Un romanzo intenso, emozionante e struggente. Una storia di perdono, resilienza, di amore e di riscatto sullo sfondo del secondo conflitto mondiale. Poche parole basterebbero per descrivere la profondità e la bellezza di Cieli di piombo, il romanzo di Mathilde Bonetti disponibile dal novembre del 2022 per Mondolibri. Un libro di una potenza e di un’intensità unica nel suo genere, capace di essere sia un drama "in costume" che uno spaccato di vita su una pagina di storia molto controversa che – ancora oggi – fa discutere. E Mathilde Bonetti - che di professione oltre a essere una scrittrice di Milano è anche una giornalista e traduttrice – con un pugno fermo regala ai lettori un romanzo avvincente, che scava a fondo nella Storia, facendo emergere il ritratto di un mondo che (per fortuna) non esiste più, e di un’epoca in cui c’era ancora la voglia di sognare e di credere in nobili valori.
La vicenda di Cieli di piombo prende forma in Polonia nel 1939, nel momento in cui il paese è sotto scacco dei russi e dei tedeschi. È inverno, un inverno gelido che porta con sé solo morte, tristezza e distruzione. Lo sa bene il capitano Baranski, pilota di aerei e fedelissimo al suo credo politico, che ora è prigioniero nella sua stessa base. L’uomo è dilaniato dalla paura e dall’odio anche perché un militare russo, Matthias Brandt, ha ucciso la moglie sotto i suoi stessi occhi. Un atto barbaro che ha sconvolto lo stesso capitano della Luftwaffe. Lui stesso intuisce che, quella guerra così ingiusta, si è trasformata in qualcosa di ben peggiore. I destini di Matthias e Baranski si uniscono, inconsapevolmente. Il primo è in fuga, l’altro è in cerca di vendetta. All’equazione si unisce Axelle, donna inglese rimasta vedova, che è la sorella della moglie di Barasnki. Dalla fredda Polonia, le vicende si spostano nei cieli dell’Inghilterra in un susseguirsi di colpi di scena e torbide rivelazioni. I tre protagonisti, uniti da uno scherzo del destino, cominciano una dura e difficile battaglia con loro stessi, per imparare a perdonare e a perdonarsi, e trovare così il modo di tornare a vivere.
Cercare di compattare gli eventi salenti di Cieli di piombo non è facile. Questo perché, non solo il racconto si muove in uno spazio-tempo ampio (e definito), ma soprattutto, perché il plot è così ricco di dettagli e di sfumature che per il lettore è facile perdersi nella cornice narrativa. Un dettaglio, però, che fa la differenza. La storia, infatti, è così carica di pathos e impreziosita da un messaggio di speranza che è impossibile non restare imbrigliati nel racconto di Matthias e Baranski. Non è un semplice romanzo storico quello che Mathilde Bonetti ha portato alla luce, ma altri non è che una fotografia fulgida di un’epoca che fu e di una pagina del nostro vissuto che è lecito ricordare per non ripetere gli errori commessi in passato. Una lettura che cattura l’attenzione fin dalla prima pagina grazie a uno stile arzigogolato ma fluido, e grazie a un‘ottima conoscenza storica da parte dell’autrice, tanto da rendere il racconto ancora più vero e sincero.
Mathilde non è nuova nell’ambiente letterario di oggi. È del 1996 il primo romanzo che racconta della sua attività giornalistica. In seconda battuta spazia tra il fantasy e la narrativa pura. Con lo pseudonimo di Mathilda Blake e per Mondadori ha pubblicato ben 9 romanzi – l’ultimo è lo straordinario Un ballo a Blackpool – per la collana "Passion" disponibile in digitale e in formato cartaceo.
Con Cieli di piombo è tornata al meglio delle sue qualità, regalando una storia ricca di contenuti che non si dimentica con facilità. Il prossimo 16 marzo, in un evento moderato da Laura Marinaro, incontrerà i lettori per una cena al Saint Georges Premier di Monza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.