Arrestato stupratore seriale: quattro violenze in due mesi

In due mesi, tra il 4 maggio e il 4 luglio, armato di coltello ha aggredito di notte, per strada ben quattro donne - un'italiana e 3 straniere - rapinandole e violentandole. Ora Sameh El Melegy, egiziano di 27 anni, è finito in carcere, arrestato dalla polizia. È accusato di tutti e tre gli episodi di rapina e violenza sessuale con le aggravanti di aver commesso i reati sempre armato.
L'inchiesta che ha portato al fermo del nordafricano è nata dalla denunce tempestive sporte da tutte le vittime. Si tratta di una greca di 19 anni, di un'italiana 24enne e di una francese 50enne. L'aggressore le ha sempre avvicinate tutte a bordo di una bici nera. Inoltre, sono ancora in corso accertamenti in merito a una quarta denuncia per rapina e stupro, presentata da un'altra francese, che sarebbe stata aggredita nella centralissima via Santa Tecla, in zona Duomo, il 23 giugno e che ha descritto l'uomo molto dettagliatamente delle altre vittime: dopo quest'ultima aggressione l'egiziano è stato anche ripreso dalle telecamere di corso Lodi mentre si disfava del telefonino rapinato alla vittima.
Ma vediamo nei dettagli come sono andate le cose. In base a quanto ricostruito nelle denunce, la 19enne greca è stata aggredita intorno alle 3.45 di notte in via Gentilino, al Ticinese, mentre rincasava a piedi dopo aver accompagnato un'amica in via Custodi, dove già aveva notato lo straniero che appoggiava la bicicletta a un palazzo e le osservava. L'uomo l'ha raggiunta alle spalle, cingendole il collo con un braccio come per strangolarla e agitandole in faccia un coltello con una lama lunga circa 10 centimetri. Quindi l'ha spinta contro un muro, le ha strappato la borsetta e, intimandole di stare zitta, ha cominciato a baciarla e palpeggiarla, per poi minacciarla per avere un rapporto sessuale. La ragazza, però, è riuscita a divincolarsi e a fuggire verso corso San Gottardo, dove ha chiesto aiuto prima a due passanti e poi una volante della polizia.
L'italiana di 24 anni è stata aggredita invece intorno alle 2.30 del 3 luglio, poco dopo aver comprato delle sigarette a un distributore automatico in corso di Porta Ticinese, dove già aveva notato l'uomo in bicicletta che, un attimo dopo, l'avrebbe afferrata per le spalle in via Urbano III. L'aggressore l'ha spinta contro delle auto in sosta e, sempre armato di coltello, ha tentato di sollevarle i vestiti. La 24enne, però, è riuscita a liberarsi, mentre lui le gridava di lasciargli i soldi e le strappava una catenina che aveva al collo. La giovane è corsa via gridando aiuto, raggiungendo degli amici che aveva lasciato quando era andata al distributore.
Peggiore la sorte della francese di 50 anni, aggredita alle 2.30 del 4 luglio mentre, a piedi, era stavolta in zona S. Babila, in via Mascagni, diretta verso casa. Avvicinata dal nordafricano in bicicletta che poco prima le ha chiesto se avesse d'accendere e poi, dopo aver finto di allontanarsi, l'ha aggredita alle spalle.

Quindi l'ha trascinata contro degli alberi e, dopo aver cercato di violentarla, l'ha buttata per terra, minacciandola di morte se avesse opposto resistenza, per poi fuggire, infine, con la sua borsetta. In stato di shock, la poveretta è stata soccorsa da due passanti.

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