente il 29,9; 28,8 e 27,5%. Invece è a Lodi, Pavia e Mantova dove si registra la maggiore la presenza di under 30 che diventano imprenditori, rispettivamente il 32,4, il 26,1 e il 24,8%.

Gli stranieri che tentano la via imprenditoriale sono concentrati invece a Milano (il 28% delle neonate imprese ha un titolare non italiano), Como (22,2%) e Mantova (20%).

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