Meteo e clima

Occhio al "Medicane di neve". È allarme anche a bassa quota

Un uragano mediterraneo può portare metri di neve sull'Italia: ecco la previsione per le prossime ore e le zone più colpite

Occhio al "Medicane di neve". È allarme anche a bassa quota

Nelle prossime ore le condizioni meteo si faranno "esplosive" al Sud e sulla Sicilia che diventeranno terra di contrasto tra il gelo russo di Nikola e la formazione di un ciclone mediterraneo che potrebbe anche evolvere in Medicane: rispetto al solito, però, oltre alla piogge e ai nubifragi sulle zone costiere si tratterà di un maltempo principalmente a carattere nevoso a bassa quota e importantissimi accumuli sulle montagne di Calabria e Sicilia.

Cos'è un Medicane

Il picco del maltempo si avrà tra domani e venerdì con la risalita del ciclone "dal Sahara verso lo Stretto di Sicilia ed il Canale di Sardegna; il vortice potrebbe addirittura intensificarsi molto velocemente davanti alla Tunisia ed assumere un ‘cuore caldo’", ha spiegato Lorenzo Tedici, meteorologo de Ilmeteo.it. L'espressione serve a indicare marcata instabilità con venti forti. La novità, rarissima in questo periodo dell'anno, vedrebbe la formazione di un Medicane, ossia "Mediterranan hurricane", la crasi per indicare un uragano mediterraneo. "Se questa ipotesi fosse confermata avremmo severo maltempo intorno alla Sicilia con accumuli nevosi eccezionali: si stima che potrebbe cadere fino a 1 metro e mezzo di neve fresca sull’Etna e fino a 1 metro su Aspromonte, Peloritani, Nebrodi e localmente fino alle Madonie", spiega l'esperto.

Per dare un senso alla particolare situazione, viene utilizzato il termine di "nubifragi di neve" per indicare che, al posto della pioggia (che cadrà abbondante laddove la temperature non saranno di 0 gradi), si avranno vere e proprie tormente di neve provocare dall'intenso vortice ciclonico. Si fosse formato in autunno e senza il gelo di Nikola che ormai coinvolte l'Italia da giorni, la neve non sarebbe caduta da nessuna parte se non sull'Etna ad altissima quota, ma gli accumuli dovrebbero partire sin dai 4-500 metri, altezza di bassa collina. L'esperto Tedici ha sottilineato che potrebbe essere coinvolta anche la Sardegna con tantissima neve sul Gennargentu partendo da quote basse.

Poco o nulla da segnalare, invece, al Centro-Nord a parte il gran gelo che si intensificherà nelle prossime ore con temperature al di sotto delle medie e diffusamente sotto lo zero durante la notte con gelate estese sulle zone di pianura. I fenomeni, però, saranno scarsi e limitati a qualche fiocco di neve tra Romagna e Puglia, asciutto sul versante tirrenico. Come abbiamo visto sul Giornale.it, dal fine settimana il meteo tornerà a migliorare anche al Sud grazie al ritorno dell'alta pressione che garantirà qualche giorno di bel tempo con temperature in ripresa.

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