
I punti chiave
Ci sarà ancora da soffrire, è bene saperlo: almeno un'altra settimana con l'anticiclone africano e temperature superiori alle medie del periodo ma poi sembra poter esserci una vera e propria svolta meteo con un netto cambiamento atmosferico per una goccia fredda in ingresso sul Mediterraneo. Anche se siamo entrati nel periodo statisticamente più stabile dell'anno, non sono così rari eventi come quello previsto per i prossimi giorni, soprattutto all'inizio della nuova stagione visto che l'estate astronomica deve ancora fare il suo esordio (il 21 giugno).
Di cosa si tratta
Le mappe meteo mostrano le perturbazioni e i fronti freddi scorrere a latitudini molto elevate (Europa centro-settentrionale) rispetto alle masse d'aria calda direttamente dal Sahara che scorrono su Penisola Iberica, Italia, e Grecia. Ebbene, intorno alla metà di giugno (indicativamente dal 15 in poi) un blocco d'aria fredda in quota potrebbe staccarsi dal flusso principale e raggiungere le nostre regioni evolvendo, come detto, in una goccia fredda che è "una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti", spiega Mattia Gussoni de Ilmeteo.it.
Cosa può succedere
Questo nucleo, sospinto da correnti instabili, spesso e volentieri assume traiettorie che non sono prevedibili fino a pochi giorni prima dell'evento, motivo per il quale adesso è difficile stabilire le regioni che potranno essere maggiormente colpite ma sembra che tutto il Centro-Nord d'Italia potrebbe essere sotto l'influenza della goccia fredda. Oltre a un netto calo termico si avrebbero temporali anche intensi. Al momento, Sud e Sicilia sembrano possano essere soltanto sfiorati ma la diminuzione delle temperature sarebbe realtà su tutto il Paese con valori più consoni alla metà di giugno.
Quali sono le date
"Occhi puntati tra il 15 e il 20 giugno quando questa configurazione potrebbe innescare una veloce fase di maltempo", aggiunge l'esperto. "Visti i forti contrasti termici ed igrometrici che si verrebbero a creare proprio sul nostro Paese tra il passaggio del nucleo freddo in quota e il caldo umido preesistente, il pericolo maggiore riguarderebbe, stando agli ultimi aggiornamenti, le regioni del Centro-Nord". In casi simili il recente passato ci ha insegnato che sono frequenti, in aree ristrette di territorio, anche nubifragi e grandinate.
In ogni caso si parla delle prime proiezioni che vanno in tal senso ma bisognerà aspettare i prossimi aggiornamenti per capire se i maggiori modelli matematici mondiali confermeranno la goccia fredda o disegneranno scenari sempre improntati all'anticiclone subtropicale.