Meteo e clima

"Ottobre fa sul serio", la profezia di Giuliacci sul meteo

Dopo un settembre decisamente caldo e poco piovoso la situazione potrebbe cambiare improvvisamente

"Ottobre fa sul serio", la profezia di Giuliacci sul meteo

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"Ottobre fa sul serio", come cambierà il meteo secondo Giuliacci

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Dopo un settembre con temperature al di sopra delle medie stagionali e contraddistinto da scarse precipitazioni piovose un po' ovunque in tutta la penisola italiana, la situazione potrebbe cambiare in modo radicale tra la fine del mese e i primi di ottobre.

Uno sviluppo che non dovrebbe sorprendere più di tanto nel caso in cui si verificasse questa inversione di tendenza, spiega il colonnello Mario Giuliacci in un editoriale sul proprio portale online. Ed è un po' la domanda che tutti si fanno dopo l'ingresso nella stagione autunnale: cosa potrebbe cambiare da ora in poi?

Cosa dicono i modelli

Per le prossime due settimane, spiega al suoi lettori il colonnello Giuliacci, i modelli di riferimento presentano degli interessanti risvolti: è bene tuttavia premettere, come necessario in queste circostanze, che trattandosi di tendenze a lungo termine non risulta ancora possibile fornire delle previsioni meteo precise con tanto di indicazione delle esatte zone geografiche in cui determinati fenomeni atmosferici potrebbero verificarsi."Chi lo fa commette una sciocchezza, oppure vi prende in giro", spiega senza giri di parole Giuliacci. Dando una sbirciata ai dati rilevabili fin da ora, tuttavia, si possono fare delle ipotesi su quale potrebbe essere l'andamento generale del mese di ottobre, per capire se l'autunno stavolta inizierà per davvero oppure no.

Stando a quanto proposto dall'autorevole modello amoricano Gfs, è probabile che fin dai primi giorni del mese di ottobre possa verificarsi un cambio di rotta rispetto a settembre. Non tutti i modelli a disposizione, tuttavia, concordano con tale ipotesi. "In realtà, altri modelli meteorologici vedono un lento abbassamento del getto, che comincerebbe a coinvolgere anche il bacino del Mediterraneo", precisa l'esperto.

Certo, per poter arrivare a delle vere e proprie perturbazioni organizzate non è sufficiente un semplice calo dei geopotenziali dell'alta pressione, puntualizza Giuliacci, "ma servono perturbazioni a lenta evoluzione che riescano a tuffarsi nei nostri mari, per poi evolvere piuttosto lentamente". In questo modo, esse fanno evaporare ingenti quantità di acqua, pronte poi a riversarsi sulla nostra terraferma.

Sulla base di questo ragionamento, pertanto, è possibile che a livello europeo si verifichi un avvicinamento di tale pattern meteorologico: "Quindi, in altre parole, ci aspettiamo piogge e rovesci più frequenti della media nella prima decade ottobrina", anticipa il colonnello, nell'attesa di previsioni più precise.

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