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Correnti polari sull'Italia, torna la neve a bassa quota: ecco dove

Ancora tanta neve, fino a quote collinari, soprattutto al Nord: quali saranno le aree maggiormente interessate e dove vige l'allerta per il rischio valanghe

Correnti polari sull'Italia, torna la neve a bassa quota: ecco dove
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L'Italia si trova nel pieno, da ormai un paio di giorni, nella morsa del maltempo causato da un vortice ciclonico che continua a interessare gran parte delle nostre regioni con piogge sparse e nevicate. Proprio la neve è indiscussa protagonista di Alpi e Appennini ma non solo, visto che correnti fredde polari stanno causando un calo termico e fiocchi bianchi anche a quote collinari.

Le "nevicate da rovesciamento"

Accumuli già importanti si sono verificati soprattutto sulle Alpi occidentali ma non è finita qui: nelle prossime ore queste correnti di origine artica rinvigoriranno il vortice presente sui nostri mari con la neve che si abbasserà di quota. "In termini tecnici, queste precipitazioni nevose improvvise vengono definite 'nevicate da rovesciamento': un trasferimento del freddo dalle quote superiori verso il suolo, indotto dalle forti precipitazioni", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it.

Ecco dove colpiranno

Questi fenomeni sono davvero spettacolari, per gli amanti della neve, con fiocchi molto grandi e bagnati ma che possono creare anche alcune criticità alla circolazione stradale. I modelli dicono che potrebbe già nevicare fin verso 2-300 metri sul Piemonte e in Emilia-Romagna, a quote leggermente superiori sulle altre regioni settentrionali. Discorso diverso per gli Appennini dove i fiocchi bianchi inizieranno a cadere soltanto a partire dagli 8-900 metri.

Pericolo valanghe

"Dopo le abbondanti nevicate, inoltre, aumenterà sensibilmente il rischio valanghe a causa del manto nevoso instabile e degli accumuli rapidi e consistenti", aggiungono gli esperti. Non a caso, vige un'allerta gialla per neve e valanghe emesso dall'Arpa Piemonte per la parte occidentale della regione. "Fino al mattino di Santo Stefano - si legge -precipitazioni moderate diffuse sul Piemonte occidentale, localmente forti nelle vallate del Cuneese e del Torinese. Quota neve in calo già oggi dai 1.000-1.100 metri fino a quote collinari, con valori inferiori su Cuneese, Langhe, Roero e collina torinese, fino a 400-600 metri".

Lo scenario atteso è di "disagi alla viabilità e possibili interruzioni nelle forniture dei servizi per neve. L'attività valanghiva potrà localmente interessare i siti abitualmente esposti al pericolo valanghe" nelle aree che comprendono le Valli Orco, Lanzo, bassa val Susa e Sangone, Alta val Susa, Chisone, Pellice e Po, Valli Varaita, Maira e Stura, Valle Tanaro. Sono attesi "possibili disagi alla viabilità" nella pianura cuneese.

La tendenza successiva

I maggiori modelli

matematici mondiali propendono per un miglioramento atmosferico dal 26-27 dicembre ma per la fine dell'anno qualcosa di grosso bolle in pentola viste le potenziali ondate di aria fredda dal Nord Europa fin sul nostro Paese.

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