Cultura e Spettacoli

«MATRIX», IL VERO TEST TRA UNA SETTIMANA

Il programma è leggero, gradevole ma con un'atmosfera che vira spesso verso lo show anziché puntare sull'analisi dei fatti di cronaca. La prima puntata dell'atteso Matrix (lunedì su Canale 5, ore 23,15) lascia aperto qualche dubbio, da chiarire nell'immediato futuro: Enrico Mentana sceglierà tra giornalismo di spessore e intrattenimento «alla Letterman», o terrà il piede in due scarpe come è sembrato al debutto? Buoni gli ascolti, ma un dato preoccupante in proiezione futura: parecchi hanno lasciato Matrix strada facendo, forse non solo perché la mattina dopo dovevano alzarsi presto. In studio (luminoso e scenariale) si parla del caso-Fazio e sono ospiti Giulio Tremonti e Pierluigi Bersani, cui si aggiungeranno Luigi Abete, il sondaggista Piepoli e, collegato da Milano, l'editorialista economico Alessandro Penati. Mentana, emozionato forse più che ai tempi del debutto con il «suo» Tg5, cerca di illustrare al meglio la complessa vicenda ma si sentirebbe la necessità di una scheda riassuntiva, di qualche testo redazionale che invece manca. A quel punto l'attesa passa al ping pong con (e fra) gli ospiti, dove Mentana ha modo di esercitare verve e causticità, anche se non affonda i colpi come potrebbe e sceglie di mantenere un'atmosfera conviviale, che a lungo andare finisce per stonare con l'importanza e la severa urgenza degli argomenti in ballo. L'attenzione si sposta quindi sui servizi esterni, quelli dove si sente la mano di Davide Parenti pigmalione delle Iene. C'è un finto vu' cumprà che gira per la spiaggia di Capalbio cercando di vendere la sua mercanzia ai vip (Rutelli-Palombelli, Petruccioli, Adornato, Bassanini) ed è un servizio divertente e leggero. C'è un'intervista ad Alejandro Agag che si defila e non dice niente, un siparietto con il sindaco di Porto Santo Stefano che ha sposato la coppia Ricucci-Falchi, c'è Alessandro Sortino con una telecamerina posta sull'orecchio (la trovata migliore del programma) che intervista i giornalisti del Corriere sul ventilato cambio di proprietà. Non mancano insomma assaggi di vivacità, ma si resta con la sensazione che latiti la polpa, il succo, in quello che era stato presentato pur sempre come un programma di approfondimento, e non di alleggerimento. Chi non conosceva bene la questione-Fazio difficilmente l'avrà capita, e chi già ne era al corrente non ha saputo nulla di nuovo. Qua e là si sorride, e sembrano divertirsi soprattutto gli ospiti in studio.

Ora resta da verificare se il pubblico, alla ripresa di Porta a Porta contrapposto a Matrix, tra gli optional proposti sceglierà di vedere le gambe della Kanakis o i denti di Bersani.

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