Maltrattamenti alla residenza per anziani. Gli indagati scelgono il rito abbreviato

Alla conclusione delle indagini, la pubblica accusa aveva ritenuto di avere elementi per chiedere il processo

Maltrattamenti alla residenza per anziani. Gli indagati scelgono il rito abbreviato
00:00 00:00

Dopo la chiusura delle indagini preliminari e la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Como, le difese degli indagati nel fascicolo relativo alla casa di riposo di Dizzasco "Sacro Cuore" proprio in questi giorni hanno deciso di affrontare il processo con il rito abbreviato, ovvero basandosi sulle carte già nel fascicolo ottenendo in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena. La data dell'udienza non è però ancora stata fissata.

E' questo lo sviluppo estivo della vicenda riguardante sette dipendenti della struttura lariana che, dopo la circostanziata segnalazione di un ex dipendente, aveva spinto i carabinieri della Compagnia di Menaggio, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo di Como e coordinati dal sostituto procuratore di Como Alessandra Bellù a indagare per sei mesi. A fine febbraio erano scattate quindi le misure cautelari, in parte in carcere e in parte ai domiciliari, per presunti maltrattamenti ai danni di anziani ospiti.

Alla conclusione delle indagini, la pubblica accusa aveva quindi ritenuto di avere elementi per chiedere il processo. A tutti anche se con modalità e ruoli molto diversi l'uno dagli altri erano stati contestati i maltrattamenti ad una parte degli anziani, abusi che i sospettati avrebbero portato avanti nella loro qualità di dipendenti socio assistenziali della Rsa Sacro Cuore.

Maltrattamenti ad almeno cinque pazienti, di cui una nel frattempo deceduta nel dicembre del 2024, che avevano creato nelle vittime "uno stato di sofferenza morale e psichica" mediante percosse, ingiurie, denigrazioni e umiliazioni. Tutti i pazienti vittime di quanto contestato, erano allettati e dunque impossibilitati a difendersi.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica