
Arriva la settimana più stilosa dell'anno. C'è la Fashion Week (da domani al 29) e Milano si prepara ad accogliere stilisti, modelle, giornalisti e fashion addicted. Persone che al termine di una giornata di sfilate deve pur mangiare, anche se magari poco (si sa come vanno le cose quando c'è di mezzo la moda). E se sulle porzioni ci sarà da discutere non si potrà farlo sull'eleganza dei locali scelti. Ecco la nostra selezione, spaziando in zone vibranti della città.
BistRo Aimo e Nadia È la terza insegna del gruppo che fa capo agli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani, eredi spirituali dei grandi Moroni, che per decenni hanno deliziato i milanesi. Un salotto piccolo e accogliente, arricchito dal design della gallerista Rosanna Orlandi (da cui la R maiuscola). In cucina la bravissima Sabrina Macrì, con la sua cucina rassicurante e saporita, ma anche stimolante (da provare la Fregola sarda risottata alla genovese con 'nduja di Spilinga). Via Matteo Bandello, 14.
The View by Valerio Braschi Una vista del Duomo è sempre il migliore degli aperitivi. E questo locale nel building di Glamore Group in piazza del Duomo 21, ne ha una spettacolare. Come la cucina decisamente sovraesposta di Valerio Braschi, vincitore di Masterchef qualche edizione fa ad appena 18 anni. Romagnolo di Santarcangelo, i suoi piatti sono vibranti, estrosi, sensoriali, talora inquieta, certamente fashion. Prova ne sia il Glacier 51 cotto all'hibachi su salsa emulsionata agli ultrasioni di fondo di manzo e grasso puro di rubia gallega.
Ba Restaurant Allontaniamoci dal centro ma non di molto. In via Raffaello Sanzio 22 questo locale guidato da Marco Liu (fratello di Claudio del gruppo Iyo e di Giulia di Gong) che reinterpreta la cucina cantonese con un piglio moderno e raffinato. Un cinese davvero insospettabile. Bellissimo anche il locale, giocato sui toni del rosso e del nero, e con un tocco elegantemente cinematografico. Notevole la carta dei vini curata dal sommelier Marco Spini, tra i più bravi della città.
Rodrigo Tortellini e lambrusco. Musica e champagne. Bologna e Milano. Sono queste le coordinate della seconda casa di Rodrigo, storico ristorante bolognese nato nel 1949, che quest'anno ha aperto le porte della sua nuova sede milanese, cercando di conciliare un set metropolitano e ricette tradizionali. Iconica la location, il numero 11 di via Savona. Da provare la pasta fresca realizzata dalle sfogline (le "zdore").
Quadri Bistrot Un locale moderno ed eclettico in zona Brera a Milano, dallo stile newyorkese, dominato dalla figura dello chef-patròn Riccardo Quadri, che unisce tradizione italiane tecnica francese (Terrina di pomodoro, provola e olive, Riso allo zafferano, midollo piastrato e sugo di gremolada). Buoni i cocktail che si possono anche gustare al bancone bar.
Cactus Milano Al 4 di via Varese, in zona Moscova, Cactus Milano è un locale allegro e colorato che vive tutto il giorno, dalla colazione al dopocena. Il talentuoso chef Alessio Sebastiani propone una cucina sostenibile piuttosto ricercata coadiuvato dalla pastry chef Eva Galimberti. I toni verdi del locale richiamano la stagionalità delle materie prime, con piatti vegetariani e vegani.
Vel Ha aperto da pochi mesi questo ristorante fine dining al numero 11 di via Bergamini, tra via Larga e la Statale. Lo chef Valerio Dallamano propone una cucina personale e ricca dei tanti viaggi e dei tanti maestri, con tecniche ineccepibili ma mai intimidatorie.
Menu degustazione, carta e proposta più agile a pranzo. Notevoli i Maltagliati di polenta ai pepi, schiuma di ricotta di capra e tartufo estivo. In sala, arredamento materico e opere astratte dell'artista Alvaro Occhipinti.