Milano - Le voci circa un presunto coinvolgimento con la mafia di cui si parla sono "infondate"
e "infamanti". Silvio Berlusconi
lo ribadisce ancora una volta incontrando i giovani del Pdl del circolo di Olbia-Tempio. Non capisco, avrebbe aggiunto il presidente del Consiglio, come sia possibile pensare cose del genere e quali sarebbero state le mie
motivazioni. Intanto da Firenze arriva una secca smentita. "Non ci sono iscrizioni di questo
tipo. Non sono indagati". Così il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi, risponde ai
giornalisti in merito alle notizie rispetto al fatto che il presidente del Consiglio e Dell’Utri
sarebbero indagati per mafia dalla procura di Firenze.
Ingroia: "Noi non diciamo niente" "Capisco perché da Firenze abbiano
smentito la notizia: era stato scritto che li avevano iscritti
loro. Su di noi nessuno l’ha scritto e quindi non diciamo
niente". Così il procuratore aggiunto di
Palermo, Antonio Ingroia, ha risposto alla domanda se voleva, anche lui,
smentire la notizia di una iscrizione nel registro degli indagati
del premier e del senatore Pdl.
Berlusconi: voci infamanti su di me Le voci sull’ipotesi di un
coinvolgimento del premier nelle stragi di mafia sono accuse infondate ed infamanti,
ha detto Berlusconi.
Non capisco, avrebbe aggiunto Berlusconi, come si fanno a pensare cose del genere
e quali sarebbero state le mie motivazioni. "Se trovo chi ha fatto le nove serie de La
Piovra e chi scrive libri sulla mafia che ci fanno fare una bella figura lo strozzo", ha
detto poi durante un convegno dell’Enac.
Si sa che la maggior parte dei magistrati è di sinistra e cercano sempre un pretesto
per dovermi attaccare, avrebbe affermato ancora, secondo quanto riferito da un
gruppo di giovani del Pdl, incontrati prima di partecipare ad un convegno dell’Enac. È
dalla nascita di Forza Italia che provano a farlo, avrebbe osservato ancora Berlusconi,
insistendo poi nella necessità di separare le carriere dei pm e dei giudici. Infine il
Cavaliere avrebbe ribadito l’impegno della maggioranza ad andare avanti velocemente
nella riforma della giustizia.
Alfano: "Sempre detto che è fantascienza" "Avevo già dichiarato al Corriere
della Sera che mi sembravano ipotesi fantascientifiche e avevo
già detto a settembre che i magistrati inseguono i segni di
verità e non politici. Ho il dovere di crederlo e il diritto
di sperarlo".
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