Cronaca locale

«Milano riavrà i suoi programmi Rai»

«Milano riavrà i suoi programmi Rai»

Il direttore generale della Rai ha dato la sua parola. «Sarà mia premura riportare a Milano le trasmissioni spostate a Roma», ha spiegato ieri Alfredo Meocci, nel suo intervento in commissione di Vigilanza. «L'accelerazione sul ritorno di “Domenica sprint”, in linea con la richiesta del presidente Petrucci di valorizzare gli sport meno popolari - ha detto Meocci - ha spinto la redazione sportiva a realizzare il programma a Roma, dove è stata spostata anche la rubrica economica “Nonsolosoldi”. Ma io non fuggo davanti alle responsabilità: è vero che queste trasmissioni potevano essere fatte a Milano: sarà mia premura riportarle lì quando sarà possibile». Meocci ha ricordato anche di aver proposto al cda di «mantenere aperte, all'interno della rubrica, ampie finestre su Milano, con collegamenti lunghi, servizi e inchieste».
La prima a rallegrarsi per la presa di posizione del direttore generale è la Lega. «Da lui, ora, ci aspettiamo tempi rapidi», commenta il vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai, Davide Caparini. «Non basta che ritornino la “Domenica sprint”, “Domenica sportiva speciale” e la rubrica del tg2 “Nonsolosoldi”, letteralmente scippate da Roma - sottolinea il deputato della Lega - ma vogliamo, in rispetto della delibera del Cda Rai del 2003, che tutte le produzioni di Raidue siano effettivamente realizzate a Milano e che la sua redazione sportiva venga trattata con il rispetto e la dignità che si è guadagnata sul campo». E aggiunge: «Il rilancio della rete del Nord passa, ora, per la costruzione del nuovo centro di produzione che deve essere pronto entro il 2009. Quindi Meocci sappia che non c'è tempo da perdere e manca solo la sua firma per iniziare i lavori».
Nell’ultimo anno sono stati diversi i programmi trasferiti da Milano alla capitale, dall’«Eredità», il quiz condotto da Amadeus, al «malloppo» per finire con le già citate «Domenica sprint» e «Nonsolosoldi». Scelte contro le quali si erano pronunciati i giornalisti della testata: «Gli spostamenti sono stati decisi in fretta e furia», hanno spiegato in un comunicato.
E durante l’audizione di ieri Ignazio La Russa di An si è lamentato insieme ad altri esponenti del centrodestra anche della rimozione dall'incarico di caporedattore della Tgr di Milano di Gianvito Lo Maglio.

Caparini ha chiesto infine «di non farsi impantanare da una sinistra pronta alla militarizzazione della Rai e a chiudere anche quei pochi spazi che in questi anni abbiamo faticosamente conquistato».

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